“Come mai porti quel ciondolo?”
“Questo? …Così…così, è carino…l’ho comprato al mercatino”
“Lo sai cosa significa?”
“No…perché tu me lo sai spiegare?”
“E’ un pendente maori, in Nuova Zelanda le donne della comunità lo indossano per indicare un legame flessibile…è un legame che sfugge a qualsiasi definizione, qualsiasi convenzione…”
“E io che lo portavo con così tanta leggerezza”
“Così si porta!”
“Un giorno mi devi raccontare dei posti in cui sei stato”




Gabriel ricorda.
Ricorda un tempo in cui bastava incontrarla “per caso” ,per migliorargli la giornata.
Ricorda il suo sguardo attento, a volte di sfida e altre volte solamente luminoso e divertito.
Ricorda il suo sorriso un po’ perso quando si risvegliava al suo fianco, perché ancora non si capacitava del fatto che tutto quello non era un sogno.
Ricorda il sapore delle sue labbra e la sensazione della sua pelle sotto le dita.
Gabriel ricorda e piange ,tenendo stretto tra le mani il pendente maori, l’unica cosa che gli è rimasta di Claudia, mentre le lacrime cadono sui documenti sparsi sull’ imponente scrivania di ebano.


















Scusate se forse è un po' triste...non date la colpa a me,ma al tempo sempre pessimo e alla sessione d'esami che sembra non finire più...eheheh
Giuro che saprò come farmi perdonare...! 
A presto!