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Autore: fedekost    16/06/2008    1 recensioni
dunque premetto che questa storiella è nata per gioco, ma se vi piace almeno un decimo di quanto mi sono divertito a scriverla allora potete definirvi fun xD Comunque è un misto di tante tante tante cose...a voi! E comunque scusate se non ho inserito gli accapo necessari, spero che ciò non vi scoraggerà! Un'ultima cosa: presto posterò anche il sequel, a chi interessasse!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In Sud America un uomo ebreo, tale Primo, dopo essersi brillantemente diplomato, decise di partire alla volta dell'Europa per laurearsi e diventare un uomo di successo. Al suo arrivo nel Vecchio Continente, Primo andò in cerca di un appartamento. Camminando per le strade di Berlino, incontrò una donna, Ermanna: le chiese di uscire, si conobbero, si frequentarono, si sposarono. Dalla loro unione nacquero due gemelli: Gemi e Nicolas. Ma poi, quando i gemelli ebbero l'età per andare a scuola, tutta la famiglia venne portata in un campo di concentramento, da cui uscì, 2 anni dopo, privata della madre. Ormai era Primo che si occupava dei gemelli, mettendo da parte la carriera per rendere la vita familiare dei suoi figli più ricca. Passarono 15 anni dalla morte di Ermanna, i gemelli ne avevano ormai 21 e Primo era in fin di vita a causa di una violenta epidemia di peste, che uccise anche il presidente della nazione di allora, Pericle. Quando il padre morì, i gemelli partirono per l'Italia, convinti di non avere più nulla da spartire con quella nazione che li aveva privati dei genitori. Arrivarono a Roma e, essendo molto simili, entrambi decisero di aprire una casa produttrice di vestitini per animali. La fabbrica di Gemi andava forte quando conobbe Franca. Il loro matrimonio fu una piccola cerimonia, niente di che. Poi ci fu il salto di qualità della fabbrica di indumenti animaleschi di Gemi e...troppe birre e nove mesi dopo arrivarono due gemelli, che chiamarono con grande fantasia Andrea e Andrea, uno maschio, l'altra femmina. Intanto il gemello di Gemi, Nicolas, era divorato dall'invidia per il fratello, che aveva tutto quello che un uomo poteva desiderare: una moglie, dei figli, fama, ricchezza, amici. Lui passava la maggior parte del suo tempo a cercare di fare il salto di qualità che avrebbe permesso alla sua azienda di arrivare al pari con quella di Gemi. Ogni notte pregava perchè al fratello succedesse qualcosa che gli permettesse di prendere il controllo della sua azienda, finchè un giorno non si presentò alla soglia della sua modesta casetta proprio lui, Gemi, con le lacrime agli occhi. Le sue preghiere si erano avverate: Franca era gravemente malata e, per curarla, Gemi avrebbe dovuto farle fare un intervento molto costoso in America. Quindi gli chiese di comprare la sua azienda. Naturalmente Nicolas accettò, firmando definitivamente la sua fine. Infatti, mentre Gemi era in America ad accompagnare la moglie, Nicolas fu ucciso da un avversario invidioso. Dopo la morte di Nicolas, della quale Gemi venne a sapere grazie ha un telegramma del figlio Andrea, che intanto era rimasto a casa con una baby sitter e sua sorella, Gemi finisce di assistere la moglie che era in fin di vita dopo l'operazione che non aveva avuto successo. Franca morì in una triste giornata piovosa, e venne sepolta in una fossa comune nella periferia della città. Senza il becco d'un quattrino e senza una famiglia su cui contare, Gemi si trasferì in una piccola baracca in un campo nomadi, dove crebbe i suoi figli fra un lavoro e l'altro. Poi, un altra tragedia si abbattè sulla sua famiglia: il figlio Andrea era gravemente malato di leucemia. Fortunatamente l'intervanto per effettuare il trapianto di midollo osseo era gratuito, e Andrea (femmina) era pronta a donargli il suo. Essendo i due gemelli, i medici non si preoccuparono di fare gli esami necessari, e l'intervento sembrò chiudersi con successo, ma Andrea (maschio) non accennava a guarire. Poi un accurato esame svolto su Andrea (femmina) rese noto ai dottori che anche quest'ultima era leggermente malata di leucemia. Pochi giorni dopo Andra (maschio) morì, facendo cadere sulla famiglia un'altra delle tante disgrazie che l'avrebbero colpita negli anni futuri. Andrea (femmina) intanto venne guarita brillantemente dai medici, crebbe e frequentava già l'università quando ricevette la telefonata che la spinse a rinunciare alla sua carriera, ai suoi sogni e a tutto ciò a cui aspirava. Gemi era morto d'infarto al lavoro,e fu seppellito vicino a suo fratello gemello. Ormai non aveva più nessuno in quel mondo crudele, e si rifugiò nella casa della scogliera, villa Argo. Lì conobbe Neil Amstrong, un giovanotto affascinante e pieno di aspettative verso la vita. Si sposarono in una cerimonia senza parenti o amici (Neil era un orfano cresciuto in un orfanotrofio) e, il giorno del suo compleanno, Andrea (ormai ne è rimasta solo una) annunciò di essere incinta a suo marito, che intanto aveva brillantemente superato tutti i test fisici per diventare astronauta e si accingeva a partire per la sua prima missione. Passarono alcuni mesi dalla nascita di Andrea, la figlia di Andrea chiamata così in onore di suo fratello Andrea, e Neil ricevette una lettera nella quale la ASAN lo informava che la settimana successiva sarebbe partito per una missione di 25 anni su Marte. Andrea mamma fu distrutta dalla notizia, ma gli consentì di partire, dimostrando di essere una donna veramente forte. Neil partì, e Andrea tornò a casa con la figlia ancora in fasce, pronta a prendersi cura di lei con i soldi che suo marito avrebbe ricevuto come paga. I primi undici anni della vita di sua figlia passarono velocemente, fra un videomessaggio del padre e l'altro. Una calda mattinata di Agosto, Andrea figlia ricevette una misteriosa lettera: Cara sig. na Andrea, siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto ad entrare nella Scuola di Magia e Stregoneria di Blogwarts. I corsi inizieranno il primo settembre p.v. Qui allegato troverà la lista degli oggetti ed i libri di testo necessari. Restiamo in attesa di una sua risposta via gufo entro e non oltre il 21 Agosto p.v. Questa lettera spiazzò talmente tanto le due che per alcuni minuti nessuna disse nulla. Andrea partì con l'espresso di Blogwarts il 1 settembre, e Andrea non l'avrebbe rivista fino a sette anni dopo, diplomata e in cerca di lavoro. Durante i sette anni passati in solitudine, Andrea si dette da fare. Riorganizzò la casa e, al supermercato, conobbe un uomo: Jendesattingi. Ormai approfondivano sempre più la loro conoscenza e, mano a mano che passava il tempo, si innamorarono. Intanto, mentre Andrea era al suo 4° anno a Blogwarts, lassù, nello spazio, la navicella di Neil era rimasta senza provviste e senza abbastanza carburante. Lo spazio, che tanto Neil aveva cercato, era diventato ora la sua eterna dimora. La ASAN mandò una lettera ad Andrea mamma per informarla dell'accaduto, ma quest'ultima non si preoccupò troppo: ormai era follemente innamorata di Jendesattingi e questo, sommato al fatto che l'assicurazione del marito le aveva lasciato abbastanza soldi per vivere da milionaria per il resto della sua vita, le dava anzi un motivo in più per non rattristarsi. Finalmente potè sposare Jendesattingy, e insieme si trasferirono in una fattoria enorme. Fu lì che nacquero le gemelle. Erano cinque: Bianca, Chiara, Alba, Allegra e Bruna. Intanto Andrea aveva terminato gli studi a Blogwarts e aveva trovato lavoro al Ministero della Magia come Rorua, cacciatrice di maghi oscuri. In questo lavoro era la migliore, ma proprio per questo fu assassinata dal terribile mago del male che in quel periodo spaventava la popolazione magica: Chabbi l'Orsetto, un nome, un programma. Alla nascita, purtroppo, Alba e Allegra morirono strozzate dal cordone ombelicale, e la madre ne soffrì molto. Proprio il giorno della nascita delle figlie, le arrivò un gufo che annunciava la morte della figlia Andrea, e ne fu distrutta, tanto che ignorò i suoi doveri di madre e Jeandesattingi dovette occuparsi di tre bambine piagnucolose e puzzolenti. Il tempo però è una grande medicina, e così dopo un mese circa Andrea metabolizzò la notizia e cominciò a dedicarsi alle sue nuove bambine, che crebbero allegre e spensierate. Tutte a parte Bruna, che passava tutto il giorno in cantina a fare esperimenti di alchimia. A circa venti anni, Bianca e Chiara erano già sposate ed entrambe erano in dolce attesa. Bruna invece non era mai stata fidanzata, ma era riuscita a raggiungere un obbiettivo a cui tanti avevano aspirato, ma al quale nessuno era arrivato: era riuscita a capire l'utilità vera e propria dell'oggetto più misterioso che gli fosse capitato fra le mani: la Paperella di Gomma. Proprio per questo, il mago che tempo prima aveva ucciso la sua sorellastra, Chabbi l'Orsetto, la aveva individuata. Ma lei, astuta come pochi, prevedendo la sua situazione di pericolo, aveva studiato un piano di emergenza: sarebbe fuggita nella notte, lasciando solo un biglietto, per Parigi. E così fece. Appena in tempo. Il giorno dopo, Chabbi arrivò alla sua dimora e non credendo alle spiegazioni dei suoi parenti, fece saltare in aria la fattoria. Ormai Bruna era la sola discendente di Primo. Scappò a Parigi, e si rifugiò nel convento di Notre Dame, mascherata da suora. Lì conobbe Quasimodo, l'amore della sua vita. Quasimodo era l'uomo che sempre Bruna aveva sognato. Non era bello, è vero, ma era intelligente e sensibile, e lei lo amava. Vivevano nel campanile di Notre Dame, e Bruna era sempre nascosta. Quasimodo viaggiava molto per lavoro, ma lei non sapeva esattamente quale fosse la sua occupazione: per lei non era importante saperlo, le bastava che garantisse un buono stipendio e che non la tradisse. Presto rimase incinta, e lo scoprì proprio mentre il suo fidanzato era in viaggio. In effetti era il viaggio più lungo a cui avesse patecipato. Restò fuori per più di sei mesi, e quando tornò, la moglie era già all'ottavo mese. Bruna pensava che Quasimodo non fosse al corrente del suo passato, della formula e di Chabbi, ma si sbagliava. Quasimodo era nient'altro che il più fedele seguace di Chabbi, ed era in missione per lui per rubare la formula. Una notte, mentre credeva che Bruna dormisse, aveva invitato il suo Signore Oscuro con la scusa di parlargli. Bruna, essendo assetata, si alzò e scese in cucina. Vide Quasimodo estrarre uno strano bastoncino di legno, puntarlo di nascosto verso Chabbi l'Orsetto e dire: -Mio Padrone, mi dispiace deluderti ma non sono riuscito ad ingannare quell'ingenua di Bruna, e so quale sarà la tua punizione, quindi...... ABRA KADABRA!- Una luce viola schizzò dalla punta del bastoncino e Chabbi cadde a terra, morto. Bruna, orripilata da quella visione, bruciò la formula e scappò via. Nella notte piovosa, non trovava una dimora. Prese treni, aerei, rubando i soldi dal conto di Quasimodo. Viaggiò per giorni, finchè in uno di questi di nacque il figlio, in uno squallido ambulatorio dell'aereoporto delle Maldive. Era arrivata li dopo giorni di viaggio, spaventata da ciò che aveva visto, e l'istinto le diceva che era li che doveva restare. Si stabilì in un bungalow e aprì un bar sulla spiaggia. Il figlio, da lei chiamato Vasino, crebbe in fretta e all'età di undici anni ricevette una lettera simile a quella che, anni prima, aveva ricevuto la zia che mai aveva conosciuto, Andrea. Partì in fretta per l'Italia e passò a Blogwarts tutti i sette anni senza tornare mai a casa alle Maldive, dove la madre lo aspettava impaziente. Alla fine del settimo anno, Vasino tornò a casa alle Maldive, cresciuto ma sempre lo stesso di prima. Vasino aveva maturato a scuola una grande ambizione: fondare una Scuola di Magia, la migliore del mondo. Mentre lo diceva alla madre, che sembrava estasiata, le disse anche che sarebbe dovuto partire per un lungo periodo alla ricerca di tutto ciò che gli sarebbe servito per raggiungere il suo obbiettivo. Bruna, che ormai avvertiva il muro che si stava creando tra lei e il figlio, lo lasciò andare. Ci sarebbero voluti decenni prima che i due si rincontrassero, e non in buone circostanze. Vasino partì il giorno dopo, materializzandosi in un piccolo paesino di campagna. Da lì cominciò a camminare, camminare, camminare, e alla fine trovò un luogo che faceva a caso suo. Era un enorme casa su una scogliera, villa Argo, ed era ormai decadente. Il territorio intorno ad essa era vastissimo, e gli sarebbe bastato demolire la casa per creare una scuola rivoluzionaria. Dopo aver lanciato alcuni potenti incantesimi di protezione intorno all’edificio, lo abbattè completamente e cominciò a costruire una grande scuola. Aveva un progetto rivoluzionario: invece di costruire un unico, imponente edificio, costruì una serie di dormitori, come in un college, di cinque stanze ciascuno, ognuna con tre letti, e poi cominciò a costruire le classi dentro le quali si sarebbero svolte le lezioni. Poi scavò una fossa e li nacque il lago, non troppo vasto ma cristallino, e con la terra proveniente dallo scavo sorse una collinetta, in cima alla quale situò l’ufficio del Preside. Costruì un lungo e intricato labirinto di vialetti di mattoni per collegare il tutto, e poi sulla riva del lago eresse l’immensa sala da pranzo. Dall’alta scogliera, costruì una scala che portava sulla spiaggia, dove nacque uno stabilimento balneare nel quale gli studenti potevano passare il tempo durante le vacanze estive. Pensando agli studenti, optò per la costruzione di una zona relax, vicino alle aule, che includeva una biblioteca con un’enorme collezione di libri. Per favorire l’orientamento, pose al centro di tutto una piazza con una maestosa fontana ed intorno ad essa delle panchine per far riposare i suoi studenti. Soddisfatto, Vasino si mise alla ricerca degli insegnanti. Li trovò tutti, e glie ne mancava solo uno per poter finalmente realizzare il suo sogno: quello di Erbologia. Strano a dirsi, ma era molto difficile da trovare. Dopo settimane di ricerca conobbe Deli, Erborologa professionista, e le fece la sua proposta. Lei accettò con piacere e insieme tornarono alla scuola. Intanto i due cominciarono a vedersi sempre più spesso e si innamorarono. Si sposarono l’estate antecedente all’inizio della scuola, e il campus divenne la loro casa. Dopo tre anni di matrimonio finalmente la coppia era in dolce attesa. La tradizione plurigemellare della famiglia aveva colpito ancora: Deli aspettava quattro figli. Durante un esame, si scoprì che uno di loro, il più grande, era affetto da un raro morbo, il morbus pelosus, e quindi era ricoperto da una folta, candida pelliccia. Il parto avvenne in una fredda giornata d’inverno: orami l’autunno gli aveva lasciato definitivamente spazio e la neve cominciava a scendere a fiocchi. Il gemello peloso, per evitargli sofferenze, fu soppresso e la sua pelliccia divenne un caldo e accogliente tappeto vicino al letto della coppia. Gli altri tre furono chiamati Cornelia, Giovanni e Gonzales. Passati gli anni, Cornelia e Giovanni si diplomarono con ottimi voti e restarono a insegnare nella scuola, mentre Gonzales cominciò un viaggio intorno al mondo e si stabilì alle Maldive, dove conobbe Pesca. Non si sposarono: erano troppo poveri. Però ben presto aspettarono un figlio maschio. Intanto la coppia continuava a frequentare il chiosco di Bruna, donna bicentenaria inquietantemente ancora in vita, che serbava un profondo rancore per Vasino per non esserla venuta a trovare e non averle scritto nemmeno una lettera in tutti questi anni. Quando i Gonzales e Pesca, che erano al chiosco a godersi una bella giornata estiva, menzionarono casualmente il nome di Vasino (e vi assicuro che non ce ne sono molti al mondo) , Bruna non ci vide più. Chiuse tempestivamente il chiosco e si precipitò a casa, dove cominciò un esperimento di alchimia segretissimo. Quando il figlio di Gonzales e Pesca, Spartaco, aveva cinque anni, Bruna terminò il suo esperimento: consisteva ne prendere possesso del corpo di una persona morta e viverci per sempre. Era disposta a compiere questo sacrificio. Uccise Spartaco mentre tornava da scuola con la baby sitter in un bagno in cui il bimbo era andato a fare la pipì e fece l’incantesimo. Quando uscì, la ragazza non si accorse di nulla. Tornarono a casa e i genitori di Spartaco cominciarono a notare degli strani atteggiamenti nel figlio, finchè un giorno quest’ultimo andò da loro e gli disse di voler essere chiamato Bruno. I genitori accettarono sconcertati ma pian piano si abituarono al nuovo nome. Quando a undici anni ricevette la lettera per la Scuola di Magia e Stregoneria di Veli, Bruna, cioè Bruno, non aspettava altro. Partì e frequentò tutti gli anni sembrando un ragazzo normale; poi, all’ultimo anno, quando si diplomò a pieni voti, gli fu offerto un posto da insegnante. Intanto era morta Pesca per la Scarlattina del Drago, una rara malattia che ti mangia da dentro. Bruno con dei suoi amici aveva formato una Lega Antipreside, e approfittò del posto offertogli per concludere la sua missione, nonché vendetta personale per la promessa mancata. Durante il colloquio di lavoro uccise il figlio-nonno, e stranamente dopo di ciò non ricordò più di essere stato, un tempo, Bruna. Il posto di preside fu preso da Cornelia, mentre Giovanni cominciò a girare il mondo e si perse da qualche parte in Transilvania. Bruno intanto scappò lontano, in un luogo non identificato, e condusse una vita abbastanza monotona fino a trent’anni circa, quando conobbe Giovanna, una ragazza che si era persa nel bosco in cui Bruno si era costruito una casa tra gli alberi. Cominciarono a convivere prima per convenienza, poi per amore, e ben presto aspettarono un bambino. Intanto Cornelia si era sposata e a quarant’anni aveva avuto il suo primo bambino, che però nascendo causò la morte della madre e così andò a vivere col padre e Bruno non fu informato della sua esistenza. La bambina crebbe ma non dimostrò particolari poteri magici ma anzi una certa predisposizione alla lotta. Ormai cresciuta, Biffy all’età di sedici anni divenne la prescelta, la Cacciatora, e così, per evitare sofferenze al padre, scappò via in una notte e continuò la sua Missione. Il primo figlio di Bruno e Giovanna, Mikey, era nato, ed ora la coppia ne aspettava un altro. Intanto la personalità di bruna si faceva largo nella mente di spartaco e quest’ultimo riprese gli esperimenti, finchè, in una notte di luna piena, non si trasformò in un feroce demone che mangiava gli intestini. Biffy, richiamata in quel luogo dalla sua Missione, intraprese un violento combattimento con Bruno finche, infine, morirono entrambi dalla stanchezza. Giovanna intanto era fuggita con il figlio e partorì in un convento, ma un’ora dopo morì, ma fece in tempo a scegliere il nome del suo nuovo bambino: Donald. I due fratelli divennero ospiti di un orfanotrofio a Plutonia, una nuova, innovativa città sorta in mezzo al mare, ma proprio sotto di essa c’erano dei giacimenti di materiale radioattivo e…
  
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