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Autore: xgiov_    09/02/2014    3 recensioni
Odiartiamo. Una storia di odio e puro amore.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Odiavo la mia scuola. Troppe galline,galletti,persone che si credono Dio sceso in terra quando invece sono solo ragazze facili,molto facili per evitare termini più volgari. Non ero sicuramente una di quelle ragazze che si abbassava ai loro livelli,non facevo parte dei loro inutili gruppetti,avevo solo un'amica in quel Liceo,Giulia,lei non era come le altre,era una tutto a modo suo: se ne fregava dei giudizi degli altri,non seguiva il branco,era originale e questo mi piaceva! Eravamo amiche fin dal primo anno di liceo,abitavamo nello stesso paesino,in vie parallele,ma non l'avevo mai vista ed è una cosa molto buffa

In classe mia non c'erano tante femmine,eravamo 6 e tra quelle c'eravamo io, Giulia , Sophia la queen delle vip e le sue tre amichette e poi il resto erano tutti maschi che le sbavavano dietro. Ma non credete che le queen erano solo le femmine ma anche i maschi e loro mi stavano proprio sulle palle.
Il terzo anno si prosperava come tutti gli altri anni: noioso,odioso,schifoso e tutti gli aggettivi che fanno rima con questi ultimi. In classe nostra c'era un nuovo arrivato,uno di quelli che in città è super conosciuto che su Fb ha 4567890987 mi piace: Harry Styles seguito dal suo amico Louis Tomlinson. 
Harry lo conoscevano tutti in città il classico bello: alto,con delle gambe da far impazzire le femmine,capelli ricci,occhi verdi e un sorriso da illuminare le notti buie. Louis ne avevo sentito parlare,era uno di quei ragazzi simpatici,con la battuta pronta,normale,tutto il contrario di Harry e non capivo come fossero amici,migliori amici.
Non volevo entrare in classe,non volevo sentire le galline o le queen che speravano che la prof chiamasse il suo nome e poi quello di Harry per essere poi vicini di banco,non volevo essere vicino a qualche gallina o a Harry,volevo solo stare vicino a Giulia. 
La mattina del primo giorno per alzarmi ci misi quaranta minuti e mi vestii in soli cinque,ero veloce. Mi passò a prendere il padre di Giulia,classico uomo divertente che rideva sempre,e io adoravo le persone come lui.
A dimenticavo il mio nome è Giorgia e questa è la storia del mio nuovo inizio. 


-Buongiorno,come siamo belle oggi- mi disse
-Grazie signore,i suoi complimenti sono sempre ben graditi- risposi
-Oh su smettetevela,papà accellera che arriveremo in ritardo a questa velocità- sbuffò Giulia- e tu contenta di avere il più bello,anzi i più belli della città in classe?- 
Lo sapeva che odiavo quello,anzi tutti i queen e lo faceva apposta anche il primo giorno,di prima mattina voleva farmi arrabiare.
Sbuffai e poi le dissi:- Ummh e tu hai finito tutti i compiti o ti prenderai una bella nota il primo giorno come lo scorso anno?-

-La simpatia di prima mattina olè- esclamò 
-Bene siamo arrivati a destinazione,vi do due possibilità: o in due secondi scendete o vi porto nel paese dei balocchi- scherzò il padre 
-Paese dei Balocchi- rispondemmo in coro. 
Poi scendemmo e entrammo. Eravamo arrivate prima in modo da non incontrare nessuna davanti la scuola o nei corridoi però nel giro di dici minuti il corridoio davanti la classe si riempì: tutta la mia classe era arrivata tranne Louis e Harry così pensai -Guarda che culo Giorgia,non vengono,si sono ritirati- io sorridevo e esultavo mentre Sophia piagniucolava con le sue tre amichette.Dopo dieci minuti arrivò la professoressa di Italiano,bella come al solito,con un sorriso disse -Buongiorno ragazzi e buon inizio- poi si sentirono cose del tipo -E la fortuna possa essere sempre dalla vostra parte- o -Lasciate ogni speranza o voi che entrate-. 

Poi ci invitò a entrare,i banchi erano a tre,l'ansia mi dominava,volevo stare solo vicino a Giulia. La professoressa iniziò a leggere i gruppi da tre che sarebbero diventati poi vicini di banco. Il mio nome non arrivava mai,neanche quello di Harry e Giulia. Ma ad un certo punto eccolo. -Giulia- disse. Il mio cuore si bloccò, aspettavo che pronuciasse il mio nome invece,chiamò due maschi. E lì caddi in preda al panico,come avrei fatto senza Giulia?come? Avrei dovuto trovare un metodo per mettermi vicino a lei,forse avrei potuto dire che non vedevo la lavagna che Adam,il più alto, mi copriva. Mentro ero assalita dai miei pensieri sentì dire -L'ultimo,all'ultima fila in fondo è Harry,Giorgia e Louis- ero immobile,quella era sfortuna,lo sapevo quando volevo una cosa mi capitava sempre il contrario. Iniziai a trascinare i piedi fino al banco esterno,vicino al termosifone -No,no,non ci siamo capiti,Giorgia in mezzo- esclamò la professoressa.Sbuffai. 
Fortunatamente i miei “vicini” non erano ancora arrivati,forse si erano ritirati veramente e Giulia poteva venire vicino a me.
Qualcuno bussò alla porta,si aprì e due visi familiari interruppero i miei sogni 
-Buongiorno prof ci scusi- disse una voce 

  
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