Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: SherleyHolmes    14/02/2014    0 recensioni
La parola “fine” in italiano ci fa così paura. Eppure in inglese significa “bene”.
"Bisogna voltare pagina, ci si dice; ma quella pagina è troppo pesante! Non è più carta, è cemento.
Bisogna dimenticare il passato e andare avanti; ma il passato continua ad inseguirti.
E allora si comincia a scappare."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

“E’ finita.”
Sono poche le parole che nella vita possono farti male allo stesso modo.

Il soggetto è indefinito: sì, perché nessuno può darne una definizione ben precisa.
Avete presente quando si dice di essere innamorati?
Beh, i sintomi di questa dolce malattia (sì, la chiamo così perché l’amore fa star male e bene allo stesso momento), sono più o meno per tutti i medesimi: si va a sbattere con la testa un po’ ovunque, si sentono le farfalle allo stomaco, non si fa altro che pensare a lui, una sua parola illumina le tue giornate, il tuo stesso umore dipende da quella determinata persona.
Ma la cosa più assurda è che quando c’è di mezzo l’amore, le persone finiscono sempre per comportarsi in modo stupido. Un singolo istante, solo uno, e tutto quello per cui avevi lottato è perduto. E non sempre si può fare qualcosa per recuperare ciò che si è perso …  

Si continua a sperare, una speranza cieca, una speranza che ti strugge e ti tormenta e ancora ti strugge, fino a quando non rimane più nulla, fino a quando ti sembra che la tua esistenza non abbia più alcun significato. Ed è allora che senti il peso del mondo che ti cade addosso e ti schiaccia e ti schiaccia, con così tanta violenza, con così tanto impeto, che non puoi più sostenerlo. Continui a lottare, con tutta te stessa, sospesa sul ciglio di un burrone, perché …? Perché non si riesce ad accettare la verità, quella verità che lacera un angolo del tuo cuore, quell’angolo che prima era vuoto, e che lui aveva riempito. Per questo ci si sente soli, si cerca irrimediabilmente di recuperare ciò che si è perduto per poter colmare quel vuoto che adesso ci si porta dentro, quel vuoto che probabilmente nessun altro potrà, allo stesso modo, colmare. E alla fine ci si arrende, ci si lascia andare, ed è in quel momento che veniamo inondati dalla tempesta di emozioni che ci hanno travolto l’anima durante quel periodo passato insieme, per la dolcezza, per la stupidità, per le litigate e per tutti quei banalissimi gesti che ci mancheranno terribilmente, perché sono della persona che si ama …
Allora ci si spegne, ci si spegne terribilmente, non si può andare avanti, non si può voltare pagina.

“Che cosa devo fare? La mia vita non ha più un senso …
Gli esseri umani vivono costantemente alla ricerca della felicità, una felicità che io ho già trovato. Adesso che l’ho persa e non posso più averla, non credo di voler provare a cercare una felicità diversa, perché era quella per la quale vivevo …”  
 
Bisogna voltare pagina, ci si dice; ma quella pagina è troppo pesante! Non è più carta, è cemento.
 
Bisogna dimenticare il passato e andare avanti; ma il passato continua ad inseguirti.
 
E allora si comincia a scappare.
La risposta al modo in cui è possibile potersi lasciare alle spalle questi inspiegabili sentimenti, si trova nel tempo. Sì, perché volenti o nolenti il tempo risana tutte le ferite. In realtà, io la penso in modo diverso: questi sentimenti si inabissano nel fondo del nostro cuore, soppiantati dalle mille altre novità che ci sorprendono ogni giorno. Allora si smette di pensarci …
Ma quei sentimenti ci sono ancora, non sono spariti. Sono solo nascosti, inabissati, sul fondale del nostro cuore, ma ci sono! Perché l’amore, qualunque cosa sia, è una ferita che il tempo può risanare, ma che in qualunque momento potrebbe riaprirsi.

Ma si deve andare avanti! Perché nessuno può privarci della nostra vita, nemmeno la nostra stessa “felicità”. La vita è una ruota e continuerà a girare, con o senza il nostro consenso. Adesso sta a noi scegliere come percorrerla.
E poi si ripensa alla parola “fine”,  una parola che ci fa talmente paura, perché significa perdita, mancanza, dolore, sofferenza …

Ma c’è anche un altro significato, cambiamento; un’altra parola che ci fa paura, perché non possiamo conoscere cosa questo cambiamento porterà nelle nostre vite, e gli uomini temono ciò che non conoscono.
Adesso la nostra speranza è cambiata; adesso possiamo sperare che quel cambiamento porti un nuovo inizio, facendo finta che tutto quello che abbiamo provato sia all’improvviso sparito e continuando a mentire a noi stessi, sapendo che quegli inspiegabili sentimenti ci accompagneranno per sempre.



____________________________________________________________________________________
Angolo autrice 
Salve ^^" Questa non è una vera è propria storia... Sono solo pensieri su pensieri che avevo bisogno di esprimere in un qualche modo... E' un po' ciò che sto provando in questo momento nella mia vita e credo sia un po' quello che tutti provano quando si sente la parola "fine". Spero vi piaccia e mi farebbe piacere se lasciaste un commento, anche solo per cercare di migliorare un po' :)
Bye bye, Sher :3
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: SherleyHolmes