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Autore: telesette    10/02/2014    0 recensioni
[Fiocchi di cotone per Jeanie]
Il giorno dopo, parlandone tra di loro, i tre ragazzi discutevano tristemente sulla questione.
Nessuno in paese poteva permettersi di contestare apertamente le convinzioni fanatico/religiose del Reverendo Mallory e, dal momento che la stampa locale lo dipingeva benignamente come un "Tutore dell'Ordine della Chiesa", dalla capitale non avrebbero mosso un dito per sollevarlo dal suo incarico di sacerdote.
Malgrado la debolezza, dovuta più che altro allo svenimento improvviso, secondo il padre di Jeanie l'anziana signora Cobb sarebbe guarita in fretta.
Tuttavia il problema più grave era un altro: finché il Reverendo Mallory presiedeva la chiesa locale, i negri di Lawrenceville non avrebbero avuto più un posto dove raccogliersi insieme per pregare...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Fiocchi di cotone per Jeanie ( 風の中の少女 金髪のジェニー Kaze no naka no shōjo kinpatsu no Jenī, letteralmente "Jeanie la ragazza bionda nel vento" ), serie animata del 1992 prodotta dallo studio Nippon Animation, è ispirata fortemente ad una canzone del 1854 di Stephen Foster dal titolo "Jeannie With the Light Brown Hair" nonché in parte ad un romanzo di Shiro Ishinomori.
La storia ha inizio nel 1838, nella graziosa cittadina di Lawrenceville in Pennsylvania, e narra le vicende di una graziosa ragazza dai capelli castano chiaro ( benché, nell'anime, appaiano completamente biondi ) di nome Jeanie McDowell. Jeanie adora suonare il pianoforte e, assieme agli amici Stephen e Bill, mette su una piccola banda musicale. A seguito della dolorosa perdita di sua madre, morta di malattia, Jeanie decide di superare il proprio dolore dedicando la propria vita ad aiutare e a sostenere chi soffre. Già due anni dopo l'inizio, facendo fronte ai vari e rispettivi problemi, i tre ragazzi cominceranno ad operare le scelte più importanti per il futuro, facendo dei propri desideri e dei sogni reciproci lo scopo di tutta la loro vita.
Attraverso un ritratto pressoché abbastanza fedele dal punto di vista storico, specie per quanto riguarda il clima di odio e fortissima discriminazione tipica degli Stati del Sud, la serie ripercorre appunto le più importanti tematiche sul diritto e sull'uguaglianza nonché il fortissimo messaggio anti-razzista di cui tutto l'anime è fortemente impregnato. 

clicca qui per vedere la sigla italiana:
http://www.youtube.com/watch?v=9IUpC48lNYk

 

Una chiesa di speranza
( immagini tratte da internet )

 

- La Chiesa di Dio è nata per accogliere gli uomini puri, coloro che nascono nel candore dell'innocenza, e non tollera gli uomini nati e destinati a vivere col colore dei propri peccati...

Lo strano cupo sermone del nuovo pastore di Lawrenceville, uomo assai sgradevole ed intollerante, aveva gettato da subito parte della comunità in un profondo disagio.
Il Reverendo Mallory, questo era il suo nome, negava infatti categoricamente ai negri il permesso di assistere alle sue funzioni.
Già in passato, costretti a sedere o a stare in piedi in prossimità dell'ingresso, alle persone di colore non venivano risparmiati soprusi ed ingiustizie neppure davanti a Dio.
Ora era loro negato persino il diritto di entrare in chiesa, di accostarsi all'altare, o anche solo di "pregare" nello stesso luogo con gli uomini bianchi.
Molta gente rideva soddisfatta, compiacendosi del proprio cinismo, facendo grandi commenti di lode nei confronti del Reverendo Mallory e della sua idea di una "Chiesa Pulita"...

- Finalmente un prete con le idee chiare - esclamò un grasso e pomposo banchiere. - Non ha senso permettere ai negri di pregare assieme ai bianchi, la trovo una decisione esemplare!
- Sono d'accordo - fece eco una elegante signora. - Penso che il Reverendo Mallory sia un ottimo prete, se tiene lontano quegli sporchi negri dalla chiesa di Nostro Signore... mai scelta fu più opportuna di questa!
- La loro anima dev'essere nera quasi quanto loro - rise un altro, suscitando l'ilarità generale. - Probabilmente è con quella che tengono accese le fiamme, giù all'inferno!

Tutti scoppiarono a ridere.
La notizia del "prete razzista" di Lawrenceville, pure se appoggiata dalla società benestante e dal quotidiano locale, suscitò grande stupore e meraviglia tra la minoranza dei benpensanti.
Anche il dottor McDowell, padre di Jeanie, era semplicemente allibìto del fatto che un Ministro di Dio potesse tenere un simile ed inqualificabile comportamento.
Stava appunto parlando con alcuni amici, discutendo sulla vergognosa quanto ingiusta condotta del Reverendo Mallory, quando il giovane Stephen e il suo amichetto Billy bussarono alla porta di casa del medico supplicandogli di intervenire.

- Dottor McDowell - esclamarono trafelàti i due ragazzi. - E' terribile: il Reverendo Mallory ha spinto via l'anziana signora Cobb, urlandole che non aveva il diritto di entrare in chiesa, e la signora Cobb ha perso i sensi sulla strada ai piedi del sagràto!
- Oh, mio Dio - mormorò Jeanie.
- Vengo immediatamente - disse il medico, afferrando tosto la borsa, senza neppure mettere la giacca.

Salendo a bordo del calesse, Jeanie, suo padre e i due ragazzi si affrettarono a portare i necessari soccorsi all'anziana donna svenuta.
La signora Cobb aveva perso in modo orribile il figlio trentenne, ucciso a colpi di pietre da un gruppetto di ignoti, e da oltre diciassette anni andava regolarmente in chiesa a pregare per l'anima del suo dolce e sfortunato Tom. Tuttavia quel giorno, come solo provò a mettere piede in chiesa, trovò il Reverendo Mallory ad accoglierla.
L'uomo la afferrò brutalmente per il polso, trascinandola fuori e insultandola pesantemente, ostentando un comportamento indegno dell'abito che indossava. La donna protestò, gridandogli che non poteva impedirle di pregare per l'anima del figlio, ma costui rimase sordo alle sue parole e la lasciò cadere a terra con un violento strattone.

- Tuo figlio non ha bisogno di alcuna preghiera - ruggì Mallory. - Voi negri siete nati in peccato e morirete in peccato, tra le fiamme infernali da cui venite!

Quando il dottor McDowell giunse sul posto, benché in condizioni gravissime a causa dello shock, l'anziana donna era ancora viva e respirava con evidente difficoltà. La folla si radunò attorno, spinta dalla curiosità più che altro, e alcuni presero a domandarsi se i modi del Reverendo Mallory fossero effettivamente quelli di un prete.
Mallory era fermo e in piedi davanti al sagràto, gli occhi dalle pupille color grigio-ferro e i corti capelli scuri screziàti che incorniciavano il volto severo e dai tratti spigolosi. Mentre il dottore era chino a prestare le prime cure alla paziente, facendo ampia mostra di insensibilità, costui lamentò che la donna dovesse essere allontanata e subito per non intralciare i bianchi dall'entrare in chiesa.

- Ma come può parlare così ?!?

Jeanie non riusciva a credere che un uomo di Dio, un pastore di anime, potesse essere così freddo e spietato verso i suoi simili... considerandoli alla stregua di impuri, solo per il colore diverso della loro pelle.
Mallory strinse gli occhi, nei quali brillava una forte luce di fanatismo, e ciò che disse esprimeva quanto il suo concetto religioso fosse "distorto" dalla sua mente malata e dall'arroganza del suo modo di essere.

- L'immagine di Dio è nella Luce - esclamò. - Una Luce pura e splendente, come le anime e come gli angeli, e solo chi nasce puro e candido come Luce può accedere al Paradiso... Chi nasce nel peccato, senza la benché minima traccia di Luce, porta visibilmente quel marchio impresso sul nero colore della propria pelle!

L'uomo vomitò con rabbia quell'ultima frase, facendo rabbrividire tutti solo col solo tono raccapricciante della voce, allorché Jeanie si discostò da lui inorridita trovando rifugio nelle braccia protettive di Stephen.
La signora Cobb, intanto, cominciò a rinvenire.
Il dottor McDowell si rivolse garbatamente a due neri nelle immediate vicinanze, per aiutarla a salire sul calesse, rivolgendo invece un'aspra occhiata colma di disapprovazione all'indirizzo del Reverendo Mallory.

- Ho troppo rispetto dell'abito che portate, per potervi dire in faccia cosa penso del vostro modo di fare - disse il medico, costringendosi a non sporcarsi le mani con un pugno sacrìlego. - Ma ci tengo a sottolineare che Dio è lontanissimo dalla "vostra" chiesa: il giorno che comparirete dinanzi a Lui, semmai vi sarà possibile, sarà Lui a scacciarvi... con lo stesso disprezzo con cui voi, oggi, allontanate queste persone dalla Sua casa!

Ciò detto, McDowell fece salire Jeanie e i ragazzi con la paziente e si allontanò dalla chiesa di Lawrenceville, deciso a non mettervi mai più piede.

***

Il giorno dopo, parlandone tra di loro, i tre ragazzi discutevano tristemente sulla questione.
Nessuno in paese poteva permettersi di contestare apertamente le convinzioni fanatico/religiose del Reverendo Mallory e, dal momento che la stampa locale lo dipingeva benignamente come un "Tutore dell'Ordine della Chiesa", dalla capitale non avrebbero mosso un dito per sollevarlo dal suo incarico di sacerdote.
Malgrado la debolezza, dovuta più che altro allo svenimento improvviso, secondo il padre di Jeanie l'anziana signora Cobb sarebbe guarita in fretta.
Tuttavia il problema più grave era un altro: finché il Reverendo Mallory presiedeva la chiesa locale, i negri di Lawrenceville non avrebbero avuto più un posto dove raccogliersi insieme per pregare.

- Ma secondo voi, se denunciassimo il caso alle autorità ecclesiàstiche della Pennsylvania, potremmo riavere il permesso di entrare in chiesa? - domandò Bill ingenuamente.
- Non è così semplice - osservò Stephen dubbioso. - I giornali locali parlano molto bene di Mallory, e appoggiano la sua idea di riservare la chiesa ai bianchi: se la faccenda destasse troppo scalpòre, le autorità ecclesiàstiche rischiano un fortissimo scandalo che porterebbe ad uno "scontro" vero e proprio, con conseguenze gravissime!
- Pazzesco...

Malgrado la sua giovane età, Stephen aveva già una conoscenza piuttosto buona del mondo degli adulti.
Erano troppo preoccupati dal peso degli scandali, dalle polemiche, e dalle gravi ed eventuali ripercussioni dell'opinione pubblica...
Gente come Mallory, purtroppo, non era sola!
Quella del razzìsmo, in quell'epoca attuale, era una vera e propria scuola di pensiero: molti bianchi erano addirittura peggio di lui, in molti sensi, e nella società erano i numeri a fare la differenza tra "torto" e "ragione"; se la condizione sociale dei negri era quella di sopportare e inghiottire ogni genere di soprusi, e la maggioranza riteneva giusto così, costoro erano destinati purtroppo a chinarsi senza alcuna possibilità di appello.
La comunità americana, costituita perlopiù da persone "marce" nel cervello, era solita sfornare molti cosiddetti predicatori come Mallory.
Oltretutto, vivendo perlopiù in condizioni di scarsa cultura se non di totale ignoranza, molti negri erano convinti che parole come "libertà" e "democrazìa" fossero vuote e prive di senso... o peggio che, nel caso più grave, non avessero neppure il diritto a pensare di sentirsi uguali agli uomini bianchi.

- Certo che, se fosse possibile avere un'altra chiesa...

Sentendo quelle parole, il volto di Jeanie si illuminò di colpo.

- Come hai detto ?!?
- Niente, dicevo così...
- Ma non capisci - strillò lei raggiante, prendendo le mani di Stephen in preda ad un forte entusiasmo. - E' proprio quello che ci serve: una nuova chiesa, dove tutti siano liberi di pregare come e quando vogliono!

Stephen e Bill si guardarono l'un l'altro perplessi.

- Jeanie, ti... Ti rendi conto di quello che stai dicendo, vero?
- Ma certo - rispose la ragazza, quasi offesa dal loro scetticìsmo. - Ascoltatemi, piuttosto, così vi spiego la mia idea!

( continua )

   
 
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