Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Eustass_Sara    14/02/2014    5 recensioni
gente è san valentino! lo è per me, per voi, per le persone in giro e anche per Kidd e Law.
l'amore è nell'aria nella dolce festa di cupido, festa in cui c'è chi imparerà le lezioni fondamentali per trattare con una donna e chi invece farà il giusto regalo.
°°°°°°
dio ma perché faccio così schifo nelle introduzioni?! T.T va beh, spero di avervi invogliato alla lettura e se ve la sentite lasciate un commentino ;)
BUON SAN VALENTINO, BELLI/E!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Killer, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Quello stronzo di Cupido ha colpito ancora!

Mattina inoltrata, giorno... non ben identificato.
Due ciurme a noi molto note, dopo essersi casualmente incrociate sulla nuova isola, passeggiavano fianco a fianco ; per la precisione, Eustass Kidd gridava dietro a Trafalgar Law. Cosa quotidiana, succedeva ogni santissima volta che si incrociavano per poi far pace fra le lenzuola ; questa volta, però, la faccenda era un po diversa.
-Fanculo, stronzo!-
-L'unico che deve andare a fanculo sei te, Eustass-ya e piantala di seguirmi, ti ho già detto che il mio culo per te è off-limits.-
-Cazzate!-
Un leggero sbuffo uscì dalle labbra seccate del moro che, tranquillo e calmo, procedeva verso una locanda ; in quello momento voleva solo riempirsi di ciambelle, pasticcini e torte, magari accompagnandoli con una birra, per potersi distrarre da quell'imbecille di un capitano che aveva come ipotetico e non dichiarato ma risaputo, ragazzo.
Se quello stronzo non avesse deciso di giocargli lo scherzetto del “ti rubo tutti i dolci”, a quest'ora non sentirebbe la rabbia e il fastidio montargli dentro ; ma sia mai che mostri il fastidio a Eustass, sarebbe una vittoria e Trafalgar Law non ne concede di gratuite. Neanche ascoltò i ringhi seccati, gli improperi e quant'altro di quella testa rossa e calda, gli ignorò deciso a rifocillarsi di zuccheri.
-Uff... quante storie e solo per dei fottuti dolci.-
Si bloccò, Law, deciso a non mostrare ancora niente della sua rabbia ; si voltò il più sciolto e tranquillo possibile, mentre con occhi di ghiaccio si avvicinava a Kidd. Odiava quel testone di un capitano, odiava chi gli toccava la sua immensa scorta di dolciumi vari e ancora di più odiava sentire frasi come “solo per dei fottuti dolci”.
Con un largo sorriso bastardo, alzò prontamente la mano ; un impatto sonoro e il viso bianco di Kidd si voltò dall'altra parte, la guancia marchiata con le cinque dita rosse di Law fece la sua figura, lasciando allibite entrambe le ciurme che li avevano seguiti sin ora in religioso silenzio.
Mentre il moro se ne andava soddisfatto, Kidd rimase perplesso per qualche istante per poi prendere coscienza dello schiaffo appena ricevuto.
-TRAFALGAR, FOTTUTO STRONZO, QUESTA ME LA PAGHI!-
Ormai il chirurgo era distante e, anche se Kidd meditava vendetta, Killer lo trattenne per un braccio. Il resto degli Heart erano all'inseguimento del loro capitano, mentre il rosso cercava di smaltire la sua rabbia.
Era assurdo, ridicolo, sciocco, immensamente stupido e da coglioni reagire in quel modo per dei cazzo di dolci, ma d'altronde era risaputo da tutti i pirati che Trafalgar amava in modo ossessivo la sua scorta di dolciumi e si sapeva anche che se si escludeva la bastardaggine genetica, lui era permaloso oltre ogni limite umano.
Ignorava quella verità, o meglio, la rifiutava ; non era possibile che un pirata forte e orgoglioso come quel chirurgo fosse così permaloso e attaccato a degli zuccheri, non ci aveva creduto ritenendole sciocche voci di mare, in giro grazie a pettegoli e bugiardi. Si era dovuto ricredere e di molto anche.
In fondo non aveva fatto poi qualcosa di male ; lo sanno tutti che gli zuccheri sono la principale fonte di grassi, carie e diabete e se quell'idiota di un pirata mangia per lo più biscotti, caramelle e torte non è molto lontano dal mettere su dei chili, lamentarsi dal dolore a un dente o essere ricoverato in un ospedale per eccesso di zuccheri in corpo.
Se per una volta non mangia quelle schifezze, tanto meglio per la sua salute ; involontariamente aveva fatto un gesto utile a Trafalgar, vigliacco se lo riconosceva quel bastardo! L'unica ricompensa era stata un divieto a quel culo e ora uno schiaffo con tanto di dita stampate in faccia. Roba da matti.
-Quel bastardo... che cazzo ha nel cervello, segatura?!-
-Dai, ora basta Kidd, sai com'è fatto.-
-Fanculo, voglio bere!-
Si diresse a passo spedito verso una locanda, una a caso, gli bastava buttare giù rum, vodka, birra, vino e chissà cos'altro ; lungo quel viale, però, non aveva trovato nessuna traccia di locande o simili, solo negozi d'abbigliamento, cappelli, cibo, libri e antiquariato. Niente che potesse cogliere il suo interesse.
Fece per rimettersi in marcia ma una coppia di vecchietti bloccarono sul nascere le sue intenzioni ; non lo avevano fermato, ne chiamato e tanto meno si erano piazzati sulla sua strada, solo aveano ridacchiato una frase percepita sin troppo bene dalle sue orecchie : “Non ci sono più gli uomini di una volta... ora anche i pirati più pericolosi non sanno corteggiare il loro partner.”
Di sicuro non era riferita a lui, il fatto che l'avessero pronunciata poco dopo il mezzo litigio con Trafalgar non centrava un cazzo e nemmeno voleva sapere cosa intendevano.
Ma che non si dica che i pirati non sappiano corteggiare, è troppo generico! Non tutti sono fessi nel conquistare donne o uomini, lui per esempio era perfettamente in grado, era solo quel Trafalgar a essere così inumano e incomprensibile ; questo non voleva dire che si sentiva tirato in causa, però quella frase era errata, ecco tutto.
-Che cazzo avete da farfugliare, vecchi?! Volete morire?!-
-Ohohoh, caro ci ha sentiti...-
Schifosa vecchia bastarda, per di più con la risata più stupida e odiosa del mondo! Gli sapeva tanto di strega, in più si sentiva preso per il culo... certo che li ha sentiti, mica è sordo!
-Già... così pare, cara.-
Il cigolio della sedia a dondolo gli dava sui nervi, il continuo bacchettare dei ferri che intrecciavano un filo rosso quasi lo fece esplodere dalla rabbia.
Cominciò a tirare fuori la pistola, quando il vecchio afferrò un libro dal tavolino li vicino per poi porgerglielo ; era vecchio, ma ben tenuto. Si e no avrà avuto una decina d'anni, forse di più ; lo osservò, ancora il vecchio lo teneva in mano, mentre la copertina ocra recitava in nero il titolo “Gold Manual”.
-Tieni, giovanotto, è un omaggio della casa.-
-Non so che farmene di quel coso, vecchio!-
-Al momento più opportuno, ti tornerà utile.-
Fu Killer ad afferrarlo per lui, era sin troppo riluttante all'idea di anche solo sfiorare quel coso disgustoso e inutile ; ciò che doveva sapere lo sapeva, non aveva bisogno di leggere un libro dalla copertina stupida e incomprensibile. Nemmeno aveva trama quel libro, strano, deve essere proprio vecchio.
Sentì il fruscio delle pagine arrivare nitido ai suoi timpani, mentre il biondo leggeva qualche riga per conto suo camminandogli affianco.
-Ohi Killer... butta via quel coso, non ci serve.-
-Questo coso è un manuale sulle donne, Kidd.-
-Un manuale... sulle donne?! Chi è l'imbecille che scrive ste cazzate?!-
-E che ne so, magari i due vecchi volevano liberarsi del libro e lo hanno regalato a noi.-
-Tsk, idioti. Io non lo leggo.-
-Kidd, sono anziani, è ovvio che il loro cervello non funziona poi tanto bene!-
Sospirò annoiato e seccato, ormai i due vecchi erano distanti di parecchi metri ; Killer ancora leggeva le pagine di quel Manuale, quasi sembrava interessato. Come se a lui servisse... in fondo lo sapevano tutti, Kidd incluso, che se la intendeva parecchio con un fottutissimo pinguino, membro degli Heart.
-Ehi Kidd, senti qua!
Sono tre le piccole lezioni per non sbagliare con una donna.-
-E che mi frega?!-
-Sta a sentire!
Lezione numero 1 : Mai fare riferimento di cambi del peso a una donna.-
-Che assurdità!-
-
Lezione numero 2 : Non infastidire in nessun modo una donna, onde evitare reazioni violente o inaspettate.-
-...-
-
Lezione numero 3 : In caso di sbaglio cercare il perdono in modo dolce, magari facendole un regalo, ammettendo l'errore commesso.-
-Killer...-
-Si?-
-Brucia quel cazzo di affare!-
-Perché?-
-Quel coso è maledetto, brucialo!-
-Eh?!-
Camminò a passo spedito, irritato oltre ogni misura. Naturalmente era una coincidenza che il vecchio avesse dato quel libro proprio a lui ; gli era capitato a tiro, gli aveva mollato l'aggeggio e aveva fatto bene. Di certo quel libro o manuale che fosse, era maledetto da qualche demone o sortilegio vecchio di secoli ; la prima “lezione” non aveva molto senso, non gli era interessata molto ma... cazzo, la seconda ci aveva azzeccato in pieno.
Aveva infastidito quel coglione di Trafalgar e lui non solo aveva reagito in modo
inaspettato vietandogli del sano sesso ma anche in modo violento mollandogli un ceffone. Era assurdo, semplicemente assurdo.
Per quanto lo odiasse, Kidd non poteva ritenere Law una donna, che diamine ; aveva i suoi stessi attributi, li sotto e il petto era rigorosamente piatto. Law era un maschio, punto.
Era diverso dalle donne, anche se andava d'accordo in modo inquietante con Bonney e una volta lo aveva beccato a ridacchiare su chissà cosa con lei ; insomma, solo perché è riuscito a parlare civilmente con quella rozza e cavernicola creatura dalle sembianze femminili, non vuol dire che anche quel chirurgo fa parte del giro in rosa!
Certo, era incomprensibile, permaloso, un po suscettibile, nevrotico, lunatico e quant'altro, ma solo per queste leggere similitudini con una donna non vuol dire che lo è anche lui. Era così, senza dubbio.
Fanculo alle somiglianze, ai difetti e quant'altro : Trafalgar era maschio, il corpo era la prova inconfutabile.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Sera. Ormai era calata da un bel pezzo e, dopo la solita baldoria senza motivo, Kidd e la sua ciurma si erano rimessi in cammino per quelle strade, alla ricerca di una locanda in cui cenare, bere e dormire ; ancora qualche giorno e poi avrebbero ripreso il largo, come al solito.
Entrando in quella locanda, scelta a casaccio fra le tre o quattro adocchiate, si sarebbe aspettato qualunque cosa, tranne che vedere Trafalgar seduto al bancone con un piatto pieno di pasticcini e in bocca una fetta di crostata.
Inutile dire che non gli aveva affatto perdonato lo schiaffo, per questo la sua andatura verso quel bastardo era così furente e minacciosa quanto lui.
-Ehi stronzo! Molla li quella roba, io e te abbiamo un conto in sospeso!-
-Eustass-ya, qual cattivo vento... torna più tardi, ho da fare.-
-Non ne hai mangiati abbastanza di zuccheri, Trafalgar?-
Lo vide arrestare la masticazione, mentre con lentezza faceva ruotare la seduta dello sgabello in pelle ; se lo ritrovò davanti con sguardo di ghiaccio, la fetta del dolce ancora fra le mani poco distante dalle labbra e il boccone ora mandato giù.
-Che ti importa?-
-Nulla, ma ritengo che per oggi hai mangiato sin troppi dolci.-
-Vorresti dire che sto ingrassando?-
Fece per aprire bocca e sparare una delle sue velenose frecciatine, l'occasione era li su un piatto d'argento, ma di colpo si bloccò. Come al solito, Law aveva parlato sereno, ma lo sguardo lasciavano trapelare l'invito a confermare quell'insinuazione con la minaccia che poi sarebbe morto.
Mai fare riferimento di cambi del peso a una donna.
Neanche sapeva perché gli era tornata in mente quella frase, ma provare non costava nulla anzi, gli avrebbe tolto un dubbio.
-Voglio dire che ti verrà il diabete, se continui così.-
Solo per un istante, giurò di aver visto la perplessità animare gli occhi argentei di Trafalgar, solo per un attimo, per poi vedere le labbra piegarsi in un sorrisetto bastardo quanto malizioso.
-Da quando ti preoccupi per la mia salute, Eustass-ya?-
-Idiota! Non me ne frega un cazzo della tua salute!-
-Giurerei il contrario.-
Sbuffò pesantemente, deciso a cambiare locanda. Perché, fra tutte, è entrato in quella?! Doveva avere una sorta di calamita attira stronzi ; si incamminò a passo veloce verso l'uscita, sentendo subito l'aria frizzante e fresca della sera.
Un toccasana per sbollire il nervoso, respirò a pieni polmoni e in uno sbuffo mosse qualche passo tranquillo, diretto alla prossima locanda.
È quello che cercò di fare, finché dei passi veloci simili a una corsa non gli si avvicinarono per poi sentire un peso fiondarsi sulla sua schiena ; due braccia avvolte in un tessuto
giallo gli circondarono il collo da dietro, vedeva a stento gli orribili tatuaggi delle mani olivastre.
Quasi gli mancava l'aria, talmente era salda la presa ; con un rapido movimento del braccio, scansò il corpo leggero e fastidioso di Trafalgar dal suo, facendolo atterrare sul terreno. Non era caduto, ma era più che deciso a rompergli le palle.
-Cos'era, un tentativo di soffocamento?!-
-Hm... forse...-
Gli si era parato davanti un sorrisetto furbo e bastardo, gli occhi divertiti dal suo ringhio inevitabile e le mani in tasca.
Prima o poi lo avrebbe sgozzato o ucciso in un qualche altro cruento modo, ne era sicuro.
Quel sorrisetto si accentuò e lo vide avvicinarsi con fare sfrontato ; le sue mani tatuate si posarono sul suo petto mentre quel viso, che avrebbe spaccato a suon di pugni, si era avvicinato al suo, per quello che poteva vista la non troppa altezza.
-Diciamo che era un tentativo di vendetta... non ti ho ancora perdonato per aver mangiato i miei dolci.-
-Ah?! Ancora con sta storia?! Ma che cazzo vuoi, che mi abbasso a chiederti scusa?! Te lo puoi scordare!-
La risata sottile di Trafalgar ebbe il potere di innervosirlo oltre ogni limite ; non aveva dubbi, quella era una presa per il culo.
-Non ce n'è bisogno, Eustass-ya.-
-...Fanculo.-
Era troppo, vedere quello sguardo malizioso nei suoi occhi significava “avanti, scopami se hai il coraggio”, una sfida chiara e tonda che non avrebbe mai rifiutato.
Lo afferrò per la nuca, chinandosi a divorargli quelle dannatissime labbra, trovando subito accesso alla lingua del moro ; ecco, malgrado il suo essere odioso, Trafalgar qualcosa di buono ce lo aveva.
Si staccò giusto per prendere fiato, mentre il sorriso sghembo tornò a incorniciare il viso olivastro.
-Stronzo, ti pentirai dello schiaffo.-
-Vuoi punirmi, Eustass-ya?-
Non rispose, limitandosi a un largo ghigno. Sta volta non avrebbe reagito alla provocazione, non ora che i pantaloni tiravano così tanto, non ora che poteva caricarsi in spalla il corpo sottile e magro di Trafalgar dirigendosi nella prima locanda.
Neanche le imprecazioni del chirurgo tolsero il ghigno, ne lo fermarono, anzi ; andò tranquillo dalla donna grassa e orrenda chiedendogli una stanza per poi salire le scale.
Non era distante la stanza e, appena fu aperta, fece solo qualche passo per poi lanciare letteralmente Law sul letto ; chiuse a chiave la porta e la pelliccia cadde a terra.
Quella sarebbe stata una lunga notte.
Lunga e piacevole.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

-Hmn...-
Si rigirò fra le coperte, era a tanto così per svegliarsi definitivamente, rompendo il dormiveglia e il piacevole torpore. Davvero, voleva poter tornare nel mondo dei sogni, ma il fastidioso dito che non vedeva ma che sapeva a chi apparteneva continuava a tamburellare sul suo braccio o sulla schiena, infastidendolo come non mai.
Sentì una leggera aria all'orecchio ; non ci vide più.
Bada il dito scassa palle, ma il soffio nell'orecchio no! Era la cosa più odiosa del mondo ed era anche il motivo che lo aveva fatto scattare seduto sul materasso.
-Trafalgar! Dio santissimo, che cazzo hai da rompere a quest'ora?!-
La sottile risata del chirurgo gli riempì le orecchie, innervosendolo ; poteva sentire il prurito alle mani, il sangue che andava al cervello e un grande istinto omicida prendeva possesso dei suoi desideri.
-Eustass-ya...-
-Che vuoi?!-
Un bacio improvviso gli fece calmare la furia omicida, per risvegliare i bassi istinti ; strano, di solito Trafalgar non gli dava un bacio appena sveglio a meno che non fosse una richiesta al secondo round, decisamente più probabile.
-Tenero e sensibile Eustass-ya...-
Ok, adesso gli avrebbe spaccato la faccia : Tenero e sensibile?! Forse era ubriaco, deve aver preso una botta in testa, oppure stava male. Quando mai lui aveva fatto un gesto tenero e sensibile?! Su che base ha tirato fuori sta stronzata?!
-Seriamente Trafalgar, o la smetti di drogarti o ti sopprimo.-
-Ora fai anche il timido?-
Lo guardò stralunato, seriamente preoccupato di trovarsi davanti non il vero Trafalgar ma il suo clone mal riuscito. Perché quello non era il vero chirurgo sfiancante che si portava a letto da qualche anno, anche se era molto somigliante.
-Non fare quella faccia, Eustass-ya... lo sai, ieri mi hai stupito con quel gesto romantico... volevi farti perdonare?-
-...Ok, ho capito, mi pigli per il culo. Se cerchi rogne, va da un altro, io ho sonno.-
-Te lo sei dimenticato vero?-
-Cosa?-
-Ieri ti sei preoccupato per me per la prima volta, Eustass-ya, un gesto romantico non trovi?-
Risolto il mistero. Al solito, si era costruito un castello per aria ricco di scemate e melensaggini ; quando avrebbe smesso di vaneggiare, non lo aveva ancora capito in tutto quel tempo che passavano assieme, non gli restava che pregare in un futuro non troppo lontano, altrimenti i suoi nervi sarebbero saltati a velocità lampo.
In caso di sbaglio cercare il perdono in modo dolce, magari facendole un regalo.
-Te l'ho già detto, non me ne frega un cazzo della tua salute.-
-Sei contraddittorio, Eustass-ya. Per di più sei stato romantico proprio nella notte del 14... cos'è, il mio regalo?-
-Regalo?! Di che cazzo parli?!-
-Il 14 febbraio, ti dice nulla?-
-Sinceramente? no.-
La risata del moro tornò a farsi viva, subito interrotta da un bacio che Trafalgar stesso gli aveva regalato ; uno di quelli odiosi, a stampo che duravano un nano secondo.
-Buon San Valentino, Eustass-ya.-
Oh.
Ecco cos'era il 14 febbraio : la festa più schifosa, inutile e melensa dell'anno.
Per pura disgrazia se lo era ricordato e, ancor peggio, Trafalgar non lo aveva mai scordato ; se non altro non aveva più il divieto al suo culo, quello bastava e avanzava.
-Anche io ho un regalo per te, sai?-
-Oh no, Trafalgar, non accetterò regali stupidi e melensi, chiaro?!-
-Non è niente del genere.-
-E che roba è?!-
Vide il ghigno, che non era ancora spuntato sul viso del chirurgo, farsi largo con facilità assurda.
Le braccia sottili si allacciarono dietro il suo collo, mentre il corpo ancora nudo aderiva al suo, il sedere bronzeo e perfetto era in bella mostra.
-Sono io il tuo regalo.-
Ghignò anche lui, sveglio e pronto per il secondo round ; a loro non servivano frasi e regali sdolcinati, ne promesse, paroline o che altro. Solo del sano sesso e navigare ognuno per la propria strada, sapendo che presto si sarebbero rincontrati ; perché entrambi i corpi ne avevano bisogno e, anche se non lo ammettevano nemmeno a loro stessi, si sentivano completi solo insieme.
Ma questa è un'altra storia.
~



angolino piccino picciò.

hm... che dire... era li, sulla punta delle dita, voleva essere scritta ed eccola qua. Mi ero ripromessa di non scrivere ciofeche almeno oggi che è il giorno degli innamorati ma, oh, qualcosa a questi due bignè alla crema DOVEVO dedicarla U.U
Un grazie mille a chiunque la leggerà arrivando sino in fondo, a chi commenterà e a tutti quelli che passeranno di qui a darci un occhio magari mettendola fra le ricordate, preferite o che altro. ^_^
coscienza : e ti aspetti che qualcuno lo faccia?! Dovrebbero sopprimerti anche solo per questo U.U
me : Tu guarda... mi sembrava strano che non fossi ancora venuta a rompere le palle -_- ad ogni modo cerca di non scassare almeno oggi, thanks.
Uhuhuhuh, noi ci vediamo nel mio proximo aggiornamento che dovrebbe essere in questo week end, se tutto va bene <.< hmhmhmhmh, bacioni enormi e passate un cioccolatoso san Valentino! ^_^ io l'ho già fatto mangiando biscotti immersi nella cioccolata calda, mentre scrivevo sta pupacchiata! XD e non chiedetemi il senso o il perché del titolo, non lo so, mi è uscito così! XDDDDDDD
Kiss and Bye

googletta

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Eustass_Sara