Ritratto di giovinetto per similitudini
Harry
è bianco.
Bianco come il latte che Louis beveva
ogni mattina fino ai dieci anni, bianco come la luce del sole alle
undici del mattino, che ti colpisce gli occhi e te li fa lacrimare,
bianco come le lenzuola di lino che ha insistito tanto per comprare
perché Lou, sono le più fresche sulla
pelle,
bianco come la panna montata che quasi si confonde con la
pelle pallida dell'addome, sotto la linea dell'abbronzatura.
Harry è rosso.
Rosso come il sangue che scorre tutto
verso il bassoventre di Louis mentre lo guarda che affannato si
contorce tra le lenzuola umide, rosso come le sue labbra che si
piegano in un sorriso mentre lo guarda colmo d'amore, rosso come gli
ultimi bagliori del tramonto, quelli che portano con loro le promesse
di una lunga notte. E si sa, le notti appartengono agli amanti.
Harry è verde.
Verde come l'erba sulla quale si sono
rotolati appena due settimane prima, verde come i fiori che sbocciano
dietro le palpebre di Louis all'ennesima spinta, verde come la
speranza che gli accende lo sguardo mentre vengono insieme e lui gli
sussurra Ti amo.
E
Louis lo guarda, il suo ragazzo colorato, Ti amo
anche io,
gli sussurra, e gli conta le vertebre come fossero le perle di un
rosario, poi sorride.
Io non
so cosa sia questa cosa.
No,
veramente, non so cosa sia.
Non ho
mai scritto una slash prima d'ora; fino ad un mesetto fa neanche
ci pensavo,
alle slash ò___ò
Poi è
arrivata Federica (questa
donna), e mi ha fatto cambiare idea sulle
slash.
Continuo
comunque a non sapere cosa sia questa roba, però l'ho
scritta
pensando a lei <3
Due
cose: la prima è che i colori di Harold sono,
rispettivamente,
quello della sua pelle, quello delle sue labbra e quello dei suoi
occhi; la seconda è che pure in duecento parole o
giù di lì sono
riuscita a ficcare citazioni musicali a muzzo. Una è da Magnolia
dei Negrita (ti
guardo affannata contorcerti tra le lenzuola umide)
e l'altra invece proviene dritta dritta da Because
the
Night di
Patty Smith (because
the night belongs to lovers). E il contare le vertebre
della schiena come un rosario non è mia, ma di quel genio
indiscusso di De Andrè che ne parla nel Sogno di Maria (a
spiegare queste cose mi sento veramente poco originale :/)
E
nulla, ovviamente il commento rende l'autrice felice del lavoro che
ha fatto, e la critica costruttiva la rende ancora più
felice,
quindi l'autrice sarebbe molto felice se le lasciaste un commento en
passant :3