“dobbiamo operare d’urgenza signora, non sentiamo più il battito della bambina”
“come non sentite la mia bambina? Dottore non mi menta! È morta?”
“signora non possiamo dirle nulla di certo per ora dobbiamo solo correre nella sala parto”
“e cosa state aspettando!” … poi il buio.
Mi sveglio ancora con la sensazione del cordone ombelicale attorno al collo e faccio fatica a respirare.. almeno sono viva.
 
Così ebbe inizio la mia vita, una vita piena di sofferenza e sacrifici. Fino a undici anni fa ero figlia unica e dovevo sopportare da sola quei due drogati dei miei genitori, poi è arrivata lei , la mia speranza, la mia ragione di vita, la mia luce infondo ad un tunnel di droga alcool e violenza. La mia sorellina, Marta, la mia piccola e dolce sorellina. I miei genitori mi hanno picchiato spezzato e uccisa dentro ma non permetterò e non ho mai permesso che potessero fare del male alla mia piccola, l’ho cresciuta come una figlia – anche se avevo solo 11 anni in più di lei- e MAI permetterò a chicchessia di farle del male.
Sono passati sette anni da quando è nata e 6 mesi da quando mio padre è diventato un vegetale dopo un tentativo di suicidio riuscito male. La mamma ha deciso che sono abbastanza grande per cavarmela da sola e quindi domani andrà in tribunale a confessare di essere stata lei a buttare mio padre giù dal balcone e andrà in carcere a marcire, d'altronde è questo quello che si merita per me non sono dei genitori ne tanto meno provo un briciolo di affetto nei loro confronti, facessero quello che vogliono io continuerò la mia vita di attrice e porterò sempre con me Marta, ovunque vada.
Tre novembre duemilatredici, mio padre muore. Sono finalmente libera.
Molti registi hanno richiesto la mia presenza nei loro film, e Marta sembra aver fatto amicizia con il figlio di un mio collega.
Sono passati 20 anni da quando ho finito il film con quel mio collega, Joshua, è stato un grande successo in tutti i sensi. Marta e James stanno per sposarsi, mentre io e Josh stiamo per avere un bimbo.
Sono passati 20 anni da quando ho compreso cosa significa vivere.                                                                                  
Sono passati 20 anni e io e Marta siamo sempre più unite.
Sono passati 40 anni e “Se Joshua muore io muoio con lui.”
Sono passati 40 anni, oggi è il mio compleanno. Marta, James e i miei tre nipoti sono venuti nella nostra villa a festeggiare.  Io e Joshua perdemmo quel bimbo e non riuscimmo ad averne altri così adottammo 4 bellissimi bambini africani che ora sono ormai quasi tutti ventenni. Non vediamo l’ora di diventare nonni.
Sono passati 60 anni e ora sono zia di 3 nipoti e nonna di 7. Joshua è morto il mese scorso, la mia anima è morta con lui ma il mio corpo non demorde.
“Myri ti prego non lasciarmi” Marta pronuncia queste parole prima che una lacrima le righi il viso.
“joshua è morto e io lo ero gia dalla nascita”.
Queste sono le mie ultime parole, poi vedo un bellissimo josh ad attendermi. Sorrido.