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Autore: Relou    13/02/2014    2 recensioni
Ispirata da uno sfogo delle 2:03 del mattino. Partorita in pochi minuti per non perdere l'attimo. Si merita una sbirciata!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rabbia, ecco cosa provava. Pura, forte e odiosa rabbia. Era perenne in lei. Si sfogava bombardando con calci e pugni un vecchio sacco da box, riempiendosi le mani di vernice e scagliandola contro una tela. Le delusioni di una donna troppo buona impresse su una superficie bianca e ruvida. Il tutto, invece di concludersi in grandi sfoghi di pianto, si scioglieva in una risata potente, capace di farle tremare il corpo e lasciarla senza fiato. Chi mai l’avrebbe ascoltata? Chi,chi si sarebbe seduto immobile sul quel vecchio divano di fronte a lei? Nessuno. Ed era proprio con lui a tenere le migliori conversazioni. Si dice che esprimere i propri pensieri ad alta voce aiuti a scioglierli e a risolvere eventuali problemi. A volte funzionava, altre era solo un trascinarsi da un cattivo pensiero all’altro. Perché è questo quello che accade quando si è arrabbiati o si ha litigato con qualcuno, si tirano fuori anche vecchie questioni. È una reazione involontaria ma che purtroppo accade. Purtroppo gli arrabbiati sono sinceri quanto gli ubriachi e i bambini ma certi pensieri, certe parole sembrano così cattive perfino a noi stessi da rifiutare l’idea che quella sia la nostra più sincera opinione. Ma la rabbia passa, si dissolve aiutata dai sensi di colpa. Diventa del tempo sprecato e delle maledette rughe in più. Ma è molto meglio urlare ad un divano vuoto che assorbire tutto come spugne per poi arrivare al punto di non distinguere il bene dal male, al non riuscire sinceramente a provare un emozione. La rabbia e le delusioni scacciano via la noia e rendono speciali i momenti di respiro, quelli felici che vorresti durassero per sempre. Lei non appenderà quelle tele, non terrà esposto quel sacco, loro sono il suo piccolo segreto. Qualcuno potrebbe decifrare i suoi pensieri più intimi dai solchi del sacco, dalle pennellate e i colori sulla tela. Meglio chiudere tutto in garage e tornare dopo essere sopravvissuti ad un’altra intensa giornata. 
   
 
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