Cinque anni prima...

-Rilliane! Vieni in salone, è la festa di Hallowen, sono arrivati gli zii!

Una bambina di undici anni sbuffó. Aggiustò il vestito rosa confetto ed il fiocchetto bianco in testa, poi, sembre sbuffando, mise le scarpe che la madre le aveva dato. Ogni bambina voleva essere come lei. Lei era in una delle famiglie più ricche della città. La invidiavano i più poveri, volevano vestirsi nello stesso pomposo modo, volevano una casa enorme, volevano quelle belle scarpette tanto COMODE. Per Rilliane a differenza delle sue nobili compagne, quel mondo faceva schifo. Odiava quelle scarpe. Odiava quei vestiti che ti facevano sembrare una bomboniera. Odiava truccarsi. Diamine, i ricchi non si lavavano! I poveri erano cento volte più puliti. Lei amava l acqua e le erbe con cui si lavava. Si lavava i capelli tutti i giorni, di nascosto alla sua mamma...lei non apprezzava la pulizia. Per carità, la madre era una bellissima donna. Si truccava a volontà, infilava la parrucca bionda e si spruzzava litri di profumo. Unica cosa che la madre odiava erano i peli:quelli neanche li voleva vedere. Rilliane non aveva un pelo. La madre, sotto quella parrucca, aveva dei capelli di un biondo sporco, sudicio. La bambina li aveva di un biondo miele molto profumato. La madre metteva ombretto, mascara e eyeliner. Rilliane, essendo giovane, aveva diritto al mascara (che non metteva mai, si sentiva ancora troppo piccola...e lo era). La madre diventava chilometrica con i suoi trampoli chiamati tacchi. Lei invece era bassa in confronto ad alcuni compagni. Per la società, la donna era bellissima. Per la società, Rilliane era "graziosa, ma non ha preso dalla madre".

Appena scesa, la madre, in un vestito viola chiaro con strascico e ornato da fiocchi, fiocchetti, fiori e tutto quello che può essere messo su un vestito, la salutò con un inchino, che fece anche lei. Tutti i suoi mille parenti le fecero il baciamano e lei sorrideva forzatamente.

-Rilliane, vieni.

La chiamò lo zio Peter, l unico zio che la considerava una nipote e non una signorina nobile.

Andarono in balcone, lui tirò fuori due bambole di pezza. Su per giù i personaggi avevano la sua età. La prima era una bambina con dei bei capelli verdi, molto corti, vestita da principessa. L altro era un maschio, biondo con il codino, occhi più profondi e azzurri dello stesso mare. Era vestito da duca.

Le osservò attentamente. Era fatte benissimo, cavolo! Sembrava quasi che gli occhi del bambino la guardassero e che la bambina le sorridesse.

-Sono un regalo di Halloween per la mia nipotina preferita!

Rilliane annuì, contenta. Non parlava molto.

-Rin solo una cosa!

L aveva chiamata Rin? Rin...aveva un bel suono, Rin. Le piaceva.

-Non devi farle vedere a nessuno, queste sono bambole speciali:crescono, diventano adulte insieme a te!

-Posso andare a giocare?

-Va bene Rin, ci parlo io con la mamma.

Rin fece un inchino frettoloso e salì in camera, buttandosi sul letto.


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Ciao...non siate duri con le recensioni...pietà!
Questo chappy fa un pochino schifo...però migliorerà la storia, promesso! 
Vi faccio i miei saltuti!
Ciao!