Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: marlovesdev    10/02/2014    3 recensioni
Faresti di tutto pur di rendere felice la persona che ami...e be', voglio provare a farlo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio, Pattie Malette, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Brutto coglione, rifallo e sarai morto.- urlai rincorrendo il mio migliore amico nel giardino di casa sua.

-Andiamo, non l'ho fatto apposta.-cercò di giustificarsi correndo ancora più veloce.

-Certo, uno che ti tocca il culo, ovviamente, lo ha fatto di proposito.-dissi fermandomi per riprendere fiato.

-Senti, tregua okay?- ribattè poggiando le mani sulle ginocchia, affannato.

-Devo ammettere, però, che le tue natiche non sono niente male.-continuò.


Non persi tempo nel correre e saltargli definitivamente addosso, facendolo cadere e ritrovandomelo a pochi centimetri dal viso.
Fissai i suoi occhi, erano così profondi. Non li avevo mai guardati da così vicino e mi venne la pelle d'oca quando il mio sguardo
cadde sulle sue labbra.


-Lily, so che sono bello, ma, ti prego, così mi consumi.- disse leccandosi le labbra. 

-Tsè, contaci, Bieber.- mi alzai da sopra di lui prima di pulirmi i vestiti.

-Hey, bro, Rob mi ha chiamato. Ha detto che ha bisogno di noi.- una voce interruppe la nostra "conversaz ione".

-Ciao, Ryan.- lo salutai, voltandomi verso di lui.

-Hei.- mi fece cenno con il capo.

-Amico, come sei entrato?- Justin intervenne, passandosi una mano tra i capelli dorati.

-Oh, tua mamma mi ha aperto.- rispose il ragazzo.

-Che vuole Rob?- rispose il mio migliore amico, portandosi le mani in tasca.

-Non lo so, mi ha solo detto di passare di lì, ha una missione per noi.-finì la frase alzando le spalle.

-Cosa?! Ancora con quello Justin? Avevi detto che avresti lasciato quel giro di persone.- mi intromisi nella loro conversazione.


Rob non era affatto una persona affidabile. Un po' di tempo fa' era a capo di un giro di droga e Justin, stava cadendo nella sua trappola.
Per fortuna aprì gli occhi giusto in tempo e tornò sui suoi passi.
Mi aveva detto che aveva chiuso con quella gente e ora...mi aveva mentito?


-Infatti, è così. Non so per quale motivo voglia vedermi di nuovo.- girò lo sguardo verso di me, incontrado i miei occhi.

-L'appuntamento è oggi alle tre, oggi pomeriggio. Se ci sei mi fai uno squillo. Okay?- Ryan ci interruppe, ancora una volta.

-Va bene, ti farò sapere prima di quell'ora, bro.- rispose. Ryan annuì.

-Ora devo andare, ero venuto per avvisarti. Ci si vede, amico.- disse. -Ciao Lily.- salutò anche me e, dopo che io gli ebbi fatto un cenno con la mano, andò via.


Rimanemmo in silenzio per vari secondi. C'era una strana atmosfera tra di noi, diversa dalle altre volte. 
La tensione dominava l'aria, ed era così straziante.


-Non andrai, vero?- ruppi il giaccio incrociando le braccia sotto il seno e abbassando la testa, guardandomi i piedi, prima di leccarmi le labbra.

-Andiamo, Lily. Deve solo parlarmi, niente di più. Che problema ti crea?- Justin iniziò a gesticolare.

-Mi si crea il problema che quel tizio possa portarti di nuovo sulla brutta strada.- quasi urlai, sorprendendo anche me stessa.

-Ti fidi di me?- domandò portandosi le mani al petto.

-Che domande sono? Certo che mi fido, solo..non voglio che ti rovini.- abbassai di nuovo lo sguardo.

-Non lo farò, starò attento, promesso.- rispose avvicinandosi per stringermi in un'abbraccio.

-Certo che hai una bella testa dura eh, Bieber.- sbuffai stringendo le mie braccia attorno al suo bacino.

-Non sono l'unico, piccola.-soffocò una risata quando lo colpii con uno schiaffo dietro la schiena.

-Tesoro, ha appena chiamato tua mamma e ha detto che devi tornare a casa, il pranzo è pronto.- Pattie sbucò dalla porta del cortile interrompendo il nostro abbraccio.

-Certo, grazie.- le sorrisi, ricambiò prima di dileguarsi.

-Vuoi che ti accompagni?.- Justin chiese.

-Se non vuoi farmi fare due isolati a piedi, credo di si.- soffocai una piccola risata.


Salutai tutta la famiglia Bieber prima di uscire e dirigermi verso la Range Rover di Justin.
Salimmo e Justin mise in moto, dirigendosi verso casa mia.
Le strade di Stratford erano così piccole, ma le adoravo. Arrivammo, e Justin parcheggiò di fronte casa mia.


-Justin.- poggiai la mano sul suo braccio, attirando la sua attenzione.

-Mh?- mi fece cenno di continuare.

-Stai attento e non farti imbambolare da ciò che dice, ti prego.- gli chiesi, quasi pregandolo.

-Tranquilla.- sorrise.


Mi allungai per baciargli una guancia e dopo scendere dalla sua auto. Entrai in casa e salutai tutti.


-Che si mangia?- chiesi a mia mamma entrando in cucina e sedendomi su uno sgabello.

-Oh, tesoro, non ti ho sentita arrivare. Ho fatto la pizza, è in forno.-disse sorridendomi.

-Mamma..tu non sai fare la pizza.- dissi soffocando una risata.

-Ci ho provato.- disse alzando le mani in segno di difesa.

-Grazie, ma io passo.- feci una smorfia e, dopo averle stampato un leggiero bacio sulla guancia, mi avviai in camera mia.


Avevo bisogno di parlare con qualcuno della questione di Justin, ero così preoccupata.
Decisi di chiamare la mia migliore amica, Nicole. Era l'unica capace di placare la mia agitazione e la mia preoccupazione.


-Lils.- sembrò sorpresa nel sentirmi.

-Nicole, devo parlarti.- dissi camminando ansiosamente per la stanza.

-Devo preoccuparmi?- chiese.

-No. Forse. O si. Accidenti, non lo so!-parlavo così veloce che sorpresi anche me.

-Okay, calamti e fai un respiro profondo.- disse.


Crcai di fare come mi aveva detto, così mi fermai e presi due o tre respiri.


-C'entra Justin, vero?-domandò sospettosa.

-Esatto.- risposi cautamente.

-Che è successo?- chiese ancora.

-Oggi..Ryan è venuto a casa di Justin, c'ero anch'io. Ha detto che Rob vuole dare una missione ad entrambi..- dissi, cercando di scandire bene le parole.

-Aspetta. Hai detto Rob? Quel Rob?-sembrava così sorpresa.

-Si, Nicole. Quel Rob.- confermai.

-Dimmi che Justin non ha accettato.- ed era quella cosa che mi preoccupava. Justin lo aveva fatto.

-Lo ha fatto, ha accettato e la cosa mi spaventa. Rob è così bravo a manipolare le persone, sarebbe capace di farlo anche con Justin.- risposi nervosa.

-Ascolta, calmati. Bieber è intelligente, non accetterebbe mai qualcosa che può farlo rovinare.- cercò di calmarmi.

-Lo so, ma sono agitata comunque.-dissi sedendomi sul letto.

-Fidati di Justin, vedrai che sarà furbo.- ribattè.

-Sto cercando di farlo, ma a volte è così stupido.-confessai.

-Lo stupido di cui stai parlando ti piace da ben tre anni e non hai mai trovato difficoltà a fidarti di lui, perchè dovresti farlo ora?-proncunciò.


Esatto. Ero innamorata del mio migliore amico da tre anni e non avevo mai avuto il coraggio di dirlgi nulla.
Eravamo troppo diversi per intrappolarci in una relazione che comprendeva più che amicizia.
E poi...io a Justin non piacevo, lui mi vedeva come una sorella minore..nulla di più.


-Hai ragione, devo calmarmi e pensare positivo.- sospirai. -Spero vada tutto bene.- continuai.

-Spero con te.- emmise una piccola risatina. -Lils devo lasciarti, poi mi farai sapere.- finì la frase.

-Certo, ci sentiamo, un bacio.- dissi.

-Un bacio.- fu l'ultima cosa che disse prima di chiudere la chiamata.


Mi alzai dal letto sospirando ancora una volta. Mi avvicinai all'armadio ed estrassi la mia tuta, presi l'intimo e mi diressi verso il bagno.
Riempii la vasca fino all'orlo con acqua bollente, avevo bisogno di  rilassarmi. Solo così avrei potuto dimenticarmi di quella situazione.
Mi immersi nell'acqua e chiusi gli occhi.


JUSTIN's POV.


Mi trovavo in macchina con Ryan, diretti verso lo studio di Rob. In passato avevo avuto vari conflitti con quell'uomo e ora non capivo
proprio con quale coraggio aveva mandato a chiamarmi.
Ero curioso di quello che potesse chiedermi, così decisi di andare. 
Arrivammo dopo una decina di minuti, indossai i miei occhiali e, in compagnia del mio migliore amico, mi diressi all'interno della stanza.


-Si può?- dissi dopo aver bussato alla porta dello studio di Mr. Rob.

-Oh, guarda chi c'è. Certamente, entrate pure.- diedi uno sguardo a Ryan per poi oltrepassare la porta e ritrovarmi in quella camera.


L'uomo ci invitò a sederci, così noi facemmo. Poggiò i gomiti sulla scrivania davanti alla quale era seduto e prese parola.


-Allora, come ve la passate?- chiese.

-Arriva al punto Rob, perchè siamo qui?- dissi senza troppi giri di parole. L'uomo mi guardò e sul suo viso si formò quel sorrisetto che tanto odiavo.

-Certo. Vi ho invitati qui...per proporvi una cosa.- iniziò ad accarezzarsi lentamente il mento.

-Sarebbe?- il mio amico irruppe per la prima volta nella stanza.

-Una corsa in macchina.-confessò. Lo guardammo stranito, incitandolo a continuare. -Avete capito, una corsa all'oscuro di tutti con un premio in
bigliettoni...tanti bigliettoni.-continuò l'uomo.

-Rob, ci stai proponendo di fare una corsa clandestina?- quasi urlai sorpreso.

-A questo punto, ti sta chiedendo. Io non ho la patente e non so guidare.- mi guardò Ryan.

-Non prenderla così, Bieber. Pensa solo a quanti soldi potrai vincere con quella corsa.- mi guardò dritto negli occhi.

-Non ci penso neanche, è pericoloso. Potrei rischiare la vita.-ammisi.

-Ti stai tirando indietro?- disse. -Cos'è, hai paura?- aveva colpito il mio punto debole. Sapeva che dicendo così avrei accettato, doveva vedere
che Justin Bieber non si sarebbe tirato indietro per nulla al mondo.

-Certo che no. Dimmi quando e dove. Ci sarò.- stavo facendo una grande cazzata, ma non potevo più rifiutare ormai.

-Cosa?! Justin, è pericoloso.-Ryan quasi saltò dalla sedia, ma ero troppo preso dal pensiero di quella corsa per ascoltarlo.

-Tra un mese, sulla pista dell'aereoporto di Los Angeles. Alle tre di notte dovrai trovarti lì. La macchina tela procureremo noi, tu 
dovrai solo pensare a vincere.- disse con quel sorriso che mi irritava sempre di più. Avrei voluto spaccargli la faccia.

-Bene, ci vediamo tra un mese, Rob.-allungai la mano per stringergliela.

.Con molto piacere, Justin.- strinse la mia mano e, una volta che la ritrasse, aprii la porta e, insieme a Ryan, lasciai quel posto.


Ryan non mi lasciava tregua, in macchina non faceva altro che ripetermi l'enorme cazzata che avevo appena fatto, ma non m'importava.
Ora il mio problmea era dirlo a Lily. Il suo parere mi importava molto..tenevo molto a lei e non volevo deluderla.
Sarebbe andata su tutte le furie una volta che lo sarebbe venuta a sapere.

----------------


Lily'S POV.


Passarono settimane da quel giorno e non vedevo quasi più Justin. Ryan diceva che passava quasi tutti i giorni a fare allenamento.
Non amava la palestra, infatti ero molto sorpresa da questa sua conversione allo sport.


Ero appena tornata dalla mia passeggiata pomeridiana con Nicole e quando accesi il cellulare trovai quattro chiamate perse tutte da Justin.
Iniziai a preoccuparmi, così decisi di chiamarlo.


-Justin!- esclamai una volta che rispose.

-Hey, dov'eri? ti ho chiamato tante volte.- mi chiese con tono calmo.

-Ero con Nicole..avevi bisogno?-domandai con cautela.

-Ho bisogno di parlarti faccia a faccia, va bene se tra poco vengo lì?- mi chiese.

-E' grave, Justin?- avevo così paura della sua risposta.

-Saprai tutto quando sarò lì. Arrivo.- non mi diede nemmeno il tempo di replicare che chiuse la chiamata.


Pensai e ripensai a cosa avesse Justin di tanto importante da dirmi, quando vidi mio padre entrare in camera.


-Lily, c'è Justin in giardino, ha detto che vuole parlarti.- mi informò prima di uscire.


Scesi le scale e mi catapultai fuori.


-Allora? che succede?- chiesi incrociando le braccia sotto il seno. -Sono settimane che non ti fai vedere.-risposi distaccata.

-Prometti di non arrabbiarti?- mi chiese abbassando il capo e portando le sue mani all'interno delle sue tasche. 

-Parla.- risposi in tono freddo.

-Si tratta di Rob. Volevo dirtelo prima ma...- si fermò per guardarsi intorno, evitando il mio sguardo. -Mi ha proposto una cosa.-

-Cioè?- qualcosa mi puzzava, Justin si era cacciato nei guai, me lo sentivo.

-Corsa clandestina, in macchina.-Rispose a tono basso. 

-Non avrai accettato di sciuro, non vedo il problema.- dissi cercando di autoconvincermi.

-Ti sbagli, l'ho fatto.- rispose a capo basso. La mia bocca si spalancò di poco e il mio cuore perse un battito.

-Stai scherzando, vero? Non è un bello scherzo Justin, smettila.- dissi mentre i miei occhi si riempivano di lacrime. Mi aveva delusa, di nuovo.


Si limitò a guardarmi negli occhi per farmi capire che nulla era uno scherzo. Senza dire più parola mi voltai per entrare in casa ormai con il volto pieno di lacrime.
Justin mi bloccò per un braccio cercando di farmi tornare indietro.


-Aspetta Lily, mi ha provocato ed io non ho potuto rifiutare, so che è una minchiata ma..- strattonai il mio braccio riuscendo a togliere la sua presa.

-Mi hai mentito e mi hai deluso ancora Justin. Avevi promesso di stare attento, ed ora te ne esci con le corse. Hai idea
di quanto possa essere pericoloso? Stavolta hai esagerato Justin, scordati di me e racconta le tue bugie a qualcun'altro.- scossi il capo delusa prima
di rifugiarmi in casa.

Mi aveva mentito per settimane e aveva tradito ancora una volta la mia fiducia, mi ero stancata.


JUSTIN'S POV.


Ecco, avevo perso ancora una volta la persona che amavo. Esattamente. Amavo Lily, più della mia stessa vita, ma il mio essere così bambino
l'aveva portata ad andarsene, ancora una volta.


--------------


Passarono altre due settimane di Lily nemmeno l'ombra. Il giorno della gara sarebbe stato proprio quello..ed io ero fottutamente nervoso e indeciso su cosa fare.
Passai tutta la giornata a dormire, non volevo pensare a troppe cose...lo avevo già fatto abbastanza in quei giorni.


Arrivo l'ora di prepararsi per la gara e la tensione scorreva viva nelle mie vene. Dovevo fare qualcosa per calmarmi...e l'unica cosa che conoscevo era bere.
Andai nell'armadietto dell'alcool che conservava papà e versai un bicchierino di Vodka. Poi un'altro ancora, e ancora uno...finii per essere quasi ubriaco.
Ero pronto. Mi avviai all'aereopo rto e quando stavo per arrivare udivo già le voci del pubblico in delirio.

Ero indeciso se andare o mollare tutto lì. Scesi dalla mia auto e mi diressi verso la pista.


-Bieber, ben arrivato, aspettavamo solo te.- Rob mi corse incontro contento.

-Avevo detto che sarei venuto, ed eccomi qui.- dissi con indifferenza.

-Quella è l'auto con cui gareggerai, vatti a preparare.-andò via dopo avermi indicato la Lamborghini rossa poco lontana da me.


Mi avvicinai e l'ispezionai con cura. Era così bella, lucida. Era nuova, probabilmente rubata.


-Così dovrò gareggiare contro te.- una voce attirò la mia attenzione.

-Già.- dissi senza interesse.

-Luke.- disse porgendomi la mano.

-Justin.- mi rifiutai di stringergliela e mi limitai a fargli un semplice cenno con il capo.

-Buona fortuna allora, Justin.- mi disse.

-Non ne avrò bisogno.- risposi sorridendo falsamente.


Mi preparai nella mia auto e strinsi forte il volante. Le nocche delle mie mani ormai erano bianche. Ero teso, ma molto meno, grazie all'alcool.
Ormai non potevo più tirarmi indietro e l'unica cosa che dovevo fare era vincere quella fottuta gara.


-Pronti?- le mie mani erano sudate e si muovevano nervosamente. Lo sparo della pistola mi diede la forza di premere sull'accele ratore 
e partire a più non posso. Era uno spareggio continuo, primo; secondo; primo; secondo.
Ero concetrato solo sulla gara, quando all'improvviso mi voltai verso la folla e mi apparve l'immagine di Lily tra il pubblico.
Pensai che fosse solo un'allucina zione, ma mi resi conto che era lei quando urlò il mio nome.
Persi il controllo dell'auto una volta distratto dalla sua voce. Luke mi sorpassò, ma una volta essermi riconcentrato seppi risuperarlo.
Arrivai al truguardo, ma il freno dell'auto non mi permise di fermarmi. Andai a finire in mezzo ad un prato gigantesco e svenni.


-Justin! Justin ti prego, svegliati. Sono Lily.- il suo dolce viso fu la prima cosa che mi parve davanti agli occhi. Leggiermente alzai una mano
e le accarezzai una guancia la quale lei strinse forte mentre le lacrime le invadevano il volto.

-Sto bene, piccola.- dissi con voce sforzata. I miei occhi si chiusero di nuovo e tutto ciò che vidi fu: buio.


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Bip. Bip. Bip.

-Ma che..? Dove sono?- cercai di alzarmi da quel lettino, ma le forze mi mancavano. 


-Justin! Ti sei svegliato, finalmente!- la mamma mi corse incontro abbracciandomi. -Devi sempre fare il coglione.- disse mio padre.

-Dov'è Lily?- era l'unica cosa che m'importava in quel momento. D'un tratto la porta si aprì mostrando la figura della mia migliore amica.

-Vi lasciamo soli.- disse mia mamma, capendo il da' farsi.

-Ma dopo facciamo i conti.-continuò trascinando con se mio padre fuori dalla stanza.

-Come stai?- Mi chiese la ragazza.

-Un po' dolorante..ma ora che ti vedo, sto meglio.- risposi sorridendo per quanto riuscivo.

-Mi hai fatto preoccupare.-abbassò lo sguardo.

-Mi...mi dispiace.- risposi..ma l'unica risposta che ebbi furono i rumori dei singhiozzi di Lily.

-Piccola, ascolta. Sono stato un'emerito coglione ad accettare...ma Rob mi ha teso un'altra trappola..avevi ragione. Non ti do mai
ascolto, invece dovrei. Non avevo intenzione di tradire la tua fiduzia e di deluderti, ma non ho pensato a nulla in quel momento.
Mi sono reso conto troppo tardi della cazzata che stavo commettendo..e non meriti un migliore amico come me...tu meriti di più.
Tu sei di più.- presi un respiro, consapevole di doverle dire ciò che provavo.

-Sono tre anni.- continuai. -Tre anni che mi sono innamorato di te, Lily. Del tuo modo di fare, di sorridere, di scherzare. Mi sono innamorato della
mia migliore amica, ed è così stupido da parte mia che...nemmeno le parole ho per descrivere ciò che sento.
Non sono il tipo da dichiarazioni...ma l'unica cosa di cui sono davvero consapevole è che...è che ti amo. Ti amo più di qualsiasi altra creatura possa esistere 
su questa terra, ti amo per quello che sei...non so nemmeno con quale coraggio sto dicendo questo...ma sono immensamente, irrimediabilmente innamorato della
mia piccola Lily...e so di non essere ricambaito, ma..- Non riuscii a terminare il mio discorso che si avvicinò di corsa a me e stampò le
sue labbra sulle mie.

-Basta, Justin. Ho capito.- Disse staccandosi. -E ti amo anch'io, coglione.- terminò la frase prima di riappropiarsi delle mie labbra.

Passammo minuti interi...desideravo farlo e non avevo mai avuto il coraggio. Ora non volevo lasciarla più andare.

-Ma non fare più il cazzone, altrimenti passerò alle mazzate.- mi disse e tutto il suo lato dolce svan completamente, facendomi ridere.

-Te lo prometto, piccola mia.- questa volta fui io ad unirci in un bacio.


Mi ero innamorato, ed era la cosa più bella che potesse capitarmi. Ora ero sicuro. Poteva cadere il mondo, ma ero consapevole che non 
la volevo più perdere, perchè lei...lei era mia. Era la mia Lily.





Stoooooooop. Okay lol
prima one shot su Justin e direi che fa cagare lol.
No dai, parlando seriamente. L'ho scritta per una persona molto importante..(ti voglio bene)
e spero le piaccia...detto questo che ne pensate? lol fa abbastanza schifo...ma è la prima che faccio
abbiate pietà ^^

P.S Non l'ho rileta, scusate eventuali errori lol.



 
  
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