17/06/2008
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I am the voice that calls your name
I am searching for you, love
I am searching for you
Jack Sparrow…il capitano Jack Sparrow…ti sta cercando.
Mi hai portato al Kraken, mi hai immolato come una vittima sacrificale, per te e il tuo caro principino.
Non che non avessi un debito da saldare…quello mai…le menzogne di un pirata sono quello che sono fin dall’inizio.
I Confini del Mondo…senza di te non ci sarei mai arrivato, lo ammetto.
I miei polmoni si stanno riempiendo d’acqua salmastra.
La morte è prossima…ne ho paura, piratessa.
È sempre più buio qui sul fondo dell’oceano, non c’è niente che mi verrà in aiuto.
Apro gli occhi nell’oscurità…i miei polmoni sono ormai colmi d’acqua.
Perché non muoio?!
Where has love gone?
Nothing remains
Only blood
And sadness prevail
L’animaletto da compagnia di Davy Jones viaggia lentamente accanto all’Olandese Volante circondato da una nebbia innaturale.
“Ma guarda chi si rivede…il famigerato Jack Sparrow!” esclama Jones, seguito da una grassa risata della sua ciurma.
“Capitano!!! Capitano Jack Sparrow!” sibilò irritato l’altro, tentando di mettersi in piedi sul dorso del mostro, senza riuscirci.
“E dimmi…dov’è finita la tua bella nave? Il tuo fedele equipaggio? La tua terra salvatrice? E soprattutto…” Davy si avvicinò maggiormente al parapetto, i tentacoli che si attorcigliavano “…dov’è finito il tuo cuore, feccia?”
All’inizio Jack non capì…riusciva appena a mantenere l’equilibrio sulla viscida pelle del Kraken, rivoli d’acqua scendevano dai suoi vestiti.
Poi vide un sottile filo rosso espandersi nell’acqua sotto di lui. Sangue.
Sul petto, alla sua sinistra, c’era uno squarcio abbastanza grande da far passare la mano di un uomo.
“Guardatelo!!!” il grido di scherno di Jones gli risuonò nelle orecchie, rialzò lo sguardo verso di lui “Cosa c’è, Jack? Ti stai chiedendo dove sia finito il tuo sporco cuore?! Vuoi veramente saperlo…?” la risata del capitano di quella nave di dannati, era qualcosa d’indescrivibile a parole.
“Non contarci, capitan Seppia!” rispose “Sarebbe interessante comprendere perché sono vivo e vegeto dato che il tuo pesciolone…comprendi?”
La reazione alle sue parole non fu esattamente quella che si aspettava…almeno non una risata di scherno come quelle…
“Vivo…Tu?!” il tono di Davy Jones si fece ancora più grave “Guardati intorno, Jack! Siamo ai Confini del Mondo!!! Essere vivi o morti non conta più…qui non c’è giorno, non c’è salvezza! Ciò che conta davvero è il mare e la sua tempesta!”
Un brivido scese giù per la schiena di Jack…la situazione era peggiore di quanto previsto allora…
“Salderai il debito che hai nei miei confronti…rimarrai per l’eternità nello scrigno assieme al mio cuore.”
My heart bleeds for you, for you
I crawl in...
…in darkness…
“Ehi!!! Davy Jones…non mi rifiuterai un ultimo desiderio?!”
“Ultimo…desiderio?!” ripetè Jones “Di che si tratta?”
“Rivoglio la mia nave. La Perla Nera.” Il capitano dell’Olandese Volante guardò meglio l’espressione dell’uomo in piedi sul dorso del Kraken, i suoi occhi cupi quanto il mare che li circondava. Senza speranza. Senza quel guizzo di follia che gli era solito. Colmi di veleno. Torbidi come i suoi.
“E sia…la tua amata Perla Nera ti aspetta nello scrigno…Capitano Sparrow!!!” pronunciò il suo nome sarcastico poi disse subito “Anche se ti servirà a poco quel galeone…te lo assicuro!!!”
Con un’ultima risata l’Olandese Volante si scostò dal Kraken e s’inabissò nell’acqua con un rombo assordante.
Il grosso ‘pesciolone’ di Jones seguì l’esempio e s’immerse pure lui, trascinando con se Jack che non oppose alcuna resistenza e chiuse gli occhi.
I am the voice
Of love that cannot live
Yet it doesn't die
Never!
Sole forte.
Risacca.
Rimase accecato dal biancore innaturale dello sputo di terra sul quale il Kraken l’aveva lasciato.
Si alzò barcollante, guardandosi attorno.
Sabbia.
Sabbia.
Sabbia.
Ancora sabbia!
Il suo disagio divenne più forte, quando registrò che non c’era vento.
Adesso capiva il significato di pena eterna e le parole di Davy Jones...
Era finito nello scrigno da solo, su un lembo di terra, la Perla chissà dove. E dubitava che anche lui, il famigerato Capitan Jack Sparrow, avrebbe potuto salpare senza vento!
Scalò una delle dune di sabbia, scorgendo un puntino in lontananza, in mezzo a quel niente abbacinante. Il puntino diventò a poco a poco più grande fino a raggiungere le dimensioni reali…la sua Perla…
Sua e di nessun’altro!
Era rimasta esattamente identica a come l’aveva lasciata prima che il Kraken lo inghiottisse.
La sua camminata dondolante diventò più veloce e raggiunse la scala a pioli. Salì sul ponte vuoto ed in silenzio lo percorse in tutta la sua lunghezza con calma.
La nave era un pochino ammaccata ma non in maniera grave.
Accarezzò con una mano il parapetto scuro, gli occhi persi fra le funi che pendevano dall’albero maestro.
Per quanto si sentisse in trappola, il sapere di avere la Perla lo confortava appena…
Lei era la sua libertà.
La sua ragione d’esistere.
Il suo rollare dolce fra le onde l’aveva cullato fin da quando era solo un soldo di cacio.
Ma di una cosa era completamente sicuro.
Assieme erano entrati nello scrigno di Davy Jones ed insieme ne sarebbero usciti… Note:
Questa specie di one-shot è stata partorita (almeno per la prima parte) subito dopo aver visto il finale di POTC 2, senza davvero sapere cosa sarebbe successo nel terzo film.
In effetti ho paura che sia un po’ confusa! ^^”
Ho sempre pensato che, per Jack, la Perla Nera sia l’equivalente della sua donna.
È l’esperimento numero uno su Pirati dei Caraibi e spero che sia un pochino riuscito.
Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate e se posso migliorarmi!
Grazie a tutti!
Hermes