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Autore: SignoraKing    09/02/2014    2 recensioni
L'investigatore Gattini viene chiamato di domenica mattina per un emergenza.
Cosa è successo alla zeppa?
[è nata da un momento di noia, spero che possa farvi ridere]
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Il mistero della zeppa
 
Driiin. Driiin.
"Chi è che mi chiama di domenica mattina?"
L'investigatore Gattini si mise a sedere sul letto assonnato, prese il telefono dal comodino e cercando di non far notare che si era appena svegliato disse: "Pronto?"
"Oh quanto sono felice di trovarla signor Gattini, avevo paura che fosse a messa e che non mi avrebbe risposto..."
"No, non vado a messa. Chi parla? Cosa le serve?"
Dall'altra parte del telefono si udì un sospiro: "Oh signor Gattini quanto vorrei non doverla chiamare, sopratutto di domenica mattina ma è c'è stato un rapimento. Sono Pina portinaia del palazzo Rosso, quello di fianco al comune. Può venire subito?"
"Ovvio che sì. Mi dia solo un attimo per prepararmi."
Riattaccò il telefono e un po' controvoglia si preparò per uscire.

***

L'investigatore Gattini suonò al citofono del palazzo Rosso.
Subito la portinai corse alla porta ad accoglierlo.
"Oh finalmente è arrivato. Siamo così agitati!"
L'uomo sorrise e poi con tono calmo e suadente le chiese: "Cosa è successo? Chi è stato rapito?"
"La nostra fedele zeppa di legno che da sempre teneva aperta la porta della cantina." A rispondere non era stata la vecchina ma bensì una giovane e bellissima donna. 
L'ispettore Gattini essendo come ogni altro uomo sulla terra volle subito fare conoscenza con la super sexy ragazza, purtroppo aveva un caso da risolvere e non potè soffermarsi molto a fissare il décolleté prosperoso della donna.
"Allora, dove era solita rimanere la... ehm, la zeppa?" Si sentì a disagio a parlare con una donna così bella di lavoro.
"Se mi segue le faccio vedere."
Oh, anch'io avrei delle cose da farle vedere. Pensò l'investigatore con una classica mentalità da uomo. 
"Non mi sono presentata, mi scusi. Io sono la proprietaria del palazzo, mi chiamo Safiria e abito nell'attico."
Dicendo queste parole si scostò una ciocca di capelli biondo-oro dagli occhi in gesto vanesio.
"Io sono l'ispettor Gattini. Che nome particolare, posso sapere cosa significa?"
"La cosa più bella."
"Allora hanno fatto bene a chiamarla così."

***

Arrivarono nella cantina, davanti al portone che una volta veniva fermato dalla zeppa.
"Come può notare adesso non c'è modo di fermare la porta e si fa molta fatica per uscire."
L'investigatore Gattini si chinò ad osservare la parte inferiore della porta.
Notò dei segni di trascinamento.
Sembrava che qualcosa di molto piccolo si fosse trascinato da qualche parte.
"Credo di aver trovato un indizio. Seguiamo queste tracce."
Seguendo i segni arrivarono davanti alla porta del vecchio appartamento del custode, inutilizzato da anni ormai.
Ovviamente la porta era chiusa.
"Qualcuno ha le chiavi?"
"No, ma posso aprirgliela con il mio coltellino."
Safiria tirò fuori qualcosa di rosso, un coltellino svizzero, e forzò la serratura.
Lo spettacolo che si parò davanti a loro era raccapricciante.
La zeppa era appesa ad una corda in mezzo alla stanza.
La padrona di casa urlò in preda ad una crisi isterica e l'ispettore per poco non vomitò.

***

"Allora abbiamo risolto il mistero della sparizione della zeppa. Mi dispiace molto per la vostra perdita. Vi offro il pranzo."
Andarono tutti insieme in pizzeria e dimenticarono l'avvenimento.

 

Angolo della scrittrice
So che è stupida questa storia ma è proprio questo l'intento.
Mi è venuta l'idea la scorsa estate
a mi ci è voluto un sacco per decidermi a scriverla.
Spero che vi faccia divertire.
Alla prossima,
SK
   
 
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