Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: I_can_live_underwater    09/02/2014    2 recensioni
Adolescenza, amicizie o forse qualcosa in più. Talento, bugie, bisogna solo guardarsi dentro e decifrare quella matassa attorcigliata di fili che chiamiamo sentimenti.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente una bella giornata di sole! Era piovuto per una settimana intera, nonostante fosse fine Agosto. Erano le 10, mi ero appena svegliata e accesi il cellulare, subito iniziò a suonare: due messaggi. Il primo era da Mika e diceva „Hey, ti va di venire da me oggi, devo farti sentire un nuovo pezzo che sto scrivendo, voglio sapere che ne pensi ;)“. L’altro messaggio era dalla Ale: „Eli, andiamo a fare un giro a Mestre oggi?“. Michael, detto Mika, è il mio migliore amico, un ragazzo alto e magro, un po‘ troppo magro, ma era comunque molto bello: con quei suoi capelli castano scuro, mossi quasi ricci e gli occhi marroni. Non è italiano (anche se lo parla meglio di me e parla benissimo molte altre lingue), sua madre è Araba e suo padre Americano, mi ha promesso che una volta mi porterà in America! Ci conosciamo dalla prima elementare e c’è sempre stato un certo feeling tra noi due, anche se io ho avuto i miei ragazzi e lui le sue, e devo ammettere che è un rubacuori. Ma non mi ha mai dato fastidio che stesse con le altre. Inoltre lui suona il pianoforte ed è molto intonato, a sette anni ha scritto una canzone e suo padre lo ha aiutato a intonarla e a suonarla con il piano, da lì è un appassionato di musica. Siamo entrambi appassionati di musica: io suono la batteria e ascolto soprattutto musica rock, lui ascolta musica più tranquilla. Io adoro sentirlo suonare e, qualche volta, cantare. Adesso lui è maggiorenne, io ho 17 anni.
Alessandra invece è una mia compagna di classe, la conosco dalla prima liceo. È una bella ragazza, con dei bellissimi ricci castani; se li è tinti da poco di arancione. Ma, tornando a quel giorno risposi prima a Ale: „Ehmm… Mika mi avrebbe chiesto se vado da lui, ha scritto un nuovo pezzo. Ti dispiace se andiamo domani? Scusaaaa<3 potrei però convincerlo ad uscire, sempre se ti va bene.“ E poi risposi a Mika: „Yep, per che ora vengo?“. Poco dopo risposero entrambi. Mika: „At 3 p.m.“ (è da lui ogni tanto parlare in inglese). Ale: „Per me è ok, ma chiedigli di invitare anche Trip“ Trip (Tommaso) è il migliore amico di Mika, si somigliano molto nonostante Trip sia biondo. È poco più basso di Mika e ha un fisico migliore. A questo punto dovevo convincere Mika a uscire con Trip, dovevo farlo per Ale. La mattina passò lenta, 15 minuti prima delle tre mi preparai: mi misi dei pantaloncini di jeans corti e una maglietta a maniche corte e uscii di casa per andare da Mika, lui abita vicino a casa mia, 10 minuti a piedi neanche, ma presi il casco da moto, nel caso in cui fossimo andati a Mestre. Arrivai da Mika, stavo per suonare quando lui venne ad aprirmi: -Ciao!- disse abbracciandomi forte, io ricambiai e gli diedi due bacini sulla guancia. –Entra pure, siamo soli. Ma, come mai il casco?- Mi chiese spostandosi dall’entrata e dirigendosi verso il salotto. Io mi tolsi le scarpe e lo raggiunsi. –Ale mi ha chiesto se poi andiamo a fare un giro, con anche Trip, pleasee.- Lui mi guardò e si mise a ridere. –Cosa c’è?!- Lui continuò a ridere, e difficilmente riuscì a dire –Dovevi vedere ahahahah la tua faccia, ahahahah!- -Smettila!- lo rimpreverai io facendo l’offesa. Lui venne verso di me e mi abbracciò: –Non offenderti sciocchina, per me va bene, poi chiamiamo Trip.- -Ti voglio bene.- gli dissi. -Anche io.- mi rispose stringendomi più forte.
Mi sedetti sul divano mentre lui iniziò a suonare al pianoforte. Mi piaceva vederlo suonare, aveva un’aria così concentrata e le sue mani che si spostavano velocemente sulla tastiera, e anche la melodia non era per niente male! Mi alzai e mi sedetti sullo sgabello, di fianco a lui, lui mi mise il braccio intorno alle spalle stringendomi a se e io appoggiai la testa sulla sua spalla. Continuava a suonare con la mano destra, di solito io mi mettevo a suonare quel che riuscivo con la sinistra ma non conoscevo quel pezzo, quindi stetti ferma ad ascoltare. Mi piaceva stare vicino a lui, quando mi abbracciava e sentivo il suo corpo vicino al mio mi sentivo protetta. Restammo un po' lì a suonare, anche i pezzi vecchi che conoscevo pure io. A un certo punto mi suonò il cellulare, era Ale, risposi: -Pronto?-
-Eli! è così difficile rispondere?!- Capii che mi aveva mandato più di un messaggio... -Sono le 4! Se usciamo a che ora vuoi che usciamo?- continuò lei.
-Sono già le quattro?! Oddio, adesso chiamiamo Trip e arriviamo, ci troviamo in piazza, scusa!- e riattaccai dicendo a Mika di chiamare Trip.

NOTA SCRITTRICE: Questa è la prima volta che scrivo una fanfiction, spero che vi piaccia, l'inizio può sembrare un po' noioso ma poi ci saranno più colpi di scena. Accetto critiche e consigli. Fatemi sapere se vi piace!
 
  
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