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Autore: Kushina Namikaze    14/02/2014    3 recensioni
Salve a tutti. Ho deciso di scrivere una storia concentrata in questo giorno d'amore.
Ho pensato a come Itachi trascorre questo giorno speciale per tutti gli innamorati. Avrà avuto anche lui una ragazza no?
Bhè leggetela e fatemi sapere se vi è piaciuta!!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Un'amore Perduto

Essere un AMBU non mi era mai piaciuto molto, ma era mio dovere. Per mio padre ero l’unico collegamento con il villaggio, era l’unico modo che aveva per scoprire ciò che accadeva alle sue spalle. Ogni giorno ero costretto ad indossare una maschera di freddezza con la quale coprivo i sentimenti e le emozioni verso chiunque, ad eccezione del mio amato fratellino.

Poi, un giorno, sei arrivata tu. Hai preso il mio cuore e lo hai custodito fino alla fine, anche quando, per ordini superiori, sono stato costretto ad ucciderti con le mie stesse mani.

Ancora oggi ti immagino accanto a me, con i tuoi lunghi capelli corvini lasciati sciolti e ribelli, proprio come te, occhi neri come la pece ma sempre allegri e gioiosi, i lineamenti del viso fini ed eleganti come quelli di una principessa e un corpo agile e snello perfetto per una kunoichi come te. Eri la mia unica salvezza in quel clan, dove, sin da piccolo, non ti era permesso di sognare e tu lo sapevi bene. Sognavi un amore fiabesco ma non troppo sdolcinato, dove tu avresti scelto la persona che sarebbe stata al tuo fianco per sempre, invece, tuo padre, già a tredici anni, ti aveva promessa in sposa ad un altro Uchiha in modo da preservare la nostra abilità. Così, come me, sei stata costretta ad indossare una maschera che esprimeva felicità.

Non so dire se il nostro incontro fu casuale o scritto in chissà quale astro, so solo che quelle missioni insieme a te sono state le più belle che io ricordi. Allora ero ancora un normale chunin, soprattutto non ero costretto a indossare quella fredda maschera che ancora oggi sono costretto a portare.
Per me non sei mai stata una semplice amica, bensì una ragazza speciale di quelle che se ne incontrano una su un milione. Giorno dopo giorno diventasti un persona sempre più importante per me, ti amavo, ci amavamo, volevi essere la mia compagna di vita e io volevo essere il tuo. Fregandotene dei continui rimproveri di tuo padre verso quelli che erano i tuoi “doveri di figlia” iniziasti una relazione con me. Ogni volta che ero tenuto alla segretezza assoluta mi si apriva un buco nel petto. Odiavo non poterti dire niente, odiavo non poterti parlare, odiavo doverti nascondere le cose e soprattutto odiavo mentirti. Eppure, nonostante i miei continui segreti, tu ti fidavi di me, mi donasti tutta te stessa e io non potei che esserne grato. Ancora ti amo e non riesco a dimenticarti, perché non sei voluta venire via con me? Perché ti sei fatta uccidere da me? Tu mi donasti il tuo corpo, la tua anima e io in cambio, qualche settimana dopo ti uccisi. Quella notte uccisi tanti parenti, tanti amici, ma la tua è stata la morte che mi ha lasciato un profondo vuoto nel cuore, insieme a quella dei miei genitori.

Oggi sono qui Ayumi, davanti alla tua lapide come ogni anno, mi pento di non averti mai regalato una rosa in questo giorno speciale. Tu dicevi che queste feste sdolcinate non facevano per te, provavi a fare la dura quando in realtà speravi solo in un singolo gesto d’amore sincero. Purtroppo l’ho capito troppo tardi!

Da quella notte ogni San Valentino entro di nascosto qui, nel cimitero di Konoha, per portati una rosa rossa. Non so se a te piace, non abbiamo mai parlato di fiori, eppure dicono che la rosa rossa sia il simbolo di amore e di passione in una coppia. Se quella notte saresti scappata via con me oggi staremo ancora insieme, forse, se tu avessi voluto, saresti diventata la madre dei miei figli.
Nel  bene e nel male ho fatto tutto ciò che volevo, il mio unico rimpianto, se me ne è concesso uno, è quello di non esserti riuscita a salvare.

Adesso, a malincuore, devo andare, prima che mi scoprano. Non voglio recare altra sofferenza a questo villaggio, spero di ritornare qui anche l’anno prossimo, sperando che la mia malattia mi conceda ancora qualche anno di vita, in caso contrario spero di incontrarti nell’aldilà e riprendere la nostra storia da dove l’abbiamo lasciata. 

Salve a tutti ^_^ Spero che la storia vi sia piaciuta. La voglio dedicare ad un mio amico, che, da tanto tempo, mi chiede di scrvergli una storia su questa coppia. Spero che sia venuta bene, aspetto con ansia le vostre recensioni!!
Ciaooooooo
-Kushina Namikaze-

 
  
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