WHO ARE YOU ?

Appena entrato nel loft dove ancora spiccavano allegre le pitture di una festa clandestina, il licantropo riconobbe immediatamente la presenza che lo stava aspettando.

Stiles era al centro della stanza e gli dava le spalle.

“Stiles..Stiles, che ci fai qui, ti stanno cercando tutti. Scott ha detto che…”

“So cosa ha detto Scotto”

Fu solo un sussurro ma il lupo lo udì lo stesso. Derek si avvicinò lentamente. Il lupo dentro di lui che si dimenava furioso. Qualcosa lo infastidiva. Scosse la testa, cercando di ristabilire il controllo.

Un istante dopo Stiles lo spinse contro il muro alle sue spalle, mostrando una forza - e un coraggio - che Derek non si sarebbe mai aspettato.

Non da lui.

“Derek…” 

Gli sussurrò ad un orecchio mentre si appoggiava su di lui con tutto il corpo, premendo con le mani sulle spalle del lupo per tenerlo fermo.

Derek sapeva che se solo lo avesse voluto avrebbe potuto scrollarselo di dosso con un solo gesto… se solo avesse voluto.

Invece non riusciva a fare altro che rimanere immobile, appoggiato totalmente contro la parete alle sue spalle, cercando di non pensare troppo al giovane corpo premuto contro il suo. Riusciva solo a a guardare il vuoto davanti a lui mentre sentiva il respiro caldo di Stiles contro il collo e l’orecchio.

“…il grande lupo cattivo. Lo so cosa passa per la tua piccola testa da bestia selvaggia… l’ho sempre saputo…”

Dopo avergli sussurrato questo Stiles diede una lunga leccata sul collo del lupo che a quel gesto si irrigidì e tese ogni muscolo. Il ragazzino se ne accorse e sorrise. 

" Tu mi vuoi almeno quanto io voglio te " sussurrò ancora e continuò a sorridere anche quando il lupo, come ridestatosi, lo scostò bruscamente da se con uno spintone.

“Ma che cavolo dici Stiles. Si può sapere che ti prende?”

“Perchè Derek? E’ così strano per te pensare che anche io possa volerti?”

Il lupo scosse la testa e chiuse gli occhi. 

Doveva ritrovare la calma. Sentiva i canini allungarsi nella sua bocca e gli artigli fremevano per mostrarsi, così come il ringhio gutturale contro il quale stava lottando da un po’. 

Doveva assolutamente calmarsi, altrimenti lo avrebbe sbranato… nel vero senso della parola.

Quell’atteggiamento, il suo odore…quel sorriso e quello sguardo irriconoscibile lo stavano destabilizzando. Non ne capiva il motivo, ma sentiva nel petto il lupo che graffiava e mordeva e si dimenava per uscire, per attaccare e uccidere.

Era Stiles. Era il ragazzino che gli aveva salvato la vita in più di occasione e il suo istinto gli diceva solo di attaccare. 

Derek respirò profondamente appoggiandosi nuovamente alla parete alle sue spalle. Il volto basso per non esporre la giugulare. Il suo istinto e la sua mente stavano lottando. Il lupo che non credeva a quello che gli occhi vedevano e le orecchie sentivano. Il cuore semplicemente stretto in una morsa dolorosa.

A quella scena di finta calma, a quell’atteggiamento così combattivo, il giovane Stiles rise.

Una risata che nulla aveva del suo solito sarcasmo che tanto innervosiva solitamente il lupo. Quella risata, sconosciuta, lo fece solo rabbrividire.

Tornò a fissarlo sconvolto.

“Questo non sei tu. Che ti è successo?”

“Come fai a dire che questo non sono io Derek? Non mi conosci, non mi conosci per niente. E come potresti. Sempre preso dai tuoi problemi da lupo, dalle tue amichette squilibrate che sacrificano innocenti esseri umani. Quando ti deciderai a tenerti addosso le mutande eh? E’ forse necessario che una delle tue puttanelle dia di nuovo fuoco a quel che resta della tua famiglia?”

A quelle parole pronunciate con una nota di compiacimento e senza che Stiles perdesse il suo sorriso, Derek alzò nuovamente il volto verso di lui con una calma agghiacciante.

Gli occhi blu fissarono con odio il ragazzino, mentre le mani si spalancarono ai lati del corpo mostrando i lunghi artigli.

Quando infine ruggì furioso nella sua direzione, mostrò le zanne che aveva cercato di trattenere fino a quel momento. L’istinto e la rabbia gli dicevano di mordere per uccidere, non per ferire.

Balzò sul giovane con un movimento rapido, puntando alla sua gola. La sua parte umana era fuggita e ora rimaneva solo la bestia, spietata e affamata.

Se non si fosse lasciato accecare dalla furia che in quel momento pervadeva ogni fibra del suo essere probabilmente si sarebbe accorto di un piccolo particolare: Stiles stava ancora sorridendo in maniera disumana e i suoi occhi erano diventati completamente neri.

“Vieni lupo…non ci fai paura”

nda.
So che nel telefilm gli occhi di Stiles non diventano neri però mi sembrava ci stesse bene :)
Non è proprio una Sterek, ma adoro questi due personaggi e non vedo l'ora di vederli finalmente insieme nella stessa stanza. E' da inizio stagione che sono ad un passo dal vedersi e poi succede sempre qualcosa. Purtroppo, se la stagione continua così, tempo che il loro primo incontro non sarà particolarmente piacevole.