Così speciale.
Lei ha sempre odiato il suo corpo, sempre, sin da quando era bambina, è sempre stata "robustella", come le continuava a ripetere la mamma, ma lei sapeva che era solo un modo per addolcirle la pillola, pur non avendo nemmeno due cifre negli anni. Lei non era robustella, era grassa, e non si è mai perdonata per questo. Tutte le sue amichette si fidanzavano e lei era costretta a rivedere la stessa scena giorno dopo giorno, la sua migliore amica, il ragazzo che le piaceva. E così inizia la prima dieta, a dieci anni, va da una professionista, ma nulla, non è costante, in fondo è solo una bambina e se sua madre, oh! sua madre! se solo lei evitasse di riempire la casa di dolciumi e pasti grassi! se solo l'aiutasse... Ed ecco il primo fallimento, primo di una lunga serie...
Prima media, primi baci, primi avvicinamenti con l'altro sesso, per tutte, tranne che per lei, e così si ritrova costretta a concedere il primo bacio a uno che in realtà neanche le piace veramente. Era anche fidanzato, lui, con una sua compagna, tra l'altro, li fece lasciare, costrinse una sua amica ad accompagnarli al cinema per vedere un film che odiava, ma era tutta una scusa, era solo troppo piccola per dire ai suoi che usciva con un ragazzo. Piccola, si fa per dire, faceva il primo liceo, e vide quel film solo per sentirsi come tutte, per non essere più inferiore, per essere normale. E quanto schifo le fece quel bacio, Dio santo! Era viscido, sembrava di baciare una lumaca, dopo quella volta decise di non rivederlo più, si rifugiò nel suo guscio di acidità e lo scaricò.
I
giorni scorrevano, lei cresceva, l'insicurezza pure.
Non era di
quelle che si innamoravano ogni giorno o che cambiava un ragazzo a
settimana, ma come ogni ragazza normale aveva delle cotte, di quelle
forti, che duravano mesi e la stravolgevano, arrivò a
piangere
perfino in spiaggia per uno di loro. E quando stava male riversava il
suo dolore in parole, le piangeva con le lacrime, come se esse,
scivolando sulle guance, le scorressero lungo la mano fino a
poggiarsi sul foglio e a diventare inchiostro come per magia. Con chi
altri poteva confidarsi se non con un foglio? In fin dei conti sono
stati creati per raccogliere i pensieri della gente e custodirli, non
importa se destinati a terzi o al proprio io. Attraverso la scrittura
si toglieva un po' di dolore e se lo raccontava, riusciva in tal modo
ad ammettere che quella era realmente lei, e si odiava, quanto si
odiava!
Come se non bastasse si mise in mezzo anche lo sport, dopo aver creduto di aver trovato la propria passione abbandonò tutto, non faceva per lei, e si gettò a capofitto un qualcosa di totalmente diverso, dove trovò l'amore, senza cercarlo. O meglio, lo cercò, ma bramava le labbra sbagliate, labbra che si sfioravano con altre, labbra impegnate. Ok, soffriva per amore, ma aveva un amico vero e rispolverato una vecchia amicizia. Lui perso negli occhi della bionda, e di chi se no? Bassina, ma dal fisico mozzafiato, con quel nasino all'insù che lo faceva uscire pazzo. Gelosa? no, non lo era, anzi, tifava per lui, voleva che i due si fidanzassero, lui è un bravo ragazzo, lei bella e impossibile, con quella scia di dannazione che si portava dietro insieme ai cuori e ai desideri di mille spasimanti.
Doveva
aiutarli, sì, doveva fare qualcosa! Lei stava sprecando i
suoi
giorni fra le braccia di uno che non la meritava e lui si stava
struggendo il cuore dietro quelle curve, pur non sapendo il
significato di tale verbo. E più cercava di combinare
l'amore fra i
due e più non si accorgeva di star cadendo nuovamente nella
trappola. I due si innamorarono, non seppero nemmeno loro come, ma
furono travolti da un vento che spira, spira, senza trovare mai
quiete.
Ed
ecco il primo bacio, il secondo, il terzo, il millesimo, le prime
carezze, la scoperta del proprio corpo, dei propri limiti, e quella
voglia, quella voglia ardente di varcare i limiti, di superare ogni
confine, ma poi no! fermi tutti! è presto, non è
pronta, non lo
sono. Sì, è con lui che vuole diventare adulta,
ma non ora, non è
il momento, e se sbagliassero? ah? se sbagliassero come farebbero a
tornare indietro? e se rovinassero tutto con ciò che
dovrebbe unirli
ancora di più? In fondo l'attesa non fa altro che
intensificare la
voglia, rendendo la loro prima volta unica, speciale, loro, per
sempre, sì per sempre, è una promessa.
E'
tutta colpa sua! E' così perfetto! Non è come
tutti, è diverso,
lei cercava la normalità e l'ha trovata nel diverso. Ha
valori, ama
lo sport, ed è rispettoso, tanto rispettoso, delle regole,
dei
limiti, delle paure di lei. Lui sa sempre come prenderla,
sì, a
volte litigano, ma è normale, la gelosia... aaah! brutta
bestia la
gelosia, però sta a significare che ci tiene veramente,
Gesù Santo
quanto si amano!
Ad
ogni bacio vola, aveva paura a baciare un ragazzo dopo quella
giornata disastrosa al cinema, "ti amo" al primo
appuntamento, roba da matti! Loro sono più cauti, ci vanno
piano, lo
diranno solo quando ne saranno certi, così giovani e
inesperti, cosa
potranno mai saperne loro dell'amore? E invece ne sanno! Forse anche
più di tutti quegli adulti tristi e pieni di superbia, che
si
credono maestri e pretendono di insegnare tutto, anche l'amore, ma
l'amore non si insegna, né tanto meno si impara, si scopre,
si crea,
ognuno crea il proprio, a propria immagine, lo si modella addosso, lo
si plasma, come per creare un vaso, contenente tutte le buone cose,
tutto ciò che di positivo sia stato inventato, le coccole
della
mamma, i pan di stelle, la nutella, gli abbracci, i peluche e i film
in streaming da vedere abbracciati sul divano.
E quindi "TI AMO!" "Io ti amo di più" "impossibile" "possibilissimo!"e così per ore e ore, trascorrendo ogni secondo della loro vita attaccati a un telefono, schiacciando tasti che non sono nemmeno reali, ignorando i "staccati da quel coso" dei genitori, i "stai sempre a un computer, non studi mai, non sei mai a casa".
Non
ha mai amato nessuno come ama lui, effettivamente non ha mai amato
nessuno prima, lui è talmente diverso, talmente magico, da
far
scoprire l'amore a una come lei, e come si arrabbia quando lei si
confida lamentandosi di sé, "oh ma riprenditi, che sei
bella",
lo potrebbe ripetere all'infinito, ma lei non si vedrà mai
bella, è
inutile! E' lui cieco, che la vede con gli occhi del cuore. Quante
volte è finita a domandarsi come abbia fatto a innamorarsi
di lei,
passando dalle stelle alle stalle, è oggettivo! La biondina
è
proprio bella!
Lei
è solamente lei. Con gli occhi scuri e neri come gli abissi
più
profondi, quel corpo che è inutile anche descrivere,
perché mai
inorridire il lettore? Ok, nessuno dei due probabilmente è
oggettivo, lui esagera, lei anche, ma si amano, c'è
qualcos'altro
che dovrebbe contare? E poi la fa sentire così bene, ha
finalmente
trovato qualcuno che l'accetti per ciò che è,
nonostante lei stessa
non lo faccia.
E il tempo scorre, l'amore cresce, come faccia a
farla sentire così, se lo domanda sempre, con lui
è sicura, felice.
Ok, il mondo starà pur girando nel verso sbagliato, ma
c'è lui, c'è
lui che prova a spingerlo dall'altro lato, per farlo ruotare come
dovrebbe. Era totalmente presa, o anagrammando, persa. Quello sguardo
schivo, la timidezza celata nell'evitare gli occhi, e quando ridevano
impazziva!
Le parole loro, inventate perché erano in grado di capirsi anche senza parlare e "ora basta così!" "no! non basta così! io amo te! è chiaro?!" "sì, lo so, ma non ci posso fare nulla, è più forte di me!" "ci riusciremo insieme, io, te, il sogno, quella stanza..." "sì, insieme, per sempre" "per sempre". Ogni litigio finiva così, con un bacio sussurrato e inviato per messaggio, perché non sempre era possibile vedersi, abitavano così lontano! ma si amavano, che altro serviva loro? Vivevano il loro amore celandolo, ma non perché fosse un peccato o qualcosa di scabroso, avrebbero reso tutto limpido presto e il cielo azzurrino sarebbe divenuto terso e nitido, il loro amore era un miracolo, loro sono un miracolo.
E
quindi Dio esiste? No, non credo, altrimenti perché
l'avrebbe fatto?
era così pura... Ormai è solo un corpo freddo,
esanime, ed un
ricordo, ed è dolore. Basta, basta! Non serve a nulla
cercare di
capire Dio, tanto la conclusione è sempre la stessa,
è tutto finto,
tutta un'illusione per abbindolare i più deboli, ma lei non
si
lascerà ingannare, troppa fede nella scienza e
nell'evoluzione,
fottuta ragione! E delle volte vorrebbe credere anche lei, rifugiarsi
nelle "braccia infinite di Dio", non lo trova, ma va bene
così, vorrà dire che si affiderà a se
stessa e alla gente. E poi è
felice, ora, a scuola non va, ma ha l'amore, le passioni non
soddisfano, ma ha l'amore, con i genitori litiga ogni giorno, ma ha
l'amore, odia il suo corpo, ma ha l'amore. Lui la ama e le basta. Lei
ama lui e gli basta. Si amano e si bastano.