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Autore: Vavvina    15/06/2008    11 recensioni
La riccia, dando spago all’amica, si alzò e, togliendo i granelli di sabbia dal costume, si guardo intorno, e un fremito la scosse. Esattamente sotto all’ombrellone dietro al loro, steso a mezzo busto, c’era un ragazza fantastico. La pelle diafana, i capelli biondissimi, spettinati, che disordinatamente gli ricadevano sulla fronte, gli occhi color tempesta, le gambe toniche ed atletiche, i pettorali muscolosi e gli addominali scolpiti…un dio. Se non per un piccolo, insignificante dettaglio. -Draco Malfoy…- sibilò.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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* SAI DI ACIDO! *



Il caldo sole di luglio, che brillava alto nel cielo, illuminava l’intera spiaggia, donando la luce necessaria per leggere un voluminoso tomo ad una ragazza dai capelli color cioccolato.
-Herm, accidenti a te!- esclamò una brunetta dal caschetto sbarazzino, raggiungendo la ragazza e facendole alzare la testa riccioluta.
-Che problema c’è, Jessie?
-Te, Herm, te! Cavoli, sei qui da un paio di giorni e non hai fatto altro che leggere! Avanti…c’è un sole fantastico, un’acqua da urlo e un sacco di ragazzi carini con cui provarci…vieni un po’ a giocare con noi!
La ragazza sbuffò.
-Avanti, Jessie, sto finendo un libro…
-Un libro? Un libro? No, dico, ma ti rendi conto di cosa hai in mano?? Quello è un attentato alla vita umana, non un libro!
-Come sei esagerata…
-E’ la verità! E poi, dai, c’è Luke che non fa altro che chiedere di te… almeno consideralo un pochino, no?
-E va bene, hai vinto! Finisco il capitolo e vi raggiungo, d’accordo?
La brunetta la abbracciò e poi andò a raggiungere un gruppetto di ragazzi e ragazze che, in riva alla spiaggia, giocavano a pallone.
E lei, Hermione Granger, tornò a dedicarsi al suo libro.
“Le Scuole di Magia nel Mondo”.
Esatto, magia.
Perché lei era una strega.
Anzi, per l’esattezza era la miglior strega di diciassette anni che la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts avesse mai ospitato da tempo immemore.
Hermione, di origini Babbane, cioè non magiche, aveva ricevuto la sua lettera ad undici anni, e da allora si era rivelata essere una ragazza brillante.
Naturalmente, pur essendo lei una strega, i suoi genitori non erano magici, e dunque la ragazza trascorreva le estati in vacanza con loro, spesso e volentieri in Corsica, dove avevano una graziosa casetta.
Trovandosi sempre nello stesso posto praticamente tutti gli anni, alla fine Hermione, sebbene fosse una persona molto schiva, taciturna e timida, era riuscita a legare con un gruppetto di ragazzi, e con una in particolare, Jessica, la brunetta che prima l’aveva distratta dalla sua lettura.
Ovviamente, nessuno a parte i suoi genitori sapeva che lei era una strega, e così era costretta a trasfigurare i suoi adorati libri per poterli leggere anche in spiaggia.
-Herm, avanti!
L’amica era tornata alla carica.
-Ecco, arrivo…
-No, aspetta! Non alzarti!
Hermione la guardò storto.
-Jessie, che problemi hai questa volta?
Jessica le si sedette di fronte, con un sorrisetto che la diceva lunga.
-Ragazzo che ti punta a ore undici…
-…Prego?
-Ma dormi? C’è un figo pazzesco che ti sta fissando…
Fece per voltarsi, ma l’amica la bloccò:- Ma sei matta? Non ti girare!
-Ok, non mi giro…ma i tuoi gusti sono un po’…particolari!
-Non è vero! E poi questo è bello per davvero!
-Certo, come John?
Jonh era il ragazzo di Jessica, nulla di particolare, escludendo gli occhi, ma per lei era come un dio greco.
-No, non come John! E’ bello proprio…
Hermione stava perdendo la pazienza.
-Pensi di potermelo almeno descrivere?
-Sì…è…direi alto, ma è sdraiato…
-Essenziale…
-…ha i capelli biondi…ma sono quasi bianchi…
-Oddio, è un vecchio!
-Scema! E poi gli occhi sono…grigi…belli…
-Jessie, stai sbavando…
Jessica le diede un pugno sul braccio, offesa.
-No! Per me c’è solo John! Anche se magari per uno del genere…
-JESSIE! Non pensarci nemmeno!
-Ok, ok, non ci penso…comunque, tu ora ti alzi e, con molta nonchalance, gli butti un occhio, ok?
-Va bene…
La riccia, dando spago all’amica, si alzò e, togliendo i granelli di sabbia dal costume, si guardo intorno, e un fremito la scosse.
Esattamente sotto all’ombrellone dietro al loro, steso a mezzo busto, c’era un ragazza fantastico.
La pelle diafana, i capelli biondissimi, spettinati, che disordinatamente gli ricadevano sulla fronte, gli occhi color tempesta, le gambe toniche ed atletiche, i pettorali muscolosi e gli addominali scolpiti…un dio.
Se non per un piccolo, insignificante dettaglio.
-Draco Malfoy…- sibilò.

-Granger…
Il ghigno che caratterizzava la famiglia Malfoy la colpì ancora una volta.
-Ma…Herm, vi conoscete?
Il biondino si alzò e raggiunse le due ragazze, una delle quali aveva il rivoletto di bava alla bocca.
-Così pare, eh, Granger?
-Andiamo a scuola insieme, Jessie…- spiegò Hermione, poi aggiunse - Purtroppo…
-Wow…ehm…io sono Jessica, Jessie per gli amici!
La ragazza, gioviale, si presentò e tese la mano ad un Draco Malfoy piuttosto riluttante, che, tuttavia, la strinse e si presentò a sua volta.
-Draco Malfoy…
-…Furetto per gli amici!- aggiunse Hermione, velenosa.
-Andate molto d’accordo, eh? - fece Jessica, per tentare di rompere quell’imbarazzante silenzio, denso di sguardi poco amichevoli.
-Certo, come no…- disse la riccia - quasi come la rosa e il tagliaerba!
-Come sei acida, Herm! Almeno chiamatevi per nome, no? Andate a scuola insieme…
-Hai ragione, Jessie…vorrà dire che ti chiamerò solo Furetto, d’ora in poi!
-D’accordo! Allora dovrò chiamarti Mezzosangue…
-Ok, ritorniamo ai cognomi, che mi sembra molto meglio…
Poi Jessica si rivolse a Draco, ignorando le occhiatacce all’amica.
-Ehi, Draco, questa sera facciamo una serata intorno al fuoco qui in spiaggia…ti va di venire? Giusto per stare un po’ in compagnia!
-No, lui non può abbassarsi a certi livelli, Jessie…
-D’accordo, verrò!
Quella risposta spiazzò decisamente Hermione, che rimase di sasso.
Poi, il biondino si allontanò con un cenno di saluto.
Ed Hermione fumava di rabbia, mentre andava a fare il bagno con gli altri.
Cosa ci faceva lì Draco Malfoy?
Il Principe delle Serpi, il Purosangue per eccellenza, in Corsica, rifugio di miliardi di Babbani??
Qualcosa non le tornava!
Certo, la guerra contro Voldemort si era conclusa e lui si era schierato dalla parte dell’Ordine, assieme a sua madre, ma era comunque strano che si trovasse in un posto che pullulava di Babbani.
-Ragazzi, io vado a prendermi qualcosa da bere, eh?
Il caldo la stava uccidendo, e la rabbia verso Malfoy non la aiutava di certo a sudare di meno.
-Ti accompagno, Herm?
-No, Grazie, Luke! A dopo…
Quel ragazzo era decisamente assillante.
Le andava dietro da un paio d’anni, era tutto sommato abbastanza carino ed anche simpatico…ma non era il suo tipo!
Lentamente, si avvicinò al bar della spiaggia e si appoggiò svogliatamente al bancone.
-Ciao, Paul! Mi dai un the freddo?
-Subito, Herm!
Si prese il suo bicchiere gelato e si accoccolò su una sedia, ad un tavolo riparato da un grande ombrellone arancione.
La sua pace, però, non durò a lungo.
-Strano, Malfoy…
-Cosa, Granger?
-Non mi pareva di averti detto che volevo compagnia!
Il biondino ghignò.
Si era seduto di fronte a lei, sorseggiando un drink dal colore verdognolo, e scosse la testa.
-Vedi, Granger, sei negativa! Gli scontri sono finiti, perché tu continui ad odiarmi?
Hermione rise.
-No, Malfoy, il mio odio per te è una cosa che va ben oltre gli odi di partito!
-Avanti…magari conoscendomi meglio scopriresti che sono l’uomo per te…
-Magari l’animale da compagnia, ma fa lo stesso…
-Acida come sempre, eh?
-No, Malfoy, solo con te…comunque, cosa ci fai qui?
-Bevo un drink, mi pare ovvio!
-Idiota! In senso…cosa ci fai in Corsica, posto pieno di Babbani?
-Theo ha casa qui, e sua madre ha invitato la mia per una vacanza…e mi è toccato venirci pure a me!
Hermione si incantò a guardarlo.
Era effettivamente molto bello, con i capelli bagnati e goccioline d’acqua che gli grondavano dal corpo ben scolpito.
Tentò di riscuotersi, dandosi un contegno.
-E dov’è l’atro genio del tuo amico?
-Da Pansy…mi ha abbandonato!
Fece la faccia da cucciolo bastonato, che stonava un po’ con il ghigno perenne, ed Hermione si ritrovò a sorridere.
-Sei carina quando sorridi, Granger!
Hermione ci mise un po’ ad assimilare quelle parole, ma quando ne afferrò il senso avvampò.
-Beh, nemmeno rispondi?
Malfoy ghignò.
-Se sapevo ti che avrei zittito, a scuola ti avrei riempita di complimenti!
-Non serve, Malfoy, so di essere perfetta!
Risposta pronta. Cioè, più o meno.
Il ragazzo rise.
-Ecco, mi pareva strano…vabbè, io vado…ci vediamo stasera, Granger!
-Guarda che puoi anche non venire, non ci offendiamo!
-E perdermi te in costume? Vengo volentieri, grazie!
La ragazza era ormai del colore del suo costume, di un bel bordeaux acceso.
Malfoy si allontanò elegantemente, per poi voltarsi un attimo ed aggiungere:- Ah, dì alla tua amica di essere un po’ più discreta nel comunicarti gli spasimanti….
E se ne andò definitivamente, lasciando seduta al tavolo un’Hermione a metà tra il furioso e il compiaciuto.

Quella sera, Jessica passò a prendere Hermione a casa.
-Devi essere stupenda!
-Eh?
-Sì, Herm, stasera conquisterai quel biondino della spiaggia, parola mia!
-Jessie, tu sei fumata…
Purtroppo, le sue proteste non ressero molto, dato che la ragazza alla fine la vestì, la truccò e le sistemò i capelli come meglio credeva.
Hermione fu costretta ad indossare un bikini molto semplice, nero, che le metteva in risalto l’abbronzatura, ed un paio di short rossi. L’amica le arricciò per bene i capelli e glieli appuntò di lato con una mollettina a forma di stella, costringendola anche a mettere un po’ di matita sugli occhi e un velo di lucidalabbra trasparente sulle labbra rosee.
Sulla riva della spiaggia, quando le due ragazze arrivarono, c’era un bel falò scoppiettante acceso, e tenuto vivo da un paio di ragazzi, piccoli frigoriferi erano tutt’intorno al falò, colmi di bevande, e dei ragazzi stavano trasportando dei barbecue per cuocere carne e salsicce.
Poco distante dal punto nel quale si infrangevano le onde del mare nero, Draco Malfoy, stupendo nel suo costume verde, passeggiava distrattamente.
-Draco!
Il ragazzo si voltò, e si trovò Hermione e la sua amica chiacchierona che avanzano verso di lui.
Dovette lottare contro se stesso per non aprire la bocca dallo stupore.
La Mezzosangue era stupenda.
Così semplice nel suo bikini nero, acqua e sapone sul volto, sembrava una di quelle fanciulle delle favole che sono destinate a diventare principesse, una di quelle ragazze che con la loro purezza e semplicità riescono a salvare sempre il mondo e a far trionfare il bene sul male.
-Sei venuto…
-Io sono una persona di parola, Granger, dovresti saperlo!
-Ragazzi, io vado da John…non vi scannate, per favore!
Jessica lanciò un bacio ad Hermione, fece un gran sorriso a Draco e poi si allontanò, lasciando soli i due ragazzi.
-La tua amica è piuttosto chiacchierona, eh?- fece il ragazzo, dopo un po’, per cercare di rompere il ghiaccio.
-Beh, non eri costretto a venire!- replicò lei, acida.
Draco sbuffò.
-Dai, Granger, ce la fai a seppellire per una sera l’ascia di guerra? Una sola sera, non di più! Non mi va di passarla a battibeccare con te, anche se mi diverto molto…
Hermione parve soppesare la richiesta.
Draco Malfoy, che per anni l’aveva presa in giro, umiliata e fatta soffrire, le stava chiedendo una tregua.
Magari, per una sera avrebbe potuto considerarlo un ragazzo normale, appena conosciuto, con il quale passare una rilassante serata.
Gli tese una mano.
-D’accordo, tregua. Ma non farci l’abitudine!
-Tranquilla, Granger…
Draco sorrise, un sorriso vero, non il solito ghignò, ed Hermione credette di sciogliersi come neve al sole.
Ma come aveva fatto, in tutti quegli anni, a non accorgersi di quanto fosse diventato bello il ragazzo?
Dov’era finito il suo senso estetico?
Probabilmente in vacanza, ora insieme alla ragione, che minacciava di non tornare più almeno per tutta la durata della serata.
Dopo poco tempo, Luke e John, che si occupavano del barbecue, chiamarono tutti a raccolta attorno al fuoco, e servirono deliziosa carne, accompagnata da patate cotte sul fuoco, leggermente bruciacchiate, delle quali, ovviamente, Draco si lamentò.
-Ma che schifo! Sono bruciate!
-Oh, Malfoy, sempre a lamentarti…
-Ma sono immangiabili!
Hermione sorrise: peggio dei bambini di due anni!
Alla fine, il ragazzo cedette e mangiò non una, ma due patate!
Dopo aver cenato e bevuto allegramente, Jessica, tanto per fare qualcosa, propose il gioco della bottiglia, strizzando l’occhio ad Hermione, che stava per Schiantarla davanti a tutti.
Naturalmente, la maggior parte accettò e così anche lei fu costretta a mettersi in cerchio accanto all’amica, mentre Draco fu trascinato dalla parte opposta da un’avvenente bionda ventenne.
Il gioco iniziò, tra risate e penitenze assurde, fino a quando la bottiglia non capito tra le mani di Draco, che ghignò.
-Allora, Draco, che scegli?
-Bacio! - rispose deciso, guardando Hermione negli occhi.
-Bacio come?
-Ma che domanda è?
-Non so…bacio sulla guancia, bacio in fronte…
Draco sbuffò:- Nemmeno i bambini! Bacio vero!
La riccia rabbrividì appena, ma non per il freddo.
Il biondino si portò al centro del cerchio e girò la bottiglia di Coca Cola.
Hermione fu convinta di vedere Draco che muoveva appena qualcosa nella tasca del costume, probabilmente la bacchetta, l’istante prima che il tappo della bottiglia si fermasse perfettamente di fronte a lei.
Draco ghignò, Jessica batté le mani e lei fu scossa da un fremito: cosa le stava succedendo?
Perché i suoi occhi si erano incatenati a quelli del biondo Serpeverde?
Stava seriamente rischiando di perdersi in quel grigio tempesta così profondo, mentre il ragazzo si avvicinava a lei con passo elegante.
-Le coincidenze della vita, eh, Granger?
Le soffiò in un orecchio, abbassandosi al suo livello.
Lei lo guardò scettica, mostrando una sicurezza che però non c’era.
Fu tentata di dire che non voleva, che preferiva la penitenza, ma la sua ragione, come già detto, aveva dato il cambio a qualcos’altro di non ben identificato, e dunque non riuscì a proferir parola.
Sentì il fiato caldo del ragazzo sul suo volto e, come un riflesso condizionato, chiuse gli occhi e schiuse appena le labbra.
Tempo due secondi, e le labbra di Draco premettero sulle sue, dolci e leggere.
Un bacio breve, ma intenso.
Un bacio con un retrogusto strano, quasi di bruciato.
Un bacio con un significato, che Hermione non seppe trovare.
Un applauso scoppiò quando i due si staccarono, e la ragazza si trovò ad arrossire appena, mentre il Serpeverde prendeva di nuovo il suo posto.
Giocarono ancora un po’, ma Hermione era del tutto assente, troppo presa a tentare di decifrare le emozioni che quel bacio appena accennato le aveva procurato.
Con scarsi risultati, purtroppo.
Si rese a malapena conto che i ragazzi avevano preso le ragazze, urlanti, e le stavano gettando in acqua, fino a quando non si sentì sollevare di peso da due braccia robuste e si ritrovò premuta contro dei fantastici pettorali scolpiti.
-Cosa…cosa diavolo fai??- sbraitò, mentre Draco, che l’aveva colta di sorpresa, iniziava a correre verso l’acqua gelida - Mettimi subito giù! Malfoy, mettimi giù o ti Schianto davanti a tutti!
-Non ne avresti il coraggio…
Aveva la voce divertita, lo schifoso Serpeverde!
Stava godendo come un matto!
-Malfoy, non provare a farlo, perché ti giuro che…
Le parole le morirono in gola, soffocate da una quantità industriale di acqua salata che le aveva invaso la bocca, intenta a lanciare insulti poco carini al ragazzo che sghignazzava sopra di lei.
L’aveva davvero gettata in acqua, terribilmente fredda, data l’ora tarda, e lei aveva dato una culata micidiale sul fondale sabbioso.
Decise, allora, di adottare un’altra tattica.
-Accidenti, che male….- fece con voce lamentosa, e vide lo sguardo di Draco mutare appena - Devo aver preso uno scoglio su un fianco…sanguino…
-Mezzosangue, sei un impiastro! Fa vedere…
Hermione non perse tempo e, non appena Draco si chinò verso di lei lo afferrò e lo trascinò in acqua con sé.
-Ma come osi???? - inveì il ragazzo, sputando l’acqua.
-Non ho capito, solo io posso fare il bagno?
-Io sono il Principe dei Serpeverde, il Purosangue per eccellenza, e nessuno può permettersi di…
-Bla bla bla…- lo scimmiottò Hermione, ridendo di gusto: non era abituata a simili spettacoli!
-E non provare a ridere!
Draco venne contagiato ben presto da quella risata così cristallina, e rise anche lui, inseguendo Hermione e facendole il solletico ogni volta che riusciva ad acchiapparla.
Risero e giocarono come due bambini, divertendosi troppo per pensare a degli schiocchi pregiudizi che fino ad allora li avevano influenzati.
Fino a quando qualcosa cambiò.
Draco agguantò Hermione per un polso, e la costrinse a girasi verso di lui, ridente.
Trovandosi la ragazza lì, davanti a lui, così bella bagnata, con i riccioli color cioccolato davanti al volto e quel sorriso così ammaliante, cambiò espressione, divenne serio.
Lei fece altrettanto, fissando gli occhi in due pozze grigie che sembravano volerle leggere in fondo all’anima, e perdendovisi.
Draco la attirò a sé con grazia, spostandole un ciuffo ribelle da davanti agli occhi e regalandole un lieve ghigno.
Posandole una mano sotto al mento, eliminò la breve distanza che c’era tra loro deponendo le sue labbra su quelle salate e rosate di lei.
Hermione fremette e si irrigidì di colpo, non capacitandosi appieno di ciò che stava accadendo.
Sentire quel tocco così caldo, nonostante l’acqua gelata, e così dolce sulle sue labbra la fece andare fuori di testa del tutto, e si trovò a chiudere gli occhi e a rispondere a quel bacio, che qualche timida stella stava osservando dall’alto.
Draco la sentì sciogliersi tra le sue braccia, dunque la strinse un po’ di più a sé e chiese di approfondire quel bacio.
E, contrariamente a quanto si aspettasse, la ragazza gli consentì, dopo una breve lotta di labbra, l’accesso alla sua bocca.
Fu strano per entrambi.
Un gioco di lingue, un gioco di passione, un gioco di desiderio, un gioco di dolcezza li travolse, portandoli in un turbinio di emozioni contrastanti tra loro, ma delle quali nessuno dei due si curò più di tanto.
Bisognosi d’aria fresca, dopo un po’ si staccarono.
Fronte contro fronte.
Con il respiro affannato.
Accaldati, in barba all’acqua gelida.
Entrambi con un timido sorriso che increspava loro le labbra.
-Sai di fragola…- le sussurrò Draco.
-E tu di acido…- replicò lei, ghignando.
-Ah, sì?
Senza lasciarle il tempo né di controbattere né di scappare, il la ragazzo la travolse in un altro bacio, davvero mozzafiato, alla quale Hermione rispose con altrettanta passione.
Fino a quando l’ennesimo bacio rubato fu interrotto da uno starnuto della ragazza.
-Usciamo, dai…
Draco la prese per mano e la condusse a riva, notando che si erano allontanati molto dal resto del gruppo.
Fece per andare verso il falò, ma Hermione lo bloccò, con un timido sorriso e le guance imporporate da un lieve rossore, e disse:- Restiamo un po’ qui…
Draco ghignò, notando come la Mezzosangue, ora sua, avesse alla fine ceduto, ma ebbe il buon gusto di non tirar fuori nessuna battutina velenosa, anzi, si buttò sulla sabbia asciutta e la accolse tra le sue gambe, avvolgendola in un abbraccio…molto bagnato!
Poi la sentì tremare.
-Hai freddo?- le sussurrò in un orecchio, e lei annuì appena, stringendosi ancor di più contro il suo petto.
-Vediamo se ti scaldo un po’ io…-ghignò sul suo collo, e la sentì rabbrividire di nuovo, ma fu sicuro che stavolta il freddo non c’entrasse nulla.
Iniziò a lasciarle piccoli baci e delicati morsetti sul collo, e fu contento nel sentirla gemere piano.
Cercò le sue labbra, e la baciò ancora, sentendo di nuovo le goccioline d’acqua salata che, dispettose, non avevano intenzione di asciugarsi, e la sentì sorridere sulle sue labbra.
Poi scese di nuovo sul suo collo, leggermente abbronzato, e continuò a torturarlo con sapienti trucchetti, scendendo fino alla spalla e salendo fino all’orecchio.
Hermione tentò di reprimere un sospiro, godendo di quella giocosa tortura, e, alzando il volto al cielo e incontrando la luna piena sopra alle loro teste, si ritrovò a pensare che forse, alla fine, quell’estate non sarebbe stata tanto male.




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La scuola è finalmente finita, la voglia di mare e vacanze aumenta sempre di più...e io sono bloccata a casa con la febbre! dunque, in un momento di delirio, mi è venuta questa ideuzza per una fic, e così l'ho scritta, di getto.
E' la prima shot che pubblico su Draco ed Hermione, escludendo due songfic, perciò non so come sia, ma spero vi piaccia!
Vi prego, lasciatemi un commentino, anche per dire che fa pena...ho bisogno di consigli per migliorare sempre di più, e sono ben accette anche le critiche, purchè siano costruttive!!

...UN BACIO A TUTTE...
  
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