Era una giornata soleggiata e Kakashi in quel preciso momento si trovava in prossimità della pietra della memoria (il monumento che commemora i ninja che hanno perso la vita in missione), quando il maestro Iruka fece cenno a Kakashi e lo invitò a seguirlo alla residenza dell’Hokage. Tsunade con un tono molto convinto disse: “Kakashi Hatake la missione che ti viene qui affidata è di livello A. Un gruppo di mercenari è sbarcato nel paese delle onde e ha saccheggiato l’intero villaggio, e hanno richiesto un ninja preparato, e molto prudente e tu mi sembri la persona giusta”. Kakashi diceva tra sé e sé : “Naruto …questa volta mi ucciderà”. Ma poi si convinse mormorando: “Non posso permettere che quelle persone rischino la vita per un suo capriccio”. Così confermò con voce molto convinta che avrebbe accettato la missione. Kakashi si precipitò fuori dalla residenza dell’Hokage e si avviò di corsa verso il paese delle onde. Sfortunatamente il povero Kakashi si ritrovò Naruto alle porte del villaggio della Foglia. Naruto con tono molto stufo disse al maestro Kakashi: “Maestro Kakashi anche oggi non seguirà il mio allenamento? Lo sapevo che lei era come l’eremita dei rospi!” Kakashi rispose: “Mi dispiace Naruto, ma ho una missione molto importante e non posso davvero aiutarti. Puoi chiedere a qualcun altro di aiutarti”. Naruto annuì con espressione molto triste. Kakashi rimase impassibile e proseguì di corsa. Proseguì per circa due ore, poi si imbarcò per il paese delle onde. Durante il viaggio Kakashi vide una strana nebbia che avvolgeva le acque, una nebbia molto familiare. Gridò improvvisamente: “Che sia opera di un ninja della nebbia?”. I marinai sentendolo gridare corsero subito da lui e chiesero spiegazioni, ma il maestro Kakashi li rassicurò dicendo che si trattava solo di un’ipotesi. Intanto all’orizzonte si intravedeva il paese delle onde.