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Autore: Pietraombra    14/02/2014    3 recensioni
Luna Piena. San Valentino.
Cosa accomuna queste due espressioni? Soltanto false storie romantiche o qualcosa di più?
In un mondo in cui i lupi mannari e gli ibridi vengono emarginati e il San Valentino viene rovinato da una Luna Piena, riuscirà l'amore a calmare gli animi di due novelli sposi?
[RemusxTonks]
Ciao a tutti :3 questa è la mia prima fanfic in assoluto e spero recensirete in tanti, anche solo per farmi sapere se vi piace il mio modo di scrivere o anche quello che vi passa per la testa in questo momento (a me passa sempre il cibo 0.0)! Quindi fatemi sapere tutto quello che volete: io rispondo e ascolto :)
Beh, non c'è altro da dire, se non... Buona lettura!!! :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Dedicata a Dona e a Giuli, che mi
hanno aiutata a 
dare una forma a
questa pazzia.

Silenzio. Era tutto quello che Dora sentiva in quel momento. Ed era molto insolito a casa Lupin. Di solito si svegliava con le urla del piccolo Teddy che reclamava la pappa oppure dai calci che Remus le tirava nel loro letto matrimoniale, fatto a mano apposta per loro due.

Ma quella mattina era strana. Si voltò per chiedere a Remus cosa stesse succedendo e se anche lui avesse una strana sensazione. Ma suo marito non era accanto a lei. Allora si alzò velocemente, spaventata, e, indossata la vestaglia che le aveva regalato sua madre per l'ultimo compleanno, percorse il corridoio arredato della loro piccola casa. Arrivata davanti alla porta del piccolo Teddy afferrò la maniglia e la girò con così tanta foga che quasi non le rimase in mano. Percorse tutto il perimetro della stanza, che non era poi molto, e si fermò accanto al lettino del bambino, situato sulla parete destra. Dora si portò una mano sul petto all'altezza del cuore: il lettino era vuoto. Ancora più spaventata di prima si precipitò giù per le scale e arrivò in salotto chiamando a gran voce suo marito.

-Remus! Remus dove sei?! Remus rispondi ti prego!- chiamò disperata la ragazza appoggiandosi alla poltrona di pelle rossa.

-Tesoro che cosa succede? Stai male? È successo qualcosa a qualcuno?- esclamò Remus preoccupato sbucando dalla porta della cucina e affiancandosi alla donna. A pensarci era molto ridicolo. Aveva un grembiule con i cuori, un cappello rosa da cuoco in testa e, a completare il quadro, ai piedi si era messo delle pantofole a forma di mucca. Ma Dora non era nelle condizioni di ridere.

-Remus! Solo adesso ti degni di rispondere?! Ti sto chiamando da mezz'ora!!- ringhiò Dora più furente che mai, tanto che i suoi capelli diventarono rossi.

-Scusami tesoro- disse Remus circondandole la vita con le braccia in un dolce abbraccio -ma da quando Andromeda mi ha regalato quell'aggeggio che contiene la musica ne sono ossessionato! Stamattina è arrivato un gufo con un pacchettino e dentro ho trovato un paio di ruffiette nuove!-

-Cuffiette, Rem, cuffiette- ribadì esasperata Dora -ma cosa ci fai in cucina a quest'ora? Di solito aspetti che mi alzi io per preparare la colazione e poi scendi con Teddy!-

-Okay, ora chiudi gli occhi!- disse Remus eccitato all'idea di mostrare la sorpresa che aveva preparato per la sua mogliettina. Ma siccome Dora lo guardava diffidente lui prese una piccola benda color rosso e coprì gli occhi della strega in modo da non farla sbirciare.

-Ehi Remus! Ma che diavolo fai?!- esclamò Dora, e, sentendosi alzare di peso dall'uomo iniziò a scalciare per liberarsi -Remu! Remus! Ti ordino di mettermi giù! Mettimi giù all'istante Remus Lupin!-.

Ma Remus non la stava ascoltando e continuava a camminare verso la cucina con la ragazza in braccio. Appena aprì la porta appoggiò finalmente una Dora arrabbiata e minacciosa di scagliare fatture a desta e a manca per terra e le sfilò la benda dagli occhi. Dora rimase meravigliata da quello che vide: sul tavolo apparecchiato con una tovaglia a cuori c'erano due piatti abbondanti di pancake a forma di cuore con il burro di arachiri sopra, un grandissimo barattolo di marmellata di pesche, la sua preferita, con due cucchiaini appoggiati al bordo e una brocca stracolma di succo di zucca colorato di rosso per l'occasione. Attorno al tavolo c'erano dei petali di rosa che galleggiavano nell'aria -un ottimo incantesimo di Levitazione pensò Dora affascinata- e sul soffitto svolazzavano dei palloncini a forma di cuore.

-Rem è... è bellissimo...- cercò di pronunciare Dora, ancora intontita dalla strabiliante sorpresa- ma... perchè?-

-Buon San Valentino, amore mio- sussurrò Remus prendendola per i fianchi e baciandola dolcemente sulle labbra. La ragazza rispose al bacio per un momento, ma poi si scostò con espressione corrucciata. Lui vedendola si preoccupò, e pensò di aver sbagliato qualcosa, magari nell'allestimento del tavolo.

-Rem, tutto quello che hai fatto è dolcissimo e io non so veramente come ringraziarti- iniziò a dire Dora- ma... San Valentino è tra una settimana!- disse infine andando a controllare il calendario appeso accanto alla finestra.

-Beh, ecco Dora...- iniziò Remus un po' insicuro, temendo che la moglie potesse arrabbiarsi -non potremo passare insieme il San Valentino quest'anno...-.

Al che la ragazza si arrabbiò e non poco: -Cosa stai dicendo Remus?! È un anno che siamo marito e moglie e tu non vuoi passare con me il nostro primo San Valentino da sposati?!?-

-Aspetta, aspetta! Tesoro calmati! Non ho detto che non voglio passare con te San Valentino, ma che non posso. Perchè...ecco...il 14 la luna sarà... sarà completamente piena! E a me dispiace così tanto, ci tenevo un sacco a questo avvenimento! Ti volevo portare a Parigi usando i mezzi babbani come piace a te, poi saremmo andati a mengiare in un rirstorantino romantico sotto la Torre Eiffel e infine, dopo essere saliti sulla Torre a guardare le stelle, saremmo andati da Dromeda a riprendere Teddy! Scusami, non avrei mai dovuto darti il permesso di sposarmi... non sono degno di te!- finì di dire Remus, con gli occhi lucidi.

-Rem, oh Rem io... io non lo sapevo, io...-tentò di giustificarsi una Dora molto imbarazzata- ma... ma non importa! Mi basta il pensiero e tutto quello che mi hai preparato in questa cucina! Mi basta essere qui con te e con... ehi un attimo! Dov'è Teddy?- chiese allarmata.

-Sta' tranquilla Dora, l'ho portato da Dromeda stamattina presto, prima che tu ti svegliassi-disse in tono rassicurante l'uomo-così abbiamo tutto il giorno per noi-.

Remus si avvicinò a Dora, la baciò dolcemente e la prese in braccio cavallerescamente, trasportandola su per le scale.

 

E così Dora si ritrovò da sola in casa. Proprio per San Valentino doveva arrivare la luna piena? Remus e Teddy erano di sotto in cantina, dove di solito si trasformavano in lupi e lei era in cucina, da sola. Bello, proprio bello passare San Valentino come una babbana asociale... e fu così che decise: prese la sua bacchetta e, dopo vari tentativi in cui ruppe un vaso di fiori, distrusse metà dei piatti del servizio che Dromeda le aveva regalato al matrimonio e quasi fece esplodere mezza casa, si traasfigurò in un lupacchiotto. Dora versione lupa aveva il pelo turchese e il musetto rosa, due colori molto importanti per lei: il primo rappresentava il colore di capelli che aveva il piccolo Teddy alla nascita, il secondo le ricordava il giorno in cui lei e Remus avevano dichiarato il loro amore.

Scese a balzi i gradini che la separavano dalla cantina ed entrò in una stanza poco illuminata. Le poche lanterne funzionanti erano graffiate e con i vetri rotti, dietro a una tenda lacera si intravedevano due letti malconci, sui quali probabilmente padre e figlio aspettavano il doloroso momento della trasformazione. Sul muro di destra si trovava una cassettiera di legno semidistrutta e dietro... oh! Dietro c'era il suo Remus, il corpo di lupo coperto di graffi. Si avvicinò a lui con fare amorevole e solo in quel momento lui la notò. Remus rimase abbastanza sconvolto nel vederla lì, nella tana dei lupi (e non per modo di dire!) e sorattutto con quel pelo, ma avrebbe dovuto aspettarselo: Dora era sempre stata un po'... particolare! Fatto sta che ora era lì, incurante del pericolo che passava, (perchè lui e Teddy, non essendo in loro stessi, potevano anche attaccarla) solo per stare vicino a lui nel giorno di San Valentino. Quando la luna sarò passata, pensò Remus, troverò un modo per ricompensarla.

-Remus, tesoro!- abbaiò Dora, leccandogli il muso.

-Oh Dora, amore, cosa ci fai qui, si può sapere? Lo sai che è pericoloso stare qui con noi mentre c'è la luna piena!- rispose Remus, mentre Teddy si avvicinava a loro.

-Era per farti una sorpresa! Tu sei stato così dolce quel giorno e io volevo ripagarti in qualche modo!- disse Dora un po' triste nel vedere che il marito non era contento di vederla.

-Ma tu mi ripaghi di tutto ogni giorno che mi stai accanto! Tu mi ami e questo basta!- rispose dolcemente Remus leccandole il muso come lei aveva fatto prima.

-Rem sei così dolce... sono veramente felice di esere qui con te- sussurrò Dora -Buon San Valentino, amore mio-






ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti :D
Innanzi tutto vorrei dire che questo sarà solo l'inizio di una raccolta di flashfic, drabble o one shot su san valentino (inventerò le storie man mano che voi mi direte con le recensioni che tipo di coppia vorreste e con che personaggi) e voglio dire soprattutto che questa storia è classificata come one shot ma se riceverò alcune (me ne bastano anche 2 o 3) recensioni farò partire il mio progetto! Questa prendetela più come un esempio u.u
Spero che la storia vi sia piaciuta :)  Mi sono trasformata da Lettrice ad Autrice e sono emozionatissima!!
E niente, ho detto tutto quindi...
Grazie in anticipo a chi recensirà, aggiungerà o solo leggerà questa mia pazzia :)
PS: come intro ho scritto una cosa orripilante... non sono molto brava ma cercherò di migliorare :3

  
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