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Autore: mckvis    14/02/2014    1 recensioni
[...]tutto il pomeriggio lo trascorse a pensare a Hinata, quella Hinata, quella che stava sorridendo, chiuse gli occhi e si fece una domanda, perché stava sorridendo? L' aveva fatta soffrire, per colpa sua suo cugino era morto, se solo quella volta non gli avesse detto che era un genio forse, Neji poteva essere ancora lì, ancora con lei, per proteggerla da quel mondo tanto crudele per lei[...]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Finita la Guerra Naruto camminava spensierato per le strade di Konoha, pensava su cosa fare più tardi, mangiare una ciotola di ramen offerta dal maestro Iruka o andar a far visita al maestro Kakashi forse, avrebbe fatto tutte e tue le cose se a un certo punto non avesse visto da lontano due figure conoscenti, affinò  la vista fino a scorgere una delle due figure, era Kiba, guardò anche l'altra figura e gli mancò un battito quando capì che l'altra persona era Hinata, stava, sorridendo, era da tanto che non la vedeva sorridere, era carina, Naruto fece un passo indietro spaventato e stranito dal pensiero appena formulato, si guardò in giro per sapere se qualcuno l'avesse visto, guardò verso le due persone conoscenti e vedendo che non si erano accorti di niente fece un sospiro di sollievo e incominciò a correre verso una meta non precisa. Naruto superò il negozio di  Teuchi, superò l' accademia e senza accorgersene  si ritrovò davanti a casa sua, con il fiatone cercò di salire le scale e a entrare dentro. Era pomeriggio tardi, Naruto non mangiò  nemmeno, tutto il pomeriggio lo trascorse a pensare a Hinata, quella Hinata, quella che stava sorridendo, chiuse gli occhi e si fece una domanda, perché stava sorridendo? L' aveva fatta soffrire, per colpa sua suo cugino era morto, se solo quella volta non gli avesse detto che era un genio forse, Neji poteva essere ancora lì, ancora con lei, per proteggerla da quel mondo tanto crudele per lei,strinse i denti e i pugni sino a sentire le sue unghia ferire le sue mani. Aprì gli occhi, stranamente si sentiva stanco, strano, visto che quel giorno non fece nulla, si alzò dal letto e con mala voglia si recò in cucina solo per vedere una scatola di ramen istantaneo sopra la tavola pronto per essere mangiato, ma stranamente, più Naruto lo guardava più gli passava l' appetito. Ritornato a letto si addormentò e fece dei sogni strani, sognò lo scontro contro Pain, come aveva detto di non far intervenire nessuno, come sentì il chakra di Pain mischiato alla paura di quel momento, non sapendo che dopo, quella paura per sé stesso si trasformò in paura per lei, già lei, l'unica che si era fatta avanti, l'unica che corse in suo aiuto rischiando anche la sua vita, già lei, la piccola Hinata, in quel momento capì che non era più piccola, era cresciuta, era diventata una donna. Vedendola di sott' occhio fu come se il mondo  si fosse fermato per dei minuti infiniti, fece allontanare Pain e con una sicurezza impressionante gli disse le più belle frasi che aveva mai sentito, "non ho paura di morire se è per proteggerti, perché io Naruto-kun... Ti amo". Ecco il mondo si fermò un' altra volta, Naruto rimase fermo, bloccato, non poteva credere che la sua piccola Hinata potesse provare un sentimento così forte per lui, non poteva, lui l'aveva per un certo senso sempre allontanata, non sapeva spiegarsi il perché ma ogni volta che quella ragazza incominciava a balbettare doveva andarsene, non era fastidio o cos' altro ma era come se avesse paura di sentire tutta la frase, ogni volta che lei sveniva lui si chiedeva perché svenisse senza chiedersi veramente la cosa più  importante, perché svenisse solo quando c'era lui nelle vicinanze, ma infondo non poteva domandarselo, perché non sapeva se lo facesse solo quando c' era lui o anche con qualcun' altro, ma in quel momento, lei era lì davanti a lui, per difenderlo, sembrava che si fosse dimenticata di tutto il dolore non voluto che le aveva procurato, si ricorda glielo aveva detto prima, "il tuo sorriso mi ha salvata, non riusciva ancora a capire cosa significasse, glielo aveva detto anche l' Ero-sennin "il tuo sorriso salverà il mondo", prima dello scontro non gli era mai passato per la testa che solo un suo sorriso potesse cambiare la vita a qualcuno, non gli aveva cambiato la vita a lui, figuriamoci se l'avesse fatto a una persona al di fuori di lui, eppure lei era lì, aveva detto quelle frasi e ora stava combattendo, non stava mollando, si stava comportando come al' esame dei chuunin, contro suo cugino stava perdendo, veniva buttata a terra sia fisicamente  sia moralmente, ma lei si rialzava, senza esitazione, senza paura, ma suo cugino era forte e lo dimostrò, l'aveva quasi uccisa, mentre ricordava quell' aneddoto, vide Hinata  essere scaraventata a terra e trafitta con lo stesso bastone con cui era bloccato lui, non si muoveva, non si alzava come al' esame, restava giù e sotto quella specie di muretto che non gli consentiva di vederla, riusciva a vedere solo sangue uscire, Hinata non si muoveva, sangue che usciva e quel Pain che diceva che i suoi genitori furono uccisi davanti ai suoi occhi, disse anche che proprio perché si ama che nasce il sacrificio ed è per questo che nasce il rancore e infine si conosce il dolore, Naruto era furioso, quello si era permesso di ferire la SUA Hinata, nessuno si doveva permettere di toccarla, Pain poi gli chiese una cosa, se lo odiava, certo che lo odiava si era permesso di ferire Hinata, disse anche che il suo odio era più  grande di quello di Naruto, ma lui in quel momento non pensava altro che farlo a pezzi, distruggerlo, disintegrarlo, senza esitazione, come aveva  fatto lui, mentre sognava quello scontro Naruto incominciò a sudare e a muoversi come se combatteva ancora, ancora come volpe, quando si calmò si sentiva come se avesse preso la modalità sennin come in quel momento, sognò di tirarsi il maglione e di sentire Katsuyu dirgli che nessuno era stato ferito da lui in modalità volpe, e che lei era ancora viva, si svegliò con quel pensiero bellissimo, lei era viva, facendo quello che doveva fare, Naruto ritornò di nuovo a letto ma neanche quella volta poteva essere un sonno tranquillo,  infatti si sognò quella volta la Guerra, quella appena finita, quella che si sentiva colpevole, quella guerra era nata per lui, per difenderlo, e per colpa sua tante, troppe vite si erano spente per difenderlo, quando lo capì, la Guerra era già iniziata, si doveva dividere in più parti, quando arrivò da Hinata si sentì sollevato vedendola ancora viva, grazie alla fusione  con la volpe poteva intuire cosa pensasse lei è cercò di tirare su il morale dicendole la verità, lei era forte, lui lo sapeva e sperava che anche lei lo sapesse, le sorrise, quello che ricordò dopo era tremendo, ricordò il momento della morte di Neji come si sentiva un'impotente, non sapeva cosa fare, un suo amico gli stava morendo davanti agli occhi e allo stesso momento si sentiva morire anche lui, era pronto a mollare tutto solo per un amico morto, in quel momento non pensava a tutte le vittime prima di Neji, cosa sarebbe successo se in quel momento avesse teso la mano a Obito, cosa avesse fatto se Hinata non fosse stata lì per fargli riprendere il senno? Cosa avesse fatto se nella sua vita non ci fosse stata Hinata? Se lei era come quelle ragazzine che rincorrevano a Sasuke? Lui rimaneva solo, l' aveva sempre pensato, lui era solo, ma non sapeva che aveva un angelo custode nascosto nel più vicino angolo a guardarlo,lui non lo sapeva e forse non l'avrebbe mai saputo, come in quell' orribile scontro lei gli parlava ma questa volta erano vicini, lei aveva una mano appoggiata alla sua faccia e gli rivolgeva parole di conforto e con quelle parole lo resero più  forte, più  la guardava più lui pensava che non era più la piccola Hinata, era la grande Hinata e pensando questo le prese la mano e si rialzarono insieme e insieme avrebbero combattuto, intanto il Naruto che sognava era contento, aveva un sorriso in bocca ma anche una lacrima a rifarlo il volto bronzeo. L' ultimo sogno era la fusione di tutti i suoi  ricordi e dei suoi sentimenti, Naruto, la mattina si svegliò di soprassalto e sudato, si guardò in giro, si calmò  e si vestì per fare una passeggiata  per calmarsi di più. Camminò per molto ma non riusciva a dimenticarsi della paura di perdere Hinata e quella strana sensazione quando le strinse la mano, era piccola, estremamente piccola, sembrava qualcosa da proteggere, ma allo stesso momento era  quella mano a difenderlo, si sentiva forte ma allo stesso momento debole,quelle sensazioni, non le aveva mai provate per nessuno, neanche con Sakura, non sapeva veramente cosa fosse, se era per il momento o se in realtà amava Hinata, Naruto  camminava per ore guardando la sua mano, non la abbassò neanche quando sentì una voce conoscente, Naruto si girò con una lentezza da film horror, vide il viso della persona che l'aveva chiamato, era Hinata, lui perse un battito, il viso della ragazza era pulito, non aveva segni di pianto o di risata sembrava, contenta, Naruto non lo sapeva, lui non sapeva neanche perché quando la ragazza, preoccupata per quella mano mezza alzata e della faccia incredula del ragazzo, la fece avvicinare, così vicino, tropo vicino ma lui non ci fece caso, anzi fece caso alle mani della ragazza, erano fasciate, un solo pensiero passò per la testa di Naruto, quanto si era allenata? Non sapeva darsi la risposta e non aveva la forza di chiederlo alla ragazza, quando vide per la seconda volta il viso della ragazza non riuscì a pensare ad altro, in testa aveva una bomba che era esplosa e ora mandava in continuazione tutte le immagini che si era sognato quella sera, guardandola e ricordando portarono ad un pianto non voluto e non saputo, la ragazza accortasi delle lacrime del ragazzo si preoccupò ma l' unica cosa che fece fu di prendere tra le sue mani la testa del ragazzo, stringela e ripetergli che tutto andava bene e che lei ci fosse stata, sempre, il ragazzo sentendo quelle parole cercò di calmarsi e asciugare le lacrime con le sue maniche, quando fu più calmò, guardò dritto negli occhi la ragazza, quegli splendidi occhi,e senza una parola la strinse quasi a soffocarla, e ripetè un' unica parola, grazie, Naruto poteva dire soltanto quella parola, grazie, grazie di essergli stato accanto sempre anche quando lui non lo sapeva, grazie di essere ancora lì solo per lui, "Grazie, Hinata, grazie". La ragazza un po' sorpresa e un po' rossa si guardò  intorno senza un buon motivo e disse a bassa voce, da permettergli solo a lui di sentirlo, "Grazie a te Naruto-kun, di tutto ". Furono in quel l'abbraccio strano per diversi minuti finché  la ragazza propose al ragazzo di mangiare una ciotola di ramen da Teuchi, senza esitazione il ragazzo si alzò di scatto e disse "Si!", calò il silenzio tra i due per un periodo tale da far sentire bene a tutti e due il rumore emesso dallo stomaco del ragazzo, poi il silenzio si rompè grazie al rumore delle risate dei due, la coppia arrivò al ristorante, entrarono e passarono una delle più  belle giornate della loro vita fino ad adesso con la persona amata. Fuori c' era un' insegna con su scritto " Buon San Valentino ".




 
 

Buon San Valentino a tutti!
Scusate per eventuali errori, se sono errori di parole è il correttore automatico se invece sono per il tempo o frasi scritte in modo strano allora sono io XD.
Questa  è la mia prima fic di una sola pagina, spero che vi piaccia.
Se volete potete scrivermi una recensione per darmi consigli o per farmi accorgere di eventuali errori.
Grazie mille in anticipo alla prossima!
Ps : avevo deciso di scrivere un' altra fic  sempre di una sola pagina ma da una visuale diversa, cioè ora la visuale era di Naruto, la prossima sarà di Hinata, ditemi cosa ne pensate :)
  
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