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Autore: Fay_8    14/02/2014    2 recensioni
Dean non era pronto, sapeva che prima o poi il giorno di affrontare ciò che provava per Cas, il suo angelo, sarebbe arrivato, sperava soltanto che fosse il più tardi possibile. Invece, eccolo lì, Castiel era davanti a lui, non l’aveva detto molto chiaramente, ma aveva appena affermato di amarlo.
E Dean … lui amava Castiel ?
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Dopo la 9x03, solo che Castiel rimane nel bunker.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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For You

Dean era steso sul suo letto, guardando la tv, un modo come un altro per passare il tempo mentre era chiuso nel bunker. Stava quasi per addormentarsi quando sentì un forte rumore. Corse fuori dalla sua camera, guardò la porta, era chiusa. Si osservò attorno … niente, era sicuro di aver sentito qualcosa, ma tutto sembrava apposto. Prima di ritornare nella sua camera, decise di bersi una birra, così andò nella cucina.
Entrò, adesso capiva cos’era quel rumore di prima, la cucina era sottosopra, le pentole erano sparse sul pavimento, c’era farina ovunque e uova rotte. Castiel gli dava le spalle mentre cercava di sistemare il disastro che aveva combinato
«Cas» al suono della sua voce gli cadde anche il cucchiaio che manteneva con la mano destra, si girò «Dean, che ci fai qui?»
«ci vivo, la domanda è che stai facendo tu?» disse mentre un sorriso spuntava sul suo volto, era pronto ad arrabbiarsi con lui per il casino che aveva combinato, ma vedere Cas con il grembiule da cucina e sporco di farina ed altri alimenti ancora non identificati, era una visione impagabile. Non poteva arrabbiarsi.
«Io … niente, provavo a cucinare»
«cucinare e cosa, non credo che tu conosca nessuna rice -si bloccò quando il suo sguardo finì su un libro di cucina- e quello dove l’hai preso?» disse indicandolo
«l’ho trovato per caso, stavo facendo delle ricerche e, volevo solo cucinare»
«non ti piace il cibo del fast food?»
«si, certo, ma oggi volevo fare qualcosa di diverso»
«perché?» Cas abbassò lo sguardo, non voleva semplicemente cucinare qualcosa di diverso, voleva cucinare qualcosa per Dean, un torta «niente»
«Cas, vuoi farmi credere che hai incasinato un’intera cucina per niente» gli si avvicinò, adesso erano a pochi passi di distanza «allora»
«oggi è il 14 febbraio e pensavo che per un giorno, magari, potevamo dimenticare ciò che c’è fuori da questo bunker».
Dean gli posò una mano sulla spalla «anche io vorrei dimenticare cosa c’è la fuori, ma non si può, poi perchè proprio oggi?»
«è il 14 febbraio» ripete, «quindi» disse Dean con uno sguardo confuso, «è… è San Valentino, voi umani lo festeggiate»
«San Valentino -rise- non lo festeggio da… non lo ricordo neanche più, comunque che senso ha cucinare?»
«volevo cucinare una torta, per te, non è forse questo il senso di questa festa, condividere qualcosa con la persona a cui tieni, che ami» disse Castiel titubante.
Dean tenne lo sguardo fisso al lato della spalla sinistra di Cas mentre la sua mano era ancora poggiata sul quella destra «è più una festa per innamorati, si tratta di un amore diverso» cercò di spiegargli, «ma ciò che provo per te è diverso, diverso da qualsiasi cosa abbia mai provato»
«Cas, non sai quello che stai dicendo» si girò per uscire dalla cucina, quella stanza era diventata troppo piccola, quando un mano gli afferrò la spalla «so quello che dico» no, non poteva essere così. Si liberò dalla stretta debole di Castiel ed uscì dalla stanza. Dean non era pronto, sapeva che prima o poi il giorno di affrontare ciò che provava per Cas, il suo angelo, sarebbe arrivato, sperava soltanto che fosse il più tardi possibile. Invece, eccolo lì, Castiel era davanti a lui, non l’aveva detto molto chiaramente, ma aveva appena affermato di amarlo.

E Dean … lui amava Castiel ?

La prima volta che l’aveva visto aveva pensato “ ecco un altro figlio di puttana” poi il tempo era passato, avevano parlato, avevano affrontato battaglie, combattuto fianco a fianco, a volte l’uno contro l’altro, avevano commesso degli errori ma il loro legame era rimasto saldo nonostante tutto. Erano ancora insieme, Cas faceva parte della sua famiglia, immaginarsi senza di lui era impensabile ormai. Ma lo amava?
Dean Winchester amava Castiel, era così, tutto ciò di cui Dean era sicuro è che ci fosse un legame molto profonda tra loro, ma non sapeva come definirlo, chiamarlo amore sembrava sbagliato, riduttivo, banale. Non era soltanto amore era molto più forte. Qualsiasi cosa fosse, lui ne aveva bisogno, aveva bisogno di Castiel.
Aveva avuto delle relazioni, a volte non solo di una notte. Forse Lisa era stata la più importante, ma infondo aveva sempre saputo che non sarebbe durata, ma era amore, almeno con lei. Con Cas era diverso invece, non riusciva a pensare a loro come amanti, loro erano … semplicemente Dean e Cas, ciò che provava per lui era qualcosa che non riusciva a spiegarsi, qualcosa che lo spaventava. Avere bisogno di lui, in un certo senso, significava anche dipendere da lui ed era proprio questo a spaventarlo, dipendere da qualcun altro. Lui era così, lui non dipendeva da nessuno. Lui, Dean Winchester, non si lasciava trasportare dalle sue emozioni. In pochi erano riusciti ad andare oltre le apparenze senza essere respinti. Poi era arrivato Castiel, all’inizio era diffidente, ma adesso, adesso erano lì insieme e ciò che provava per lui non aveva fatto altro che crescere sempre di più. L’aveva afferrato e salvato dalla perdizione , aveva vegliato su di lui. Era stato perseguitato, per essersi ribellato alla sua famiglia, i suoi fratelli, Dio, soltanto per Dean. Aveva cambiato i suoi ideali, aveva fatto delle scelte, a volte sbagliate e senza preoccuparsi delle conseguenze, solo per lui. Dean sapeva di essere importante per quell’angelo, che piano, piano, aveva imparato a pensare con la sua testa, senza farsi condizionare.
Ne avevano passate tante. Ma adesso erano lì, nel bunker, gli angeli volevano Castiel per ucciderlo e per il momento era meglio restare lì, al sicuro. Soprattutto perché Cas non possedeva più la sua grazia. Proprio per questo adesso si erano ritrovati in una cucina, sporca, uno davanti all’altro, era arrivato il momento di ammettere i propri sentimenti. Cas aveva fatto un grande passo verso Dean, passo che probabilmente da angelo non avrebbe mai fatto, ma adesso che era umano, mortale, vedeva le cose sotto un’altra prospettiva. Aveva cercato di spiegare i suoi sentimenti a Dean, sentimenti che non comprendeva del tutto ma di cui era sicuro.
E se Cas era finalmente pronto a rischiare Dean non lo era, non ancora. Proprio per questo Castiel stava guardando Dean mentre lasciava la stanza.
Aveva detto di saper quello che diceva ed era vero, ciò che provava era vero non poteva far finta di niente. Non aveva mai pensato che un essere umano potesse diventare così importante per lui, ma era successo. Anche Sam era importante, ma con Dean era diverso, lui era diverso, tra di loro c’era un legame molto più profondo.
Aveva deciso di confidargli i propri pensieri, quelli più intimi, perchè morire senza averglielo mai detto sarebbe stato un errore, un altro. Non importava la risposta di Dean, l’importante era che lo sapesse e infondo sapeva che anche lui provava le stesse cose. Sapeva che non gli avrebbe detto che lo amava, o che gli voleva bene, probabilmente non lo avrebbe mai detto, ma non importava perché Castiel lo capiva, capiva sempre, ogni cosa.

Dean era chiuso nella sua stanza mentre Cas era ancora in cucina, era lì per un motivo. Doveva cucinare una torta, per la sua persona speciale, era San Valentino e anche se non era esperto di queste cose da umani, voleva provarci, per Dean. Era sempre per lui.
Si rimboccò le maniche e si mise a lavoro, quanto poteva essere difficile preparare una torta, doveva soltanto seguire le istruzioni del libro di cucina. Ma aveva sopravalutato le sue capacità, preparare una torta non era molto semplice, non per lui, che non aveva mai avuto bisogno di nutrirsi o di cucinare. Nonostante avesse preparato l’impasto due volte ottenendo qualcosa di immangiabile, ancora non si era arreso, aveva bisogno di una torta. Non era importante preparare la torta, più che altro era importante darla a Dean.
Dopo il quarto tentativo riuscì ad ottenere qualcosa di accettabile, di sicuro non era una torta all’altezza di quelle che Dean era abituato a mangiare, ma era sicuro che lui avrebbe apprezzato e capito il suo gesto. La torta era pronta.
Si ripulì e pulì anche la cucina, non poteva lasciarla così. Prese la torta e si incamminò verso la camera di Dean. Bussò, non ci fu risposta ma entrò.

Dean era steso sul letto con le braccia piegate dietro la testa, come un cuscino, «Dean» sentendo la sua voce si voltò verso di lui e notò cosa aveva tra le mani, non riuscì ad evitare di sorridere, gli aveva davvero preparato una torta «Cas» si mise seduto e non servì dire all’altro di avvicinarsi perché lo fece senza che gli venisse chiesto.
Rimasero seduti sul letto, vicini, senza dire niente. Finche Castiel non ruppe il silenzio «è per te -gli porse la torta- so che non sarà buona come le altre-» venne interrotto
«sei stato tutto il giorno in cucina, il minimo che posso fare e assaggiarla» prese un pezzo di torta e lo mangiò.
Adorava le torte, ne aveva provate tante, non erano state tutte buone e quella che stava mangiando in quel momento era la peggiore in assoluto, ma non lo avrebbe detto,
«mh, ti sei impegnato» sorrise cercando di non fargli capire che non aveva ancora ingoiato il boccone.
Cas abbassò lo sguardo «puoi dirmelo che è orribile, il fatto che mi sia impegnato non significa che sia buona»
«è orribile» ammise, Cas si alzò dal letto, portando la torta con se, stava per uscire dalla stanza «Cas» si voltò al suono della voce di Dean, che era di nuovo steso sul letto.
«Puoi venire qui» posò una mano sul lato del letto in cui c’era spazio, Cas restò a fissarlo poggiandosi allo stipite della porta, incredulo, Dean gli aveva appena chiesto di avvicinarsi, di invadere il suo spazio personale, pensò di voltarsi e andarsene, credendo di non aver capito bene ma, «prima che cambi idea», l'altro lo dissuase dal farlo.
Posò la torta su una mensola e si avvicinò, sedendosi sul letto con le spalle verso Dean e lo sguardo verso la porta. Una mano gli afferrò la spalla e lo obbligò a stendersi, dava ancora le spalle a Dean ma adesso le sue braccia gli avvolgevano il busto. Poteva percepire il suo respiro sul collo e il calore del suo corpo. Era stato in tanti posti ma quello, tra le braccia di Dean, era il migliore, ci sarebbe rimasto per sempre.
«Non importa se la torta non è buona, grazie, grazie per tutto» non poteva credere che quella situazione fosse reale, erano stesi sul letto, insieme e la torta era l’ultima cosa a cui pensava. Prese la mano di Dean, ma non si voltò per guardarlo, era arrivato il momento di dirglielo, senza giri di parole.
«Dean, io -» non riuscì a concludere «non dirmelo» lo prego Dean «perché?»
«perché io non riuscirei a dirtelo» disse a bassa voce,
«non importa, Dean … io ti amo»
«Cas»
«non sei obbligato a dirlo anche tu»
«non è perché io non voglia dirtelo e che non sono quel tipo di persona-»
«lo so» lo interruppe, «lasciami finire» Cas rimase in silenzio aspettando che continuasse, Dean fece un grosso respiro «non so perché tu abbia deciso di dirmelo, ma se io fossi quel tipo di persona, te lo direi, ti direi che dopo tutto quello che abbiamo passato, siamo diventati una famiglia, io, te e Sammy, ormai abbiamo bisogno di te, io ho bisogno di te, perché senza di te mi sentirei perso, perché... ti amo, quindi non lasciarmi da solo»
Cas si girò, tra le sue braccia, per guardarlo negli occhi «Dean» gli accarezzò una guancia e gli sorrise «non vado da nessuna parte» Dean lo strinse di più a se e l’altro posò la testa sul suo petto «sono felice che tu mi abbia salvato» Cas alzò la testa e si avvicinò al suo viso, poi si fermò, fu Dean ad avvicinarsi e posare le proprie labbra sulle sue.
Perchè Dean Winchester amava Castiel, colui che l’aveva salvato, il suo angelo.

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Angolino di Fay : Buon San Valentino!
Allora, di sicuro ci sono errori, di sicuro è scritta male, quindi mi dispiace, spero che questa cosetta non sia stata molto orribile da leggere.
Grazie per aver letto.

  
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