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Autore: telesette    15/02/2014    0 recensioni
Gli occhi di Barbara Gordon, puri e trasparenti come due gemme cristalline, erano in grado di scaldare il cuore di chiunque. La luce degli occhi di Barbara era unica, intensa, uno dei motivi di attrazione che Dick sentiva maggiormente irresistibile in lei.
Solo Babs sapeva leggergli dentro con uno sguardo, capire sempre a cosa stesse pensando, e apprezzarlo semplicemente per quello che era...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barbara Gordon, Dick Grayson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In memoria di un'amica'
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In memoria di un'amica:

Nata a Chieti, il 4 marzo del 1977, Gina Ciriegi era una persona di animo semplice e molto creativa. 
Oltre a scrivere, sapeva creare delle bellissime riproduzioni e decorazioni angeliche. Molto brava anche col photoshop, con il quale sapeva creare delle immagini molto tenere coi personaggi di varie serie animate. Inguaribile e dolcissima romanticona, amante delle storie d'amore e dei finali lieti. Fedelissima conoscitrice dei vari capolavori di animazione DISNEY ( "Gli Aristogatti", "La Carica dei 101", "La Sirenetta", "Il Re Leone", e molti altri ancora ). Sognatrice e sensibile, nonostante le tante difficoltà della vita, sempre volta a rincorrere le tante piccole gioie che ogni persona desidera per sé: la serenità, la pace, gli affetti, l'amore... 
Gina si spegne il 7 marzo 2013 all'età di 36 anni, lasciando un grande vuoto nei cuori di molte persone ( me compreso ), e un dolore immenso in tutti coloro che la conoscevano per la persona meravigliosa che era. 
Di tutte le cose che ho ancora di lei, e della nostra bellissima amicizia nata su Facebook, senza dubbio rimane il ricordo delle nostre interminabili chiacchierate. C'erano così tante idee in lei, così tante storie da creare, perciò vorrei tentare di riportarle su queste pagine a nome suo. Nelle mani uno strumento, nella mente un pensiero, ma il cuore è quello che lega entrambi alla fantasia che abbiamo condiviso assieme. 
Ciao Gina!

***

 

 

Negli occhi di Babs
immagini tratte da internet

 

- Dick - sussurrò Barbara, cercando di convincere il ragazzo a seguire la musica. - Capisco che il lento non è il tuo genere di ballo... ma non puoi proprio fare uno sforzetto, neppure per me?
- Scusami Babs - rispose l'altro mestamente. - Mi dispiace: temo di essere proprio un disastro, con questo genere di feste...

La serata di San Valentino al Gotham's Empire Restaurant era l'evento mondano più importante ed esclusivo dell'alta società. Dick aveva ricevuto i biglietti da Bruce, il quale aveva già un "impegno notturno" con Selina, di conseguenza gli era sembrata una buona idea per poter offrire a Barbara qualcosa di diverso dalla solita pizza, il solito cinema e la solita corsa in motocicletta.
Purtroppo, non aveva considerato di sentirsi ampiamente a disagio, con quel genere di ambiente sfarzoso ed elegante.
A differenza di Bruce, infatti, lui non aveva la faccia tosta per ostentare la sicurezza tipica del playboy pieno di soldi.
Dick Grayson era un ragazzo semplice.
Ciò che per il suo mentore altro non era che normale consuetudine, volta perlopiù a distogliere possibili sospetti sulla sua doppia vita, Dick lo percepiva come troppo lontano dal suo stile di vita. Nonostante gli anni in cui il buon vecchio Alfred avesse provato ad insegnargli tutto, sul modo di comportarsi e sulle regole dell'etichetta, Dick si sentiva come una sorta di manichino ingessato con su un vestito elegante e un cravattino che gli stringeva sul collo.
Aveva avvertito quella sconfortante sensazione, subito dopo aver messo piede in quel locale pieno di gente snob.
La musica, la clientela, il personale, la luce, l'atmosfera...
Neppure Villa Wayne, con tutte le feste e i ricevimenti, sapeva tanto di quel mortòrio allucinante!
Dal canto suo Barbara, indovinando subito quale che poteva essere il motivo del suo turbamento, cercò pazientemente di mettere Dick a suo agio. Da principio il ragazzo cercò seriamente di adeguarsi, non fosse altro che per non deludere le aspettative della dolce fanciulla, ma nel mentre che l'orchestra suonava una specie di lagna indescrivibile... Dick sospirò, chinando il capo profondamente amareggiato.
Fortuna che Babs, leggendo chiaramente nel suo sguardo, decise di sottrarlo a quella pesante umiliazione.

- Vuoi che ci sediamo a tavola? - domandò.
- Babs, io... Sono mortificato, davvero...
- No, sul serio - si affrettò ad aggiungere lei, in modo da tranquillizzarlo. - Non so te, ma mi è venuta voglia di un bell'aperitivo!

Entrambi si sedettero al tavolo, evitando ogni genere di commento sul ballo, e Barbara fu abilissima nello spostare la conversazione su tuttaltro genere di argomenti. Anche lei era di gusti semplici, nonché genuina e spigliata nei modi di fare, perciò poteva comprendere Dick meglio di chiunque altro.

- Allora, vediamo un po' - sorrise. - Fammi indovinare: non hai detto a Bruce della macchina che hai "preso in prestito" dal suo garage... ho indovinato?

Dick riuscì ad abbozzare quasi un mezzo sorriso, percependo l'evidente ironìa di quella battuta, rincuorato dall'affetto e dalla paziente comprensione della ragazza.
Barbara non era affatto stupida, né tantomeno ingenua.
Sapeva benissimo che un tipo come Dick non era fatto per sopportare quel genere di ambiente così esclusivo, abituato com'era al brivido dell'azione e dell'avventura, così come sapeva delle differenze di carattere sostanziali tra lui e Bruce.
Dick infatti era un gran bravo ragazzo, fedele e sincero nei sentimenti, ma un pessimo attore.
Non assomigliava per niente allo Scapolo d'Oro di Gotham.

- Babs - cominciò il giovane in tono di scusa. - Volevo solo regalarti una bella serata, qualcosa di diverso almeno, ma come al solito...
- ... Come al solito, sei squisito, Dick Grayson - tagliò corto Barbara, guardandolo dritto negli occhi.

Gli occhi di Barbara Gordon, puri e trasparenti come due gemme cristalline, erano in grado di scaldare il cuore di chiunque. La luce negli occhi di Barbara era affascinante, intensa, uno dei motivi di attrazione che Dick trovava più che irresistibile in lei.
Solo Babs sapeva leggergli dentro con uno sguardo, capire sempre a cosa stesse pensando, e apprezzarlo semplicemente per quello che era.

- Non... Non sei arrabbiata?

Barbara scosse il capo serenamente.

- Scioccone che non sei altro - esclamò affettuosamente, prendendogli la mano. - Non hai capito che non fa nessuna differenza, se mangiamo qui o se ceniamo a panini su una panchina... Quello che voglio è semplicemente stare un po' con te!
- Sei unica, Babs!

Entrambi tacquero.
L'orologio del ristorante scandì la mezzanotte, San Valentino era ormai trascorso da un pezzo, ma anche questo era solo un dettaglio. Mentre tutti continuavano impertérriti a festeggiare e a scambiarsi banalissime frasi di rito, Dick e Barbara rimasero alcuni minuti in silenzio a guardarsi teneramente negli occhi l'un l'altra.
Alla fine, Dick decise che era il momento di offrirle qualcosa di autentico.

- Ho visto una moto stupenda qua fuori - mormorò. - Non credo che il proprietario troverà granché da ridire a scambiarla, quando gli metterò in mano le chiavi di una Porsche nuova fiammante...
- No, penso anch'io - annuì Barbara.
- Non prenderai freddo, vestita così leggera?
- Ma ci sarai tu a riscaldarmi... Dick!
 

FINE

   
 
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