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Autore: pandaschocolate    13/02/2014    3 recensioni
Sakura decide di iscriversi a un gioco online per giocare con il suo amico Choji, ma alla fine durante una delle sue solite partite, conosce Naruto e alla fine si innamoreranno uno dell'altro. Ma come potrebbe finire se Naruto decidesse di fare di testa sua rovinando così il suo rapporto con la sua ragazza? Come rimedierà ai suoi errori?
Partecipa al contest 'Sakura's Choice: Uzumaki vs Uchiha' indotto da Flyonclouds sul forum di efp.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno | Coppie: Naruto/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Allora, prima di lasciarvi alla storia, vorrei fare una piccola introduzione.
Questa storia, nasce per partecipare al contest 'Sakura's Choice: Uzumaki vs Uchica' indotto da Flyonclouds sul forum di efp.
E' la mia storia nel Fandom di Naruto, nonostante faccia parte del fandom da anni ormai.
Allora, la storia di sviluppa principalmente sulla coppia Naruto-Sakura (nonostante sia innamorata della SasuNaru) e con una citazione, che alla fine troverete in grassetto, anche se è stata leggermente modificata in elaborazione, però la frase originale è:

"Capì di essere vivo davvero, di star respirando davvero, mentre la primavera esplodeva fuori e dentro di lui, come una bomba innescata dal dolce sguardo di lei" - Anonimo.
Spero siate clementi e vi lascio alla lettura di questa oneshot., e perdonate gli orrori (anche se l'ho ricontrollata tipo 100 volte, qualcosa mi sfuggirà sempre)
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Over a pc.


Guardai ancora una volta lo schermo del telefono sperando in suo messaggio, ma nulla. Dopo avergli detto che effettivamente aveva fatto una cazzata di quelle catastrofiche, mi aveva dato della stronza senza cuore e mi aveva mandato a quel paese, e questa cosa non l'accettavo. Aveva davvero urlato di amarmi davanti allo stupido schermo di un pc, scrivendolo su uno stupido videogame? Quello per me non era amore, era sputtanarsi e sinceramente non amavo molto essere sputtanata davanti a degli sconosciuti. Con le altre poteva anche urlare quello che voleva, poteva fare quello che voleva, ma non con me e non in quel modo assurdo. Infuriata con me stessa, ma sopratutto con lui, buttai il pc per terra presa da un terribile scatto d'ira. Sbuffai infuriata e guardai ancora una volta lo schermo del pc ormai distrutto. Era ufficiale, mia madre mi avrebbe ucciso e la mia vita sarebbe finita lì: probabilmente il corpo sarebbe stato buttato sotto un ponte e divorato dai cani, ma non importava, preferivo morire piuttosto che vivere quella situazione e sopratutto quel ragazzo.
Non dico che non me le ero andate a cercare, ma la colpa è tutta mia e di quando ho voluto dare retta a Choji, d'altronde io ero entrata in quel mondo solo per passare del tempo con lui, visto che non usciva mai ed era uno dei miei migliori amici. Mi ero iscritta a quel gioco e tre giorni dopo un ragazzo chiamato Naruto Uzumaki mi aveva chiesto l'amicizia e avevo preso a giocare anche con lui e tempo qualche giorno dopo me lo sono ritrovato appiccicato come una gomma tra i capelli e in poco tempo ero finita nella trappola dell'amore. Ricordo ancora quando ci siamo visti per la prima volta via webcam: lui era bellissimo. Gli occhi azzurro oceano profondissimi, capelli biondi come il grano e un sorriso fin troppo bello per essere vero. Io invece non potevo permettermelo, capelli rosa fluo per distinguersi dalla massa, occhi verdi e con un sorriso fin troppo timido. Pochi giorni dopo abbiamo scoperto di vivere nella stessa città, a Konoha e ci siamo incontrati di persona. Ricordo ancora il bellissimo bacio che mi ha dato.

"Ci eravamo dati appuntamento davanti un piccolo bar e lui ne aveva approfittato per affittare un tavolo e ordinare qualche snack, visto che la sveglia non aveva suonato.
Appena arrivata al bar lo ricercai con lo sguardo, e quando lo vidi per poco non svenni.
Il sorriso ancora più bello di come lo ricordassi, gli occhi cerulei accessi di una strana gioia, i capelli biondissimi disordinati ma morbidissimi e la strana felpa arancione che portava con fierezza.
Andai al suo tavolino e quando mi vide mi diede uno di quei abbracci che si danno solo alle persone care e con l'orecchio finì sul suo cuore, che batteva all'impazzata, un po' come il mio.
Abbiamo mangiato qualcosa e poi siamo usciti a fare un giro per la città, fermandoci ad osservare diverse vetrine del centro.
Mano nella mano avevamo passato tutto il giorno assieme e quando scoccarono le sette in punto, dovetti dirgli ciao, con la promessa di rivederci presto.
Sorrise leggermente e poi mi abbracciò di nuovo, questa volta regalandomi un bellissimo bacio, e li mi sentì a casa.
Quando si staccò dalle mie labbra, mi diede un piccolo bacio sulla guancia e mi diede il suo numero, ci saremmo rivisti i giorni successivi, e così accadde."


Mi risvegliai dai miei pensieri sentendo il telefono vibrare e notai un messaggio, un suo messaggio.
-Sai che sono così, ma ti prego di perdonarmi.-
 tutto qui? Neanche un "scusa per come ti ho trattata" o un "mi dispiace"? Quello che si doveva far perdonare era lui e non di certo io. Velocemente sbloccai il telefono e cominciai a scrivere sulla tastiera del mio nuovo Iphone.
-Tutto qui? Neanche un mi dispiace, o uno scusa per come ti ho trattata?Davvero Naruto?Io non posso perdonarti così, a random. Quello che deve farsi perdonare sei tu, e di certo, anzi stai pur certo, che con questa merda di messaggio non ti perdono neanche morta.-
 sbuffai irritata da quel suo maledetto essere in quel modo. 
Riposai delicatamente il telefono sul comodino, prima di distruggere anche quello, e buttandomi sul letto lanciai un urlo degno di un film horror, affondai nel cuscino e cominciai a piangere. 
Piansi non so per quanto tempo, ma quando mi risvegliai guardai il cielo e vidi che stava piovendo. Tirai sul col naso e mi misi a sedere sul letto, incrociando le gambe.
Se pensavo di poter dormire mi sbagliavo alla grande perché per tutto il tempo ho sognato lui e quel suo sorriso meraviglioso. Cercai di tornare alla tranquillità, ma la mente cominciò a farmi brutti scherzi e cominciai a ricordarmi la nostra prima litigata, perché quella di oggi era solo l'n-sima di una lunga serie di liti che ci aveva portato a questo, ed ogni volta quella che soffriva ero io, non lui, ma io. Che poi lui mi amava? Mi voleva come lo volevo io?  Provava quello che provavo io? Boh. Tante domande e nessuna risposta. Si, ogni tanto mi diceva parole dolci e mi consolava se stavo male, ma non è mai riuscito a dirmi quello che prova in realtà. Io ero innamorata di lui, vivevo e sopravvivevo solo grazie a lui.
Poco dopo, notai un altro suo messaggio, sicuramente orribile come quello di prima e decisi di non aprirlo, facendomi del male da sola, cominciando così a sfogliare le nostre foto e i nostri video e poco dopo, ripresi a piangere, come non avevo mai fatto prima. Odiavo questa situazione, era soltanto colpa sua se ci eravamo ritrovati così. Fanculo Naruto Uzumaki e il suo splendido sorriso che mi aveva fatto innamorare.
Poco dopo, sentì un terribile rumore provenire dalla mia finestra, mi avvicinai lentamente e per poco non mi arrivò un sasso sulla fronte. Guardai bene il sasso e notai della carta appiccicata alla mala peggio con dello scotch. Il pezzetto di carta era ancora bagnato, segno che il temporale non si era per niente placato. Per non distruggere quell'innocuo pezzo di carta, lo tolsi lentamente dal sasso e lessi ad alta voce le parole scritte velocemente.
"Esci fuori, per piacere. -N."
 Era di Naruto, e volevo vedere che cosa si era inventato quella volta per farsi perdonare. Scesi le scale, facendo attenzione a non finirle col culo per terra, e arrivai alla porta d'ingresso, però mi bloccai dietro di essa, non sapendo cosa dovevo fare, se dovevo fare o meno come diceva lui.
Dopo un'abbondante manciata di minuti, aprì la porta e mi trovai Naruto completamente fradicio che mi aspettava con quel sorriso che tante volte gli avevo visto indosso.
«Ascoltami Sakura, qualsiasi cosa vorrai dire, tu fammi semplicemente parlare, poi sta a te decidere, ma fammi parlare prima che dimentichi tutto quello che ho da dirti, e ti posso assicurare che accadrà presto»
 sentendolo parlare così mi prese un tuffo al cuore. La sua voce, quasi roca e flebile era irriconoscibile, ma poco un lungo respiro riprese a parlare 
« Allora Sakura, effettivamente non sono mai stato bravo a parole né tantomeno con le ragazze. Io sono quel tipo di ragazzo timido che non andrebbe mai incontro all'amore, nemmeno tra un milione di anni, ma tu mi hai cambiato. Mi hai reso felice e mi hai fatto capire che l'amore è stupendo e l'ho capito solo grazie a te, e a quel nostro primo bacio. Mi dispiace per quello che ti ho fatto in passato, quello che ti sto facendo in presente e quello che ti farò in futuro, ma sono fatto così. Sono irrazionale, sono quel tipo di ragazzo che prima agisce e poi pensa. E mi dispiace se ti ho offeso in qualche modo oggi, quando ho lasciato quel messaggio in game. Mi dispiace per tutto, ma io non ho rimpianti. Tu mi hai ridato il senso di vivere, mi hai dato l'amore e mi hai donato tutta te stessa, mentre io, io niente. Non ho fatto nulla per renderti felice e mi dispiace, mi spiace sopratutto il fatto che io ti stia facendo a pezzi, scusami Sakura. Sono venuto qua, in mezzo a questo temporale solo per questo, ora sta a te il nostro futuro. Un'ultima cosa, prima che mi ritiri a casa col cuore a pezzi per un tuo rifiuto. Io ti amo, e scusa se non sono riuscito a dirtelo prima. Mi dispiace, Sakura.» Rimasi scioccata da quelle parole, lui non era il mio Naruto, non sembrava per nulla il mio ragazzo.
Rimasi minuti interi a fissarlo a bocca aperta per qualche minuto, ripensando alle sue parole, alle sue bellissime parole, parole che non aveva mai avuto il coraggio di dirmi. Notando il mio silenzio, Naruto si girò e notai una piccola lacrima scendere dai suoi occhi. Fu quel piccolo particolare che mi fece tornare in me.
«Aspetta»
 parlai io, ma lui non mi sentì.
«Aspetta!»
 urlai questa volta per farmi sentire.
Lui si girò e mi fissò per qualche minuto sorridendo ed io con tutto il mio coraggio, cominciai a correre verso di lui per poi finire tra le sue braccia e ripresi a parlare.
«Non so chi tu sia o che cosa ne hai fatto del mio bellissimo principe Naruto, ma sappi che ti perdono. So che sei fatto così e so anche che non riusciresti a cambiare. Agisci e poi pensi, però mi piace, perché se avessi prima pensato e poi agito non mi avresti mai baciato.»
 cominciai a farmi rossa e notai anche le sue guance colorate di un leggero rosso, quasi impercettibile dato la sua pelle bronzea, e poi continuai
« Ma ti amo, e non posso farci nulla.  Naruto, qualsiasi sia la tua domanda, la mia risposta sarà sì. Ti amo, non posso farci nulla, sei il mio vivere ed è grazie a te se sono qui, quindi grazie Naruto. »
 sorrisi e rincominciai a piangere per la terza volta in un giorno, ma quelle lacrime erano di felicità.
Notai sorridere anche lui e pochi secondi dopo mi ritrovai le sue labbra e un lento e dolce bacio cominciò a prendere forma. Bocca a bocca, sorriso su sorriso. Una lenta ma dolcissima danza prese forma tra le nostre lingue che si cercavano, si rincorrevano e si volevano sempre di più; e solo allora capì una cosa:
 capì di essere viva davvero, di star respirando davvero, mentre la primavera esplodeva dentro e fuori di noi, come una bomba innescata dal dolce sguardo di lui. 
 

L'angolo di Pandaschocolate:
Allora, questa storia mi è uscita un po' come una.. parolaccia?
Si, mettiamola così, mi è uscita come una parolaccia (per non dire altro).
Ci tengo a precisare, purtroppo, che la storia viene da una mia vera esperienza (questo genere di litigata l'ho fatta con il mio ex, proprio per lo stesso motivo, però alla fine io l'ho mandato a quel paese e non ci siamo più parlati, mentre la storia, per mia (s)fortuna finisce bene).
Cosa ne pensate?
Se vi è piaciuta, almeno un tantinello, lasciate una recensione qui sotto *indica come una youtuber la tabella delle recensioni*.
E ricordate, siate clementi, essendo la mia prima storia su Naruto, nonostante faccia parte del fandom da anni ormai :3
Alla prossima, pandaschocolate.

 

  
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