13 febbraio
-Wow domani è già San Valentino!- esclamò Midorikawa
con gli occhi che brillavano.
-Finalmente
sta arrivando…- aggiunse Kazemaru anche lui visibilmente felice.
Invece a Fubuki non piaceva particolarmente quella
festa. Ogni anno si trovava sommerso da lettere e bigliettini, che sfortuna,
pensava! Perché tutti gli altri non vedevano l’ora che arrivasse il fatidico
giorno? Cosa ci trovavano di tanto emozionante?
Che poi è una festività abbastanza inutile, se non
hai una persona speciale con cui trascorrerla.
E lui ancora non l’aveva trovata…
14 febbraio- San Valentino
Gouenji si fermò davanti alla cassetta postale, ci
rimase per qualche minuto.
Poi però constatò che sarebbe stato meglio
consegnarla di persona. Di solito odiava a morte quel giorno dell’anno, ma
chissà, sarebbe potuto cambiare qualcosa.
~~~~~
Shirou entrò in classe.
Però doveva ammettere che la scuola era più viva,
sembrava quasi fosse Natale!
Shirou si convinse che non sarebbe stata poi così
male la giornata… così si sedette al suo banco con Ichirouta e poco dopo iniziò
la lezione.
~~~~~
-Prof posso andare un attimo in bagno?-
-Certo ma torna subito Gouenji!- acconsentì l’insegnante.
Shuuya uscì agitato dall’aula e si diresse verso gli
armadietti. Consegnare quel maledetto biglietto di persona… no, non ci sarebbe
mai riuscito. Molto meglio l’armadietto.
Lo fissò per qualche secondo, poi si decise ad infilare
il foglietto.
“E ora che cavolo succede?” pensò preoccupato il
ragazzo. Il biglietto si era fermato alla fessura e non voleva proprio andare.
Sentì dei passi avvicinarsi, così corse via fino alla sua classe per non
prendersi una bella strigliata da qualche docente. Rientrò nell’aula. Purtroppo
avrebbe dovuto consegnare quella lettera… di persona.
~~~~~
Le ore passarono né troppo velocemente né lentamente,
e arrivò il suono della campanella della ricreazione. Finalmente! Non tutti
amavano la chimica.
I ragazzi si fiondarono fuori dalle classi verso gli
armadietti per riporre i libri e andare a divertirsi con i propri amici per
qualche minuto.
Fubuki, nel corridoio incontrò Shuuya.
-Ehi Shirou come va?- gli domandò il biondo.
-Non male considerando che è San Valentino.- sorrise
aprendo il suo armadietto, che però dovette subito richiudere per non essere
travolto da una montagna di foglietti volanti.
-Ah ecco ci mancava qualcosa.- disse scocciato il lupetto,
cercando con fatica di aprire piano piano lo sportellino. Non sarebbe mica
stato con i libri tra le braccia!
“Ecco perché non si infilava, era già pieno!” pensò
Gouenji osservando il compagno indaffarato a spingere a tutti i costi i libri
dentro.
-Vuoi un aiuto?-
-No, grazie… ho quasi fatto!-
Shuuya diede un’occhiata veloce al grande orologio
della scuola. Se voleva consegnare il biglietto, doveva muoversi!
Shirou riuscì nell’intento e chiuse, comunque a
fatica, il suo armadietto.
Chiuse gli occhi e diede un lungo sospiro di
sollievo. Finchè non sentì tutti i compagni attorno a loro sussurrare un ‘oooh’
a metà tra il commosso e lo stupito.
Alzò lo sguardo e notò che Shuuya gli stava tendendo
qualcosa con le mani, lo sguardo perso nel pavimento. Era un biglietto d’amore.
Per lui. Si sentì più o meno svenire, o come minimo la febbre… Sentiva le
guance troppo calde e rosse.
-Shirou io ti amo…- il rossore si vedeva bene anche
sulle sue di guance, risaltava ugualmente sulla sua pelle abbronzata.
Il tutto si concluse con un tenero abbraccio; ora il giorno di San Valentino avrebbe finalmente avuto un significato per entrambi.
Siiiiiiii bene bene ho finito. Non potevo non
scriverla, no u-u
1) Devo
festeggiarli.
2) In
ogni caso mi sono divertita scrivendola, soprattutto quando Shuuya impazzisce perché
non riesce in nessun modo di lasciare il biglietto. Muahaha
E poi si, Shirou è mooolto gettonato *-*
Ora vi lascio. Spero che vi sia piaciuta e che
abbiate passato un buon san Valentino.
Un bacio a tutti!
Tety