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Autore: Jcat_and_Directioner    14/02/2014    0 recensioni
Come mi immagino i Jolly prima di diventare fidanzati... Storia di pianti e di una grande amicizia, che sboccerò in qualcosa di più forte.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jaymi Hensley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni tanto penso a come sarebbe essere un ragazzo normale, uno come gli altri. Di sicuro la mia vita sarebbe più facile… e sarei più felice. Sono Jaymi, quello che viene chiamato “ragazzo diverso”. Che in fondo non ho nulla di diverso rispetto agli altri. Solo che sono innamoratissimo del mio migliore amico. Chi lo sa? Ovviamente nessuno. Nessuno sa che sono gay e che sono innamorato di Oliver. Lui è così bello… Ogni volta che penso questa cosa mi butto a piangere sul letto, come sto facendo ora. Lui ha avuto mille ragazze… come può essere che si innamori di me? Sono buttato sul letto a piangere da 20 minuti buoni quando sento bussare alla porta. Decido di non rispondere ma il bussare diventa sempre più insistente.
Io: Non voglio nessuno ora!
Nonostante la mia brusca risposta sento il rumore scricchiolante della porta che si apre. Non so chi sia ma non mi va di parlare e sprofondo nuovamente la faccia nel cuscino. Sento le lacrime bruciarmi negli occhi e il mio respiro diventa affannato. Qualcuno si siede accanto a me e mi mette una mano tra i capelli. Sta un po’in silenzio in quella posizione mentre io faccio di tutto per ricacciare le lacrime dentro agli occhi. Chiunque sia non voglio che mi veda debole. Io sono forte agli occhi di tutti e non posso spezzare questa corazza che mi sono creato.
X: Perché hai smesso di piangere? Sfogati.
Sento quella voce così soave, calda e bella… Non resisto e decido di girarmi. Ovviamente so chi è la persona misteriosa. E’ Olly. Cerco di ignorarlo, non voglio che lui mi veda così. La tentazione però è troppo forte e decido di girarmi a guardarlo, cercando di far spuntare un finto sorriso. Appena mi giro Olly mi guarda con una faccia buffa e capisco che il mio tentativo di sorridere non ha funzionato come sperato… entrambi scoppiamo a ridere come due bambini a cui la mamma ha comprato il gelato. Lo guardo e mi accorgo di quanto davvero sia innamorato di lui. Facendo questa considerazione nella mente mi incupisco. Olly se ne accorge e smette di ridere. Lo guardo come per dirgli “Non chiedermi perché piango”.
Olly: Jaymi facciamo che non ti chiedo perché stavi piangendo, me ne parlerai tu quando sarà il momento ok?
Lo guardo con gratitudine ed annuisco. Solo lui può capirmi così, con uno sguardo. Mi chiedo se abbia capito che sono innamorato di lui… Se sa a cosa sto pensando in questi momenti, se sa dei miei sogni dove lui c’è sempre, se sa di tutti i miei problemi di cui non gli ho mai raccontato nulla. Nella testa spero di no ma in cuor mio vorrei tanto che la risposta fosse si.
Olly: Ero venuto a dirti che mi piacerebbe passare il tuo compleanno con te. Sempre se sei d’accordo…
Ma quanto posso amare questo ragazzo? Quando vede che nella mia testa c’è confusione dice qualcosa per farmi smettere di pensare, almeno per un attimo. Io senza esitare annuisco, gli sorrido e vado ad abbracciarlo. Inspiro profondamente per inalare nelle mie narici tutto il suo profumo. E’ buonissimo e cerco di respirarne il più possibile. Dopo di che ci buttiamo sul mio letto e cominciamo a parlare di tutto. Ogni tanto mi fa uno di quei sorrisi mozzafiato e mi incanto per qualche secondo a guardarlo. I suoi occhi i suoi bellissimi, il suo naso perfetto, le sue labbra mozzafiato, tutto mi piace di lui. Passiamo ore a parlare ma poi si fa tardi e Olly va a casa  dopo avermi dato uno di quei sue abbracci mozzafiato. Quando esce dalla porta subito mi rabbuio. Vado da mia mamma a riferirle che l’indomani avrei passato la giornata con Olly. Lei borbotta qualcosa di incomprensibile ed io torno in camera mia. Mi butto sul letto e mi addormento piangendo. L’indomani mi sveglio con il rumore di un campanello. Mi butto giù dal letto e mi ricordo che oggi passo la giornata con Olly. Cerco di correre in bagno prima dell’arrivo del ragazzo ma non ci riesco. Un ragazzo bellissimo mi appare davanti alla porta. Io sono senza maglietta e mi vergogno molto ma vado ad abbracciarlo. Olly mi guarda e vede sul mio volto i segni del pianto. Mi ordina di andare a lavarmi mentre lui decide i vestiti da farmi mettere. Sembriamo due ragazzine che devono andare al primo ballo. Mi lavo velocemente la faccia e quando rientro nella mia camera trovo vestiti sparsi ovunque. Guardo Olly come per dire “Ma che diavolo è successo qui?” Lui mi guarda e mi fa la faccia da cucciolo mentre mi da un paio di pantaloncini corti e una camicia bianca. Comincio a cambiarmi e sono tutto imbarazzato e capisco che per Olly sono il suo migliore amico quindi non dovrebbe esserci imbarazzo. Nel momento in cui lo penso Olly esce dalla stanza ed io mi cambio in fretta. Dopo cinque minuti sono fuori dalla camera e partiamo per un luogo sconosciuto. Durante tutto il viaggio cerco di farmi svelare la nostra destinazione ma Olly non cede. Ogni tanto mi giro a guardarlo e due volte incrocio il suo sguardo e mi volto impacciato.  Ma perché dovevo innamorarmi di lui? Oggi non voglio pensarci, voglio solo divertirmi. Mentre faccio queste considerazioni Olly ferma la macchina e scendiamo. Appena capisco dove siamo ci mettiamo a correre verso il nostro posto preferito. Mi ha portato nel nostro parchogiochi preferito da bambini, dove ci siamo incontrati per la prima volta. Corriamo a perdifiato ed arriviamo ai cancelli. Sono chiusi ma noi sappiamo cosa fare. Ci guardiamo come per essere certi di star pensando la stessa cosa e ci arrampichiamo. Arrivati in cima Olly salta giù e mi aiuta a scendere, proprio come facevamo da bambini. Entrambi corriamo verso lo scivolo e cominciamo a recitare il modo in cui ci siamo conosciuti.
Olly: Ciao! Vuoi giocare con me?
Io: Certo!
Non sapevamo ancora il nome l’uno dell’altro che già eravamo diventati super amici. Ci incontravamo tutti i giorni da quello scivolo e da li non ci siamo mai più divisi. Finita la nostra recita ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Sappiamo entrambi che quello era stato il momento più bello della nostra vita e che se non fosse accaduto nessuno dei due sarebbe quello che è adesso. Ci fiondiamo sulle altalene e Olly mi spinge, come avevamo sempre fatto. Passiamo l’intera giornata a giocare su quei giochi, ricordando i momenti più belli della nostra infanzia. Entrambi ci divertiamo un mondo ma improvvisamente Olly mi porta via. Non mi dice niente ma mi prende per un braccio e mi trascina su una panchina. Da li c’è una meravigliosa vista sulle montagne. Ci sediamo ed ammiriamo per qualche minuto quel panorama. C’è un silenzio quasi incantato.
Olly: Jaymi io non ti ho ancora dato il regalo… a prima vuoi dirmi perché hai pianto per tutti questi anni nascondendoti da me e da tutti? Ricordati che io ti capisco con uno sguardo e noto i tuoi occhi rossi, sempre.
Lo guardo come per dirgli che quella domanda non la doveva fare ma lui rimane fisso, vuole la risposta. Io decido di non dargliela. Non rischio solo di umiliarmi e di far sapere che sono gay ma rischio anche di rovinare la nostra amicizia. Come se Olly mi leggesse nel pensiero abbassa lo sguardo, come per cancellare la domanda. C’è un momento di silenzio imbarazzato e io cerco le parole giuste per spiegare questo mio comportamento. Mentre comincio a parlare lui mi ferma, mi guarda negli occhi e comincia a dirmi una cosa che non mi sarei mai aspettato.
Olly: Jaymi tu piangi per lo stesso motivo per cui io piango ogni notte, per il quale non mangio più la sera, per il quale non ce la faccio più a passare giornate intere con te. Da quante notti non dormi? Da quante sere non mangi? Da quanto tempo tu non vieni più a dormire da me o io da te? Jaymi da troppo tempo… Tu mi manchi troppo e per questo ho qui il mio regalo per te. Non è un regalo materiale, io ti regalo il mio amore.
Mentre dice queste parole comincia a piangere e si volta per andarsene. Comincio a piangere anche io e corro a fermarlo. Non capisce che è il regalo migliore che lui potesse farmi. Comincio a correre e quando lo raggiungo lo giro e lo bacio, un bacio desiderato da molto tempo, troppo. Un bacio che avrei dovuto avere  il coraggio di dargli anni fa, un bacio misto di lacrime e passione, il bacio più bello del mondo.


SPAZIO AUTORE
Questa è la mia prima storia sui Jolly. Amo questa coppia ed ho provato ad immaginare come si sono messi insieme. Fatemi sapere se vi è piaciuta facendo una piccola recensione :)
   
 
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