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Autore: Shetani Bonaparte    09/02/2014    2 recensioni
Guardò il viso sorridente del ragazzo accanto a lui. Wesley aveva un bel sorriso che contagiava tutti, ma non lui.
Non lui.
Non lo avrebbe mai fatto.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Data
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Allora, sappiate che sono arrivata alla decima puntata di The Next Generation, quindi perdonatemi se vi sono degli errori.
Buona lettura.

Così colma di difetti era l’umanità.
Così volubile nei suoi mille stati emotivi… nei coloriti e fantasiosi modi di dire, così differente e mutevole.
Come sarebbe stato poter ridere ad una battuta? Piangere ad un dramma teatrale o ad un lutto? Provare cocente delusione, rabbia, odio, paura, sofferenza?
O amore… un sentimento così bello che lo avrebbe unito alle persone che lo circondavano e alle quali era solamente abituato visivamente e professionalmente?
Sarebbe stato così bello… così… umano.
Ma lui era estraneo a tutto questo, lui era privo di chip emotivo. Lui era solo un androide senza un amico, forse.
Ora, probabilmente, un umano avrebbe provato invidia e tristezza e un nodo alla gola. Con le pallide falangi si carezzò l’artificiosa pelle del collo: non v’erano nodi ad incrinare la sua voce in un pianto, non ve ne sarebbero mai probabilmente stati.
Il filo dei suoi pensieri fu interrotto da Wesley Crusher che gli mollò una pacca sulla spalla per complimentarsi dell’ultima missione ben riuscita, ovviamente.
Cosa avrebbe provato ora, se fosse stato umano? Gioia? Gratitudine? Non lo sapeva.
Guardò il viso sorridente del ragazzo accanto a lui. Wesley aveva un bel sorriso che contagiava tutti, ma non lui.
Non lui.
Non lo avrebbe mai fatto.
Si chiese come mai il suo creatore non gliel’avesse dato, un chip emotivo. Almeno avrebbe potuto rispondere al sorriso sornione e serafico che Wesley gli rivolgeva come lo rivolgeva agli altri, avrebbe potuto rispondere ai complimenti del capitano Picard, avrebbe potuto piangere di commozione o fare qualsiasi cosa. Qualsiasi cosa umana.
La USS Enterprise NCC-1701-D stava passando accanto ad una bellissima nebulosa e tutti i presenti in plancia, anche Worf, la guardarono estasiati. Essa scatenava in loro mille pensieri poetici, meraviglia, il loro cuore batteva forte nei costati, i respiri sembrarono mozzarsi per un breve istante.
Mille emozioni lo spazio scatenava in loro. In tutti.
Ma non a lui.
Non a lui.

  
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