13/02/2014
2 recensioniTitolo: My dear enemy
Personaggi: Rock Lee, Suigetsu Hozuki, TenTen, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha (menzionati: Neji Hyuuga, Maito Gai, Sakura Haruno)
Genere: commedia, melanconico
Avvisi: what if? (Nel senso, il Taka si stabilisce pacificamente a Konoha)
Rating: verde
Note:
L’altro giorno ipotizzavo che, visto l’”attaccamento” che Kisame aveva sviluppato nei confronti di Maito Gai, magari pure Suigetsu potrebbe prendere a rompere le palle a Rock Lee. Sarebbe divertente, non trovate? XD
Così è nata l’idea di questo diabolico duo, la sushi mi ha istigato a dovere e quindi sorbitevi la fic. Si può dividere in due parti, una “seria” e una tendenzialmente comica, perché ero partita bene ma poi mi sono messa a buttarla sul ridere. Indi prendetela come viene e non state a scervellarvi sopra.
My dear enemy
-E quindi tu
sei la bestiola di cui parlava Testa Bionda-
Rock Lee, ancora impegnato a dar calci al fantoccio che gli faceva da bersaglio, per poco non perse l'equilibrio dallo spavento. Nessuno veniva a disturbarlo mentre si allenava, neppure TenTen restava se non per pochi minuti, perché quelli erano i momenti in cui si isolava e si concentrava, lasciando la presa sul presente e scivolando nel passato, ascoltando i rimproveri, le prese in giro e i consigli di Neji e non desiderava condividerli con chicchessia.
Si rimise subito dritto, guardandosi attorno per vedere chi diamine fosse il disturbatore, e a pochi passi da lui, penzolando indolente da un albero, si materializzò un sorriso sbilenco molto, molto affilato, accompagnato da un paio di occhi viola, così viola da far male, canzonatori e indagatori.
-Che diamine vuoi?- chiese, irritato, sperando di dissuadere l'altro dal proseguire la conversazione. Aveva già visto quel tipo, ovviamente, un passo dietro a Sasuke Uchiha, uno dei tre carichi che il villaggio si era accollato come scotto per il suo ritorno. Non era dell'umore adatto per essere cortese, specialmente non con quel tipo.
-Niente- sghignazzò Suigetsu, dondolando avanti e indietro -Ero curioso di vedere la fantomatica Bestia Verde di Konoha in azione-
-Bene, ora che hai visto, gradirei che te ne andassi- borbottò, cercando di suonare il più scontroso possibile, e tornò a concentrarsi sul fantoccio. Fece per caricare un calcio, ma prima che potesse impattare sul legno, una massa trasparente si frappose e Suigetsu assorbì l'impatto, intrappolando la gamba nel proprio corpo gelatinoso.
-Non male- commentò, sempre con quel ghigno sulle labbra arricciate -Patetico, ma non male-.
-Si può sapere cosa diamine vuoi da me?- senza accorgersene, Lee aveva iniziato a gridare. Fece per colpirgli il volto, ma Suigetsu era lesto e alzò le braccia per parare. Lee però era più veloce: vedendolo reagire, abbassò il braccio e trasformò il diretto in un uppercut, centrandogli il viso e facendolo esplodere in una cascata di spruzzi. Suigetsu fece un passo indietro, iniziando a ricomporsi e lasciandolo andare.
-Beh, mi sembra ovvio che tu voglia azzuffarti con qualcuno. Hai quasi distrutto quel povero coso - e indicò il bersaglio, il quale era, effettivamente, sformato e pieno di tagli per il troppo uso -Si vede che ti serve sfogarti. E a me piace far sfogare le persone-
-Beh, evidentemente non è così ovvio. Voglio allenarmi in pace, perciò, sparisci- sempre più irritato, Lee decise di averne avuto abbastanza. Raccattò le bende che si erano sfilato e fece per andarsene, ma evidentemente il suo interlocutore non aveva nessuna intenzione di lasciarlo andare.
-È per quel tipo che ha tirato le cuoia?-
Rock Lee gelò. Una statua di ghiaccio che voltò il capo con lentezza, a malapena in grado di respirare ancora, per guardare quel pezzo di merda che rideva alle sue spalle. Suigetsu, notando la sua reazione, accentuò il sorriso, estasiato.
-Testa Bionda mi ha accennato la cosa. Il tuo... come l'ha chiamato? Rivale che è morto in guerra sacrificandosi per la sua piccola cugina, che cosa pa-te-ti...-
Il "ca" venne soffocato da un'esplosione di schizzi causata dal furioso cazzotto che gli piombò addosso. Lee non gli diede tregua, affondò un secondo colpo e poi un'altro, e un'altro ancora, una sequenza indemoniata e furiosa che seguiva il ritmo delle parole che gli urlava contro, furibondo.
-NON. OSARE. PARLARE. DI. LUI. NON. IN. QUESTO. MODO!-
L'ultimo colpo spedì Suigetsu contro l'albero più vicino, facendo pericolosamente incrinare la corteccia. Il ragazzo iniziò subito a rimettersi insieme, massaggiandosi la mandibola e scrutando divertito quel ragazzetto furente, il volto sempre più congestionato e fuori di sè.
-Fatti sotto, bestiolina- ringhiò, prima di buttarglisi addosso provando a soffocarlo.
Si pestarono per ore. Forse una, forse due, forse addirittura tre, perché quando Lee si accasciò esausto, il sole stava ormai tramontando e il cielo aveva assunto una gradazione più intensa d'azzurro. Suigetsu, zoppicando, gli si avvicinò, piegandosi su di lui per permettergli di vederlo.
-Non male, bestiolina- ripeté, seppur, stavolta, ansimando visibilmente -Patetico, ma non male. La prossima volta vedi di fare di meglio-
-La prossima volta , giuro, ti stendo e ti spacco le ossa- mormorò Lee, prima di rendersi conto che gli aveva appena strappato l'impegno per una nuova scazzottata. Suigetsu scoppiò a ridere, una risata sguaiata che riverberò nel silenzio della sera imminente.
-Cosa stanno facendo quei due?!?-
TenTen si voltò subito, sentendosi rivolgere la parola, giusto per vedere Sasuke e Naruto atterrare accanto a lei e scrutare perplessi Suigetsu, intento a gesticolare verso Lee per fargli capire cos'è che non andava nella sua nuova mossa di taijutsu che stava provando a mettere insieme.
-Non lo so- ammise -Erano già qui quando sono arrivata, e stanno procedendo bene, quindi...-
-Quell'idiota- brontolò Naruto, corrugando la fronte, mentre Lee si accingeva ad eseguire un Loto Posteriore completo sul suo volenteroso compagno di giochi -Gli avevo detto di stargli lontano-.
Sasuke si strinse nelle spalle, indifferente. Tempo un secondo, e venne letteralmente travolto da una massa d'acqua che lo spedì a ruzzolare indietro di un paio di metri, facendolo malamente atterrare di schiena.
-Oddio, scusate, scusate!- Lee, la pelle arrossata per l'apertura della Terza Porta, corse immediatamente verso di loro. Naruto fece un balzo indietro per sicurezza e Ten scosse il capo, a metà tra l'esasperato e il rassegnato.
-Ehy, Sas'ke, come va?-
Sasuke scoccò un'occhiata di fuoco alla testa traslucida che si stava condensando sulla sua spalla.
-Togliti di dosso. Ora-.
-Oooh, non essere così insofferente... BESTIOLA, ORA VENGO E TE LE SUONO, MI HAI SENTITO?-
TenTen sospirò di nuovo.
-Forse...- azzardò, guardando prima uno e poi l'altro e infine Naruto -Forse alla fine non è un male, gli sta facendo bene-
Naruto fece una smorfia.
-Io chiamerei Gai. Non si sa mai. Prima che uno dei due tiri giù la montagna degli Hokage, sai-
Ma nessuno dei due si mosse, anzi, rimasero a fissare Lee che raggiungeva Sasuke e cercava di scollargli di dosso Suigetsu (almeno finché Naruto non si fece coinvolgere e la cosa terminò in una scazzottata a quattro e una crisi di nervi di Sakura, quando se li vide arrivare in ospedale così pesti da far pensare avessero appena affrontato l'Akatsuki al completo).
Rock Lee, ancora impegnato a dar calci al fantoccio che gli faceva da bersaglio, per poco non perse l'equilibrio dallo spavento. Nessuno veniva a disturbarlo mentre si allenava, neppure TenTen restava se non per pochi minuti, perché quelli erano i momenti in cui si isolava e si concentrava, lasciando la presa sul presente e scivolando nel passato, ascoltando i rimproveri, le prese in giro e i consigli di Neji e non desiderava condividerli con chicchessia.
Si rimise subito dritto, guardandosi attorno per vedere chi diamine fosse il disturbatore, e a pochi passi da lui, penzolando indolente da un albero, si materializzò un sorriso sbilenco molto, molto affilato, accompagnato da un paio di occhi viola, così viola da far male, canzonatori e indagatori.
-Che diamine vuoi?- chiese, irritato, sperando di dissuadere l'altro dal proseguire la conversazione. Aveva già visto quel tipo, ovviamente, un passo dietro a Sasuke Uchiha, uno dei tre carichi che il villaggio si era accollato come scotto per il suo ritorno. Non era dell'umore adatto per essere cortese, specialmente non con quel tipo.
-Niente- sghignazzò Suigetsu, dondolando avanti e indietro -Ero curioso di vedere la fantomatica Bestia Verde di Konoha in azione-
-Bene, ora che hai visto, gradirei che te ne andassi- borbottò, cercando di suonare il più scontroso possibile, e tornò a concentrarsi sul fantoccio. Fece per caricare un calcio, ma prima che potesse impattare sul legno, una massa trasparente si frappose e Suigetsu assorbì l'impatto, intrappolando la gamba nel proprio corpo gelatinoso.
-Non male- commentò, sempre con quel ghigno sulle labbra arricciate -Patetico, ma non male-.
-Si può sapere cosa diamine vuoi da me?- senza accorgersene, Lee aveva iniziato a gridare. Fece per colpirgli il volto, ma Suigetsu era lesto e alzò le braccia per parare. Lee però era più veloce: vedendolo reagire, abbassò il braccio e trasformò il diretto in un uppercut, centrandogli il viso e facendolo esplodere in una cascata di spruzzi. Suigetsu fece un passo indietro, iniziando a ricomporsi e lasciandolo andare.
-Beh, mi sembra ovvio che tu voglia azzuffarti con qualcuno. Hai quasi distrutto quel povero coso - e indicò il bersaglio, il quale era, effettivamente, sformato e pieno di tagli per il troppo uso -Si vede che ti serve sfogarti. E a me piace far sfogare le persone-
-Beh, evidentemente non è così ovvio. Voglio allenarmi in pace, perciò, sparisci- sempre più irritato, Lee decise di averne avuto abbastanza. Raccattò le bende che si erano sfilato e fece per andarsene, ma evidentemente il suo interlocutore non aveva nessuna intenzione di lasciarlo andare.
-È per quel tipo che ha tirato le cuoia?-
Rock Lee gelò. Una statua di ghiaccio che voltò il capo con lentezza, a malapena in grado di respirare ancora, per guardare quel pezzo di merda che rideva alle sue spalle. Suigetsu, notando la sua reazione, accentuò il sorriso, estasiato.
-Testa Bionda mi ha accennato la cosa. Il tuo... come l'ha chiamato? Rivale che è morto in guerra sacrificandosi per la sua piccola cugina, che cosa pa-te-ti...-
Il "ca" venne soffocato da un'esplosione di schizzi causata dal furioso cazzotto che gli piombò addosso. Lee non gli diede tregua, affondò un secondo colpo e poi un'altro, e un'altro ancora, una sequenza indemoniata e furiosa che seguiva il ritmo delle parole che gli urlava contro, furibondo.
-NON. OSARE. PARLARE. DI. LUI. NON. IN. QUESTO. MODO!-
L'ultimo colpo spedì Suigetsu contro l'albero più vicino, facendo pericolosamente incrinare la corteccia. Il ragazzo iniziò subito a rimettersi insieme, massaggiandosi la mandibola e scrutando divertito quel ragazzetto furente, il volto sempre più congestionato e fuori di sè.
-Fatti sotto, bestiolina- ringhiò, prima di buttarglisi addosso provando a soffocarlo.
Si pestarono per ore. Forse una, forse due, forse addirittura tre, perché quando Lee si accasciò esausto, il sole stava ormai tramontando e il cielo aveva assunto una gradazione più intensa d'azzurro. Suigetsu, zoppicando, gli si avvicinò, piegandosi su di lui per permettergli di vederlo.
-Non male, bestiolina- ripeté, seppur, stavolta, ansimando visibilmente -Patetico, ma non male. La prossima volta vedi di fare di meglio-
-La prossima volta , giuro, ti stendo e ti spacco le ossa- mormorò Lee, prima di rendersi conto che gli aveva appena strappato l'impegno per una nuova scazzottata. Suigetsu scoppiò a ridere, una risata sguaiata che riverberò nel silenzio della sera imminente.
-Cosa stanno facendo quei due?!?-
TenTen si voltò subito, sentendosi rivolgere la parola, giusto per vedere Sasuke e Naruto atterrare accanto a lei e scrutare perplessi Suigetsu, intento a gesticolare verso Lee per fargli capire cos'è che non andava nella sua nuova mossa di taijutsu che stava provando a mettere insieme.
-Non lo so- ammise -Erano già qui quando sono arrivata, e stanno procedendo bene, quindi...-
-Quell'idiota- brontolò Naruto, corrugando la fronte, mentre Lee si accingeva ad eseguire un Loto Posteriore completo sul suo volenteroso compagno di giochi -Gli avevo detto di stargli lontano-.
Sasuke si strinse nelle spalle, indifferente. Tempo un secondo, e venne letteralmente travolto da una massa d'acqua che lo spedì a ruzzolare indietro di un paio di metri, facendolo malamente atterrare di schiena.
-Oddio, scusate, scusate!- Lee, la pelle arrossata per l'apertura della Terza Porta, corse immediatamente verso di loro. Naruto fece un balzo indietro per sicurezza e Ten scosse il capo, a metà tra l'esasperato e il rassegnato.
-Ehy, Sas'ke, come va?-
Sasuke scoccò un'occhiata di fuoco alla testa traslucida che si stava condensando sulla sua spalla.
-Togliti di dosso. Ora-.
-Oooh, non essere così insofferente... BESTIOLA, ORA VENGO E TE LE SUONO, MI HAI SENTITO?-
TenTen sospirò di nuovo.
-Forse...- azzardò, guardando prima uno e poi l'altro e infine Naruto -Forse alla fine non è un male, gli sta facendo bene-
Naruto fece una smorfia.
-Io chiamerei Gai. Non si sa mai. Prima che uno dei due tiri giù la montagna degli Hokage, sai-
Ma nessuno dei due si mosse, anzi, rimasero a fissare Lee che raggiungeva Sasuke e cercava di scollargli di dosso Suigetsu (almeno finché Naruto non si fece coinvolgere e la cosa terminò in una scazzottata a quattro e una crisi di nervi di Sakura, quando se li vide arrivare in ospedale così pesti da far pensare avessero appena affrontato l'Akatsuki al completo).