Avevo 8 anni.
Ero una bellissima bambina dai tipici colori molto intensi e profondi. Capelli lunghi con delle onde ben definite, labbra carnose rosso fragola e guanciotte perenemente rosse.
Quella mattina mi ero alzata presto e avevo messo il mio vestitino preferito, ero impaziente di andare a scuola perchè sapevo che sarebbe stato un giorno magnifico e speciale.
<< Hazel Evans >> nell'udire il mio nome scattai all'impiedi e saltellando andai verso la cattedra. Infilai la manina dentro il sacchetto di tessuto e afferrai un fogliettino, lo diedi alla maestra che andò a prendere la busta col numero corrispondente, quando la trovò me la diede e sorridendo mi disse : << Sono sicura che ti divertirai tantissimo! >> annuì e con un enorme sorriso sul volto tornai al mio posto. Subito la mia compagna di banco Ellie mi disse di aprirla ma decisi di aspettare finquando tutti avessero avuto la  loro busta in mano.                                                                                             

20 buste più tardi...                                                                          
Feci un grosso respiro, chiusi gli occhi, aprì la busta e ne tirai fuori il foglio.
Il mio amico di penna sarebbe stato Damon Hall un ragazzino di 10 anni che viveva nell'Irlanda  del Nord. Nell'angolo basso del foglietto c'era allegata una  sua foto.
Era un bel bambino. Occhi verdi, capelli biondi, pelle chiara, fossette nelle guancie lentiginose e un sorriso angelico.
Per un attimo mi sentì scombussolata, non avevo mai pensato alla possibilità che il mio corrispondente potesse essere un maschio, poi capì che forse sarebbe stato ancora più bello di quanto immaginassi.
L'ora passò velocemente, tutti chiacchieravamo allegramente e ci spostavamo da  un banco all'altro per guardare i corrispondenti degli altri. L'ora successiva  la maestra ci disse di scrivere la prima lettera dove parlare di noi stessi, dei nostri hobby e della nostra famiglia.                 


10 ANNI DOPO                                                                                
Mi svegliai, guardai l'orologio e mi accorsi che era già tardissimo...