23 marzo 2013
“Caro diario, finalmente è finito anche questo giorno di scuola. Sono sicura che lui mi odia, altrimenti non mi tratterebbe in questo modo. Io che gli sono sempre stata accanto, io che non gli ho mai mentito, io che l'ho amato più di ogni altra cosa, ma che quando l'ho trovato a letto con un altra non ho potuto fare a meno chiudere la nostra relazione una volta per tutte. Sarai arcistufo di sentir sempre parlare di me e lui, ma anche se sono stata io a lasciarlo e non accettare le sue scuse per miliardi di volte, non posso mentire dicendo che non lo amo perchè non è così. Oggi quando sono andata in mensa e l'ho trovato di fronte a me a baciarsi con una delle suo ochette , non ho potuto fare a meno che scappare via piangendo con gli occhi di tutti gli studenti puntato contro di me. E non scherzo dicendo che tutti mi fissavano, d'altronde la notizia che la coppia più popolare della scuola dopo tre anni e mezzo di relazione si sia lasciata è ancora fresca fresca, e ogni volta che sento le voci delle solite cheerleader dire “Quella troietta come si è permessa di lasciarlo?” oppure “Dovrebbe morire all'inferno quella li, come ha fatto a lasciare il più figo della scuola?” o altre ancora tipo “Ma perchè non se ne va? Che ci fa ancora qui? Tanto non ha più nessun amico...” mi si spezza il cuore e penso davvero che forse se me ne andassi tutti starebbero meglio. Ed è così, non ho più nessun amico, da quando l'ho lasciato tutti i miei “amici” se ne sono andati perchè ormai non ero più nessuno. In questi casi vorrei riavere indietro il mio migliore amico, ma so che non sarà così.
Grazie per aver ascoltato le mie lamentele.
Alla prossima.
E.”


5 aprile 2013
“Caro diario, in queste settimane non è successo nulla di nuovo, sempre il solito mondo contro di me, sempre la solita io contro il mondo. La mia vita sta diventando uno schifo senza di loro. Loro che erano il motivo del mio sorriso, loro che mi hanno resa la persona più felice del mondo negli ultimi tre anni, loro che ora per un certo verso non ci sono più, ma che saranno sempre con me. Sai, domani è il mio compleanno ma credo che lo passerò a casa a guardare gli album fotografici degli ultimi anni, perchè di tutto quello che avevo fino a poco fa non mi sono rimaste altro che le foto appese al muro e quelle chiuse nelle pagine di un album.
Grazie per aver ascoltato le mie lamentele.
Alla prossima.
E”


23 aprile 2013
“Caro diaro, per lui è come se fossi morta: non mi guarda più, non mi parla più, quando mi vede per i corridoi si gira dall'altra parte e inizia a baciarsi con la prima che si ritrovi sotto mano. Me ne voglio andare da questa città senza senso, me ne voglio andare da questa scuola, me ne voglio andare da questo mondo in cui tutti sono sempre pronti a giudicarti. Ma c'è un problema, ho paura. Come faccio ad andarmene senza farmi del male? E cosa faranno mamma e papà quando sapranno che non ci sarò più? A loro non è mai importato molto di me, le uniche volte in cui tornano dai viaggi di lavoro è per organizzare feste di beneficenza o cose varie, quindi io passo sempre per seconda importanza, se non ultima. Sto iniziando a credere che in questo mondo non c'è nessuno che mi vuole veramente bene, è inutile restare.
Grazie per aver ascoltato le mie lamentele.
Alla prossima.
E.”


19 maggio 2013
“Caro diario, sto andando a trovare il mio migliore amico. E' da quasi un anno che non lo vedo, vorrei tanto poterlo riabbracciare e poter ritornare a quando eravamo io e lui, lui e me.
Eccomi sono arrivata. Ora sono qui in macchina a scrivere i miei sentimenti prima di andare da lui. Sai, non credo di averti mai detto come si chiama, ma non credo sia molto importante, in tal caso, te lo dirò più tardi prima di finire questa pagina di diario.
Ecco, sono qui da lui. Gli sto parlando, ma lui non mi risponde. Le mie lacrime stanno cadendo sul suo marmo, ma lui continua a rispondermi.
Sai caro diario, credo davvero che nessuno mi ami, nemmeno lui, nemmeno il mio migliore amico che quel 25 giugno nella sala operatoria mi ha detto “Ricordati che ti amerò per sempre, migliore amica. Siamo io e te. Nulla potrà sconfiggerci. Nemmeno la distanza che fra poco ci dividerà”. Quella è stata l'ultima volta che mi ha parlato; il giorno dopo quando sono ritornata da lui per vedere come stava i medici mi hanno detto che ha avuto un infarto durante la notte e non sono riusciti a salvarlo. La mia vita è così triste senza di lui, mi sento così sola.
Grazie per aver ascoltato le mie lamentele.
Alla prossima.
E.”


3 giugno 2013
“Caro diario, in queste ultime settimane ho pensato bene alle ultime parole del mio migliore amico e nemmeno la distanza ci potrà dividere. Ho aspettato troppo in questo posto cercando invano di rifarmi una vita senza di lui e senza l'altro mio lui che probabilmente ora si starà divertendo con qualche troia, ma nonostante tutto mi mancherà, mi mancherà troppo. L'altra volta ti avevo promesso di dirti il nome del mio migliore amico, ma me ne ero dimentica, quindi te lo dico ora. Si chiamava Niall, era biondo, con gli occhi azzurri che facevano invidia al mare e un sorriso che riusciva sempre a farti ritornare il buon umore. Ma ora non c'è più niente di tutto questo, lui vive solo nei miei ricordi.
Non ho più molto tempo da trascorrere qui, ho appena ingerito tutto la confezione di pillole, fra poco finalmente raggiungerò il mio migliore amico.
Sto iniziando a vedere sfocato e la mia mano inizia a tremare, sento il suono del campanello, ma non ho più molte forze per alzarmi dal divano del salotto.
Inizio a chiudere gli occhi, e il campanello continua a suonare, ma io non riesco più a dire nessuna parola.
Sto iniziando a tossire e i miei occhi si stanno chiudendo, non credo che riuscirò a scrivere le ultime frasi che scrivo ogni volta.
Vedo la porta aprirsi ed entrare un ragazzo che non riesco a riconoscere, ma quando arriva davanti a me riesco a scorgere i suoi grandi occhi verdi.
Sento le sue lacrime sulle mia pelle e le sue scuse per avermi ridotto così, ma lui sa che ormai è troppo tardi.
Riesco a dire in un sussurro il suo nome prima che il buio si impadronisce di me e anche la mia mano smette di scrivere.
“Harry”