Sulle cartine geografiche il mondo sembrava più ordinato: ogni millimetro aveva un suo senso, una sua realtà storica, una sua indiscutibile importanza. Chilometri e chilometri erano racchiusi in un solo, minuscolo millimetro, e lì, sulla cartina, nessun monte pareva più imponente di una collina. Lui amava quell'ordine e avrebbe voluto sentirlo anche intorno a sé. La camicia stirata, la ginnastica alle sei e mezzo del mattino, la consapevolezza di voler diventare un cartografo, senza se e senza ma. Eppure un giorno si accorse che sulle cartine era rappresentato un mondo oggettivo e purtroppo inesistente. Non c'erano i grattacieli, le ferrovie, le industrie, gli uomini. Un giorno gli avevano cambiato la foto nella sua stanza – e avevano riso, sentendosi come montagne -, quello dopo la sua radio aveva fatto un volo dalla finestra, e così tutto l'ordine era scomparso.
Sturmtruppen capì che era quello che facevano gli uomini, scombussolavano l'esistenza altrui per motivi futili – come il divertimento, o il denaro -, facendo cancellare millimetri e millimetri di terra ghiacciata, cambiando i confini degli Stati, ridendo delle colline che non volevano diventare montagne, ma solo restare colline.
Così prese le sue cartine e cancellò il suo insignificante millimetro di spazio senza chiedere nessun permesso, proprio come gli uomini.