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Autore: fra_eater    12/02/2014    6 recensioni
Rufy è preda delle attenzione dell'imperatrice pirata ma nella sua mente ci sono solo i sorrisi della sua navigatrice lontana.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boa, Hancock, Monkey, D., Rufy, Mugiwara | Coppie: Rufy/Nami
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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In un’isola accanto ad Amazon Lily, il regno delle amazzoni governato dalla bellissima principessa pirata Boa Hancock, un ragazzo si allena per aumentare la sua forza e per padroneggiare i suoi poteri.
Monkey D. Rufy corre in mezzo agli alberi dell’isola e si slancia da una cima all’altra usando le sue stesse braccia come liane. Si sente felice: i frutti del suo allenamento si stanno facendo sentire.
Un anno e mezzo è passato dall’ultima volta che ha visto i suoi compagni, da quando suo fratello è morto tra le sue braccia e da quando ha deciso di diventare più forte per proteggere la sua famiglia, i suoi nakama.
In tutto quel tempo non ha fatto altro che pensare a loro, a come stavano e come si trovavano ovunque li avesse mandati Kuma.
La notte, quando si stendeva a guardare le stelle, sapeva che i suoi compagni lo stavano guardando insieme a lui, che proprio quel cielo e quel mare li accomunava e li teneva uniti fino al giorno in cui si sarebbero rivisti sull’arcipelago Sabaody.
Immaginava Zoro che si perdeva in qualche bosco e si faceva strada con le proprie spade; Usopp che si nascondeva alla vista dei nemici e in lontananza alzava la voce declamando la grandezza delle sue gesta; Chopper che salvava qualche malato,; Franky che faceva il pieno di cola mentre creava nuovi marchingegni; Brook che suonava il suo violino; Robin che leggeva libri; Sanji che faceva la corte a tutte le fanciulle che vedeva e Nami che rubava gioielli.
Le mancava, lei più di tutti.
  Era strano. Non sapeva come, ma la mancanza per la sua navigatrice era molto più forte di quella che provava per gli altri.
Forse perché, da quando Jimbe e Rayelight se n’erano andati ,l’imperatrice continuava ad andare a trovarlo.
Come quella sera.
“Tesoro?” Boa Hancock, con tutta la sua bellezza, l’aveva raggiunta trascinando un enorme sacco pieno di vettovaglie. “Ti disturbo?” chiedeva con gli occhioni spalancati, come a voler supplicare di non mandarla via.
“No, no” si affrettò a rispondere Rufy sentendo l’odore della carne proveniente dal sacco.
Hancock sorrise ed aprì il sacco che rivelava un vero tesoro di culinaria che avrebbe sfamato un esercito. “Serviti pure, caro”
Cappello di Paglia non se lo fece ripetere due volte e si lanciò a capofitto in quel ben di Dio che aveva di fronte a sé.
“Vuoi un mandarino, tesoro?” chiese dolcemente l’imperatrice porgendoglielo.
Rufy si bloccò e guardò il piccolo frutto che la donna teneva in mano; gli venne subito in mente il colore dei capelli della sua navigatrice.
 Lo prese in mano delicatamente e lo portò al naso, inebriandosi del profumo dolce così che riportava subito alla mente i dolci ricordi della ragazza che gli raccoglieva dall’agrumeto sulla Sunny.
“Tutto bene?” chiese Hancock interrompendo i suoi ricordi. Rufy annuì “I mandarini” disse “mi ricordano una persona”
“Chi?”
“Una ragazza”
“Una ragazza?!?” . Una rivale! Era questo l’unico pensiero che balenò nella testa della donna mentre il suo unico grande amore annuiva con fare innocente.
Chi mai poteva essere questa donna che aveva circuito il suo amore? Doveva informarsi!
“E com’è questa ragazza?”
Rufy ci pensò su “ Lei è irascibile, vendicativa, manesca, imbrogliona, avida, fifona  ma allo stesso tempo è la ragazza più dolce e coraggiosa che io conosca”
Hancock lo guardò confusa, come poteva una donna così strana aver fatto breccia nel suo cuore?
“Lei mi manca da spezzare il fiato” sospirò  lui “ Spero stia bene”
Quello sguardo. Hancock vide la sua fine nello sguardo che Rufy lanciò al cielo: uno sguardo pieno di nostalgia e amore che a lei non aveva mai rivolto.
“E ora lei dov’è?” chiese curiosa.
“Non lo so” rispose lui, cominciando a togliere la buccia al mandarino.
Alla bella donna le venne un’idea “E se ora fosse con un altro, tu che faresti?”
“Un altro?” Rufy non capiva.  “Sì, un altro” incalzò l’imperatrice “se lei ora fosse tra le braccia di un altro uomo, se lui la baciasse e lei ricambiasse tu che faresti?”  mentre diceva queste parole si avvicinava sempre di più a lui, mettendogli una mano sul braccio e guardandolo sognante. Voleva fargli capire che lei non sarebbe mai stata nelle braccia di un altro come la sua rivale sconosciuta.
Rufy la guardò mentre la rabbia e il sospetto salivano in lui. Un altro. Nami tra le braccia di un altro che la baciava, la abbracciava e chissà cosa gli faceva. Non ci voleva pensare.
Posò lo sguardo sugli spicchi del frutto che teneva  ancora in mano e gli tornò in mente il dolce sorriso di Nami. Si sentì uno stupido per aver dubitato di lei. Non avrebbe mai permesso a nessun uomo di toccarla. Lei era forte e si faceva rispettare.
“No” fece subito dopo “Lei non lo farebbe mai” ne era convinto.
Mentre guardava Hancock provava a rivedere in lei qualcosa della sua navigatrice, ma si sentì  ancora più stupido.
 Nami ed Hancock non avevano proprio niente in comune.
Hancock era superba e all’inizio altezzosa, dopo era divenuta fin troppo dolce e fissata con il matrimonio.
Nami invece era cocciuta e manesca, ma nessuno si preoccupava per lui come faceva lei.
“Io mi fido di lei” disse solamente “So che si sta impegnando e che ci ri-incontreremo”
Detto questo si alzò e si diresse verso la foresta per continuare ad allenarsi, lasciando Hancock da sola con un’espressione confusa e afflitta in volto.
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I mugiwara si erano finalmente riuniti.
Erano giunti sulla loro Sunny nel tanto ambito Nuovo Mondo.
Il sogno di Rufy  e di tutta la sua ciurma stava divenendo sempre più vicino a realizzarsi.
Dopo aver passato le prime turbolenze ed aver cominciato ad abituarsi a navigare su quel mare sconosciuto, Nami stava guardando l’orizzonte con una cartina in mano.
Rufy si avvicinò silenziosamente alle sue spalle per respirare il profumo che i suoi lunghi capelli arancio emanavano, poi la prese per mano, portandosi al suo fianco.
La ragazza lo guardò sorridendo incuriosita dal gesto ma non disse nulla. Il capitano gli regalò uno dei suoi meravigliosi sorrisi a 32 denti.
“Starai sempre al mio fianco?”
“Sono il tuo navigatore." rispose lei " Ti seguirò in capo al mondo”. 


Angolo dell'autrice:
Questo è il frutto di un cervello completamente esaurito!
Spero che vi sia piaciuta e di poter leggere le vostre recensioni, positive o negatice che siano! 
Un saluto dalla vostra esaurita Fra_eater!
  
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