San Valentino per Olaf

Anna si mise una ciocca rosso-oro dietro l’orecchio e s’inginocchio davanti al pupazzo di neve. Lo guardò rimettersi i piedi di neve sotto la terza palla candida, quella più grossa. 

Olaf sorrise, mostrando l’unico dente di ghiaccio, le iridi nere gli brillarono.

“Hai avuto un’idea bellissima!” gridò. Dimenò i ramoscelli-braccia, alzò le sopracciglia e guardò Anna mettergli l’ultimo sasso-bottone a forma di cuore.

“Così anche tu sarai bellissimo per San Valentino” mormorò la principessa. 

Il pupazzo di neve si voltò, afferrò un cesto dal tavolo e ne tirò fuori i petali rossi e rosa. Li lanciò tutt’intorno, i ramoscelli sul suo capo tremarono.

“Un giorno qualcuno noterà che sei bellissimo anche dentro” disse l’amica. Lo strinse, i fiocchi di neve che scendevano dalla nuvoletta nera le solleticarono il viso, altri si sciolsero nei suoi capelli e il naso della giovane si arrossò.

“Il mio caro amico che ama i caldi abbracci” bisbigliò con voce inudibile.

“Sicuramente mi scioglierò per qualcuno e quel giorno sarò felice!” gridò Olaf. La carota che gli faceva dal naso tremò.