Hermione era stanca. Era stata una giornata lunga, Rose non voleva dormire quel pomeriggio e l’aveva fatta diventare matta. Nonostante tutto era riuscita a preparare tutto in tempo per il ritorno di Ron, che ora invece era in terribile ritardo. Proprio non riusciva a tenere ancora gli occhi aperti… Fu un attimo… Rosie dormiva e così anche lei si addormentò.
 
Ron Weasley era esausto. Quel giorno era andato su e giù per l’ufficio portando moduli, scrivendo relazioni e facendo rapporti e ora non ne poteva più. Al solo pensiero di entrare in casa e sentire Rose che si lamentava per i denti, che oramai erano diventati tre, Hermione che, sempre più esausta, gli chiedeva di farla addormentare mentre lei si riprendeva un attimo facendo un bagno… al solo pensiero di tutte queste cose l’auror non resistette alla tentazione. “Invece di smaterializzarmi davanti a casa, come sempre, farò due passi, magari quando arrivo dormiranno già” guardò l’orologio: 12.54pm. “Dannazione se è tardi! Devo dire a Harry che non possiamo più stare in ufficio fino a tardi, così!”.
Mentre pensava queste cose una morsa allo stomaco lo avvertì di essersi appena materializzato nella piazza del paesino al limitare della Foresta di Dean scelto da lui ed Hermione come casa. A quell’ora così tarda non c’era nessuno in giro “Non mi noteranno nemmeno se entro nella foresta e sparisco nel nulla...”.
Entrato nella foresta accese la bacchetta e si diresse verso il sentiero nascosto che portava alla loro casa, immersa nel verde. Arrivato al limitare della proprietà si era accorto che strane luci blu-azzurre salivano dal giardino. Superata anche l’ultima fila di alberi lo spettacolo che gli si prospettava davanti era magnifico. Nel punto dove solitamente si materializzava c’era Leo sul suo trespolo che lo aspettava con un foglietto, lo raggiunse in fretta e lesse mentre le fiammelle si facevano più brillanti nei loro barattoli di vetro. “Hermione è così brava con queste cose, l’ho sempre detto… Ma chissà cosa è successo??” Leo tubò felice quando vide arrivare Ron e subito gli volò sul braccio porgendogli il biglietto, che diceva: “Segui i ragni…” appena lo lesse le fiamme dai barattoli si alzarono e disegnarono piccoli ragnetti nell’aria. “Ma non potevo seguire le farfalle? Questa Hermione me la paga!!” Mentre si dirigeva verso casa lungo il sentiero disegnato dai ragni questi piano piano sparivano e con loro si spegnevano anche le fiammelle.
Arrivato davanti alla porta notò che anche all’interno c’erano delle luci blu-azzurre. “Cosa avrà combinato questa volta? Non è che oggi portava Rosie alla Tana e io me lo sono scordato? No non può essere!! Mi avrebbe mandato Leo per ricordarmelo!” Aprì piano la porta e quello che vide lo fece sorridere.
Le donne più importanti della sua vita erano lì, addormentate, in salotto. Hermione, stesa sul divano, stringeva a se un pacchetto e dormiva beata; Rose, nella sua culla accanto alla mamma, dimenava i pugnetti chiusi mentre sognava chissà cosa. Attorno a loro altri barattoli con le fiammelle di Hermione posizionate a formare un cuore attorno alle due figure addormentate. Ron si avvicinò piano, cercando di non svegliarle. “Visto non mi ero dimenticato! Ma allora perché tutto questo?” Mentre si arrovellava il cervello con queste domande coprì la moglie con una delle coperte patchwork che stavano ai piedi del divano e poi si concentrò sulla sua piccola. Rose si stava svegliando, probabilmente per via dei denti, e volendo evitare che svegliasse Hermione Ron le si avvicinò piano. Appena la vide il suo cuore si riempì di gioia.
Hermione le aveva messo una tutina gialla con la scritta: “I’m a Big Sister Now!”. A Ron ci vollero pochi secondi per capire il perché di tutto quel da fare. Prese Rose in braccio e mentre lei iniziava a piangere Hermione si svegliò.
“Non ci posso credere!! Davvero??” disse indicando Rose.
Era così felice! Era davvero l’uomo più felice della terra! Tutta la stanchezza, i problemi e le difficoltà di quella giornata erano sparite, andate.
“Scusa non è stata la bella sorpresa che avevo…” Hermione aveva iniziato a parlare ma lui non le permise di continuare. La prese per un polso e tirandola a se le diede il bacio più dolce e amorevole che poteva. “Non importa… Quello che importa è scritto qui…” e indicò Rosie che in braccio a papà si era riaddormentata come un angelo.
 
Andando a dormire, quella notte, Ron Weasley si rese conto che sarebbero venuti giorni in cui sia lui che sua moglie sarebbero stati doppiamente stanchi e doppiamente esauriti, ma che quella sera, quella notte era solo pura gioia. Una nuova vita sarebbe arrivata nelle Foresta di Dean, nella loro famiglia e questo lo ripagava di tutto!

- Angolo autrice -
Allora?? Cosa ne dite?? Ho letto molte cose su Hermione che annuncia di aspettare Rose, ma mai Hugo quindi ho pensato a come avrebbe potuto dirglielo. Nel mio stile ho lasciato che i pensieri di Ron vagassero e si perdessero. Spero di essere rimasta fedele al personaggio. Fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni. La prossima settimana (penso verso giovedì o venerdì) ne pubblicherò un'altra. Però se avete delle preferenze, fatemelo sapere e cercherò di accontentarvi =) - Arj