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Autore: lyrapotter    18/06/2008    4 recensioni
PRIMA PARTE DELLA TRILOGIA
1998, Harry Potter è scomparso nel nulla, Voldemort sta velocemente prendendo il potere e l'Ordine della Fenice decide il destino di un neonato, figlio del genitore sbagliato. Diciasette anni dopo, Andrew Potter scoprirà la verità sul suo passato e si ritroverà suo malgrado coinvolto in una guerra senza quartiere: in palio ci sono la sua vita e la salvezza del mondo magico...
Altri personaggi: Fred e George Weasley, Ted Tonks, Voldemort, Bellatrix Lestrange, Draco Malfoy
Genere: Azione, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Luna Lovegood, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Magic Wars saga'
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MAGIC WARS

DISCLAIMER: Harry Potter e tutti i suoi personaggi appartengono a JK Rowling e a chi ne detiene i diritti. I personaggi nuovi invece provengono dalla mia mente malata.

N.B. le parti in corsivo sono i pensieri dei personaggi.

PROLOGO

Luglio 1998,

da qualche parte nel Galles

LA GAZZETTA DEL PROFETA

CROLLATO IL GOVERNO BABBANO

La notte scorsa, con un attacco improvviso e repentino, un gruppo di Mangiamorte ha attaccato la sede del parlamento Babbano, seminando la morte tra i capi di stato. Nelle prime ore dell’alba è stato annunciato che il Primo Ministro Babbano e tutto il suo gabinetto sono stati assassinati. La stessa sorte è toccata i gruppi di "poliziotti" (i responsabili della sicurezza Babbani) e ai pochi Auror, capitanati da Alastor "Malocchio" Moody, intervenuti per tentate di sedare la rivolta. Il numero di vittime non è ancora stato accertato; è comunque certo che Moody sia riuscito a mettersi in salvo. Sono ancora chiare le intenzioni di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, anche se appare molto probabile un’incorporazione delle istituzione Babbane a quelle del nostro Ministero, da tre mesi sotto il quasi totale controllo del Signore Oscuro. (continua a pag. 3)

LA GAZZETTA DEL PROFETA

COLUI-CHE-NON-DEVE-ESSERE-NOMINATO RIVELA LA MAGIA AI BABBANI

La comunità magica può ufficialmente smettere di nascondersi! A pochi giorni dal colpo si stato che ha unificato sotto un unico governo maghi e Babbani, il Signore Oscuro, neo-eletto ministro, ha infranto, in una lunga conferenza stampa, lo Statuto Internazionale di Segretezza, rivelando alla comunità babbana l’esistenza della magia. Nella stessa occasione sono state soppresse tutte le istituzioni giuridiche, civili e sociali babbane, che saranno riorganizzate a partire da domani da una commissione creata appositamente e capitanata da Lucius Malfoy, noto Mangiamorte. È stata anche ufficializzata la definitiva chiusura del Dipartimento Auror, giudicato troppo inaffidabile dal Signore Oscuro. (continua a pag. 5)

LA GAZZETTA DEL PROFETA

NESSUNA PIETÀ PER SANGUESPORCO* E TRADITORI

In una lunga conferenza tenutasi questo pomeriggio, la Mangiamorte Bellatrix Lestrange ha annunciato quali saranno i primi provvedimenti del governo oscuro. La donna ha annunciato un bando di caccia per tutti coloro che non possono provare di avere almeno un parente mago nel loro albero genealogico. I cosiddetti Sanguesporco verranno convocati al Ministero per essere interrogati e, in caso si riveli necessario, scortati in strutture adeguate per ulteriori accertamenti. Per coloro che non si presenteranno all’interrogatorio, saranno emessi appositi mandati di cattura, che prevedranno anche l’eliminazione, in caso di resistenza. In secondo luogo sono stati comunicati tutti i nominativi dei membri dell’Ordine della Fenice, nota organizzazione sovversiva, fondata da Albus Silente durante la Prima Guerra e tuttora in attività. Per costoro, e tutti coloro che daranno loro rifugio o aiuto, il ministero ha previsto la pena capitale per alto tradimento. Le indagini sono state affidate a un giovane Mangiamorte, noto solo come Sylar, da poco nelle file del Ministro. (continua pag. 4)

Organizzazione sovversiva? Alto tradimento? Furibondo, Sirius Black gettò via il giornale che stringeva in mano, spedendolo a fare compagnia alle vecchie copie della Gazzetta che infestavano il pavimento della stanza. Non ci consideravate traditori però, fino a qualche settimana fa, quando vi salvavamo le chiappe, pensò con astio, lasciandosi sfuggire un ringhio furioso. Erano due settimane che lui e gli altri membri dell’ordine si nascondevano come topi: avevano trovato rifugio in una vecchia casa in uno sperduto paesino gallese, ben sapendo che presto avrebbero dovuto spostarsi di nuovo. Con quel nuovo bando di cattura, poi, era solo questione di tempo, perché qualcuno li riconoscesse. E a quel punto avrebbero dovuto andarsene: ma per andare dove? Nessun luogo era più sicuro, non ora che anche i Babbani si sarebbero messi sulle loro tracce come segugi famelici. Sirius batté forte il pugno sul tavolo, facendo cadere una bottiglia vuota di Whisky Incendiario: dalla stanza accanto risuonò il pianto di un bambino, probabilmente dovuto al baccano, ma Sirius lo ignorò. Qualcuno se ne sarebbe occupato.

Come aveva fatto la situazione a degenerare così in fretta, si chiese, per l’ennesima volta in quelle due dannatissime settimane. Non seppe trovare risposta: tutto quello che poteva dirsi era che tutto era cominciato con quel bambino che ora gridava a pieni polmoni e la scomparsa di Harry. Una fitta di dolore gli attraversò il cuore al pensiero del figlioccio. Lo avevano cercato disperatamente per giorni, senza risultato. Alla fine, anche per far fronte alla valanga di problemi che era loro piovuta addosso, avevano dovuto desistere: d’altronde era improbabile che fosse sfuggito alle reti di Voldemort, ovunque fosse. E se lo aveva fatto, non ci sarebbe riuscito ancora per molto. Sirius stava ormai accettando l’idea di aver perso Harry per sempre. Proprio mentre si alzava, con l’idea di prendere un’altra bottiglia di Whisky, la porta si aprì. Sirius socchiuse gli occhi alla luce improvvisa, ma riconobbe comunque la sagoma del suo migliore amico, Remus Lupin, che lo fissava con sguardo di muto rimprovero.

«Vieni di sotto» gli disse asciutto. «Dobbiamo parlare» e uscì senza aspettare risposta.

L’Animagus sbuffò. Perché non lo lasciavano in pace a crogiolarsi nel dolore? Tuttavia seguì l’amico al piano di sotto. Quando fece il suo ingresso in cucina, trovò alcuni membri dell’Ordine ad aspettarlo: Hermione Granger stava preparando il the per tutti, sotto lo sguardo vigile di Ron Weasley, il suo fidanzato; Kingsley Shacklebolt stava distrattamente facendo delle parole crociate, seduto al fianco di Malocchio, che esibiva ancora una fasciatura dopo il tentativo di bloccare il colpo di stato a Londra; chiudevano il quadro Remus, che teneva sulle ginocchia una bambina di circa due anni dai vivaci capelli rosa caramella, e sua moglie Ninfadora Tonks, che invece cullava dolcemente un neonato, lo stesso che poco prima piangeva. Sirius evitò volutamente di guardare il bimbo, mentre prendeva posto al fianco di Ron. Quando anche Hermione si fu seduta e tutti ebbero una tazza di the di fronte, Sirius si decise a parlare.

«Allora? Che sta succedendo?»

Nessuno parlò, limitandosi a scambiarsi alcune occhiate tra loro. Alla fine Malocchio disse:

«Mentre tu ti bruciavi il cervello ingollando Whisky, noi abbiamo preso alcune decisioni riguardo al nostro futuro».

Intervenne Kingsley: «Visti i recenti sviluppi, abbiamo concluso che sia opportuno spostarci al più presto. Questo posto non ci terrà al sicuro per sempre».

Dimmi qualcosa che non so già pensò Sirius, ma non disse nulla.

«Perciò» riprese il nero «Charlie e Bill sono andati a cercare un nuovo nascondiglio. Dovrebbero tornare presto. Poi vedremo se la via per la Tana è libera. Potremmo riuscire a recuperare parte degli averi di Arthur e Molly. E le cose per Andrew» aggiunse, accennando al piccolo, che dormiva placidamente nella piccola culla dove Tonks l’aveva adagiato.

«In secondo luogo» continuò Remus, mettendo a terra la bambina, che lo guardò leggermente offesa, «abbiamo deciso che devi smettere di fare la vedova in lutto. Stiamo soffrendo tutti per quello che è successo ultimamente, ma non è trangugiando tutto il Whisky Incendiario su cui metti le mani che farai ricomparire Harry o farai tornare Ginny, Arthur e Molly. Ci servi sobrio per affrontare la situazione. Ok?»

Sirius fissò l’amico sorpreso: erano forse le parole più dure che Remus gli avesse mai rivolto. E forse fu per questo che fecero breccia dentro di lui: all’improvviso si rese conto di quanto era stato infantile e stupido il suo comportamento. Remus aveva ragione, doveva smetterla e darsi da fare per cercare di uscire da quella situazione d’inferno.

«Ok» disse. «Niente più alcool. Promesso. C’è nient’altro?»

«In effetti» intervenne Ron, che fino a quel momento era rimasto in silenzio «Ci sarebbe ancora una cosa. Dobbiamo discutere di cosa fare con Andrew».

Gli sguardi sorpresi che si scambiarono gli altri suggerirono a Sirius che l’intervento di Ron fosse un fuori programma.

«Che cosa intendi dire?» chiese Tonks. E poi aggiunse rivolta alla bambina, che cercava strenuamente di attirare la sua attenzione: «Non ora, Allison. La mamma ha da fare». La bimba le rivolse uno sguardo offeso, sedendosi poi a terra, a braccia e gambe incrociate e un buffo broncio stampato in volto. Nessuno le prestò troppa attenzione, rivolgendola tutta a Ron, che riprese:

«Beh» cominciò il rosso impacciato «non sono sicuro che nella situazione in cui ci troviamo adesso, sarebbe un bene tenerlo con noi. Non abbiamo le risorse per poterlo crescere come si deve. Senza contare che se i Mangiamorte ci attaccano, sarebbe una preda anche troppo facile. Non fraintendetemi: sono io il primo a volere che resti con noi, in fondo è il figlio di mia sorella, ma dobbiamo considerare i fatti, quello che è meglio per lui».

Per quanto odioso, il discorso di Ron non faceva una piega; senza contare che il ragazzo si era limitato a sollevare i dubbi che aleggiavano più o meno nella mente di tutti loro. Quasi in simultanea rivolsero lo sguardo verso il bambino che dormiva placidamente nella culla, ignaro che nella stanza si stava discutendo del suo destino.

«E allora» chiese Kingsley, «cosa suggerisci di fare?».

Ron si strinse nelle spalle: non aveva risposte a questa domanda. Calò il silenzio, rotto soltanto dal ticchettio dell’orologio e dai passetti della bimba, Allison, che si era avvicinata alla culla e fissava il neonato con educato interesse.

«Beh» intervenne alla fine Remus «si potrebbe mandarlo in un orfanotrofio, anche se non so quanto l’idea si buona. Di certo avrà episodi di magia accidentale e il ministero lo capterà. A quel punto…»

«…Sarebbero cavoli amari» concluse Sirius per lui. «O lo scambiano per un Nato Babbano e lo fanno fuori oppure lo riconoscono per il figlio di Harry Potter e preferisco non pensare a quello che gli farebbero».

«Ok» disse Hermione. «Scartata l’ipotesi orfanotrofio. Ci sono altre possibilità?».

Di nuovo, nessuno rispose. Restarono in quella vecchia cucina polverosa per quasi un’ora, proponendo alternative una più improbabile dell’altra. Alla fine fu Tonks a trovare la soluzione al problema.

«E se lo affidassimo ai suoi parenti?».

Gli altri si scambiarono occhiate confuse, poi compresero.

«Gli zii di Potter, intendi?» chiese Malocchio.

«Siamo sicuri che non lo avvelenerebbero?» domandò invece Ron. «In fondo tra loro e Harry non è mai corso buon sangue».

«Beh» disse Remus «se gli spiegassimo la situazione…»

«O meglio» intervenne Sirius «se li minacciassimo a dovere…»

Remus gli rivolse uno sguardo esasperato ma non disse nulla.

«Ok» s’inserì Kingsley. «Direi che è la miglior opzione proposta finora. Secondo me potrebbe funzionare: basta spiegare loro tutta la storia, dire che non ci sono alternative. Alla fine accetteranno. Inoltre c’è pure il vantaggio che potremmo sempre tenerlo sott’occhio: nel caso succeda qualcosa di spiacevole, potremmo sempre riprenderlo».

«Perfetto» esclamò Malocchio. «Allora chi ce lo porta a Little Whinging, il piccolo furfante? Direi che è meglio se vanno in due o tre, in caso di attacco».

«Mi raccomando, sempre ottimista, vero Malocchio?» lo schernì Tonks, facendo sghignazzare tutti.

Il veterano la ignorò. «Allora, volontari?»

«Vado io» disse subito Ron, guadagnandosi un’occhiata preoccupata da Hermione. «È mio nipote» si giustificò. «Voglio essere certo che starà bene». La ragazza annuì, senza tuttavia lasciar cadere l’espressione preoccupata.

Dopo Ron, si offrirono Sirius e Remus.

«Anche solo per tenerti d’occhio» disse il secondo all’indirizzo di Sirius. L’Animagus gli fece la linguaccia, guardandolo storto. Tutti ridacchiarono.

«Quando?» domandò Hermione.

Gli altri si scambiarono un’occhiata.

«Stasera. Prima è, meglio è» rispose alla fine Ron. Nessuno obiettò e la riunione fu chiusa.

Mentre tutti si alzavano, Sirius e Remus si tirarono in disparte.

«Pensi sul serio che sia una buona idea?» chiese Sirius, lanciando un’occhiata di sbieco alla culla.

«Sinceramente?» ribatté il licantropo.«Credo preferirei combattere da solo con venti Mangiamorte piuttosto che affidare il figlio di Harry e Ginny a quei soggetti. Ma d’altronde, che alternativa abbiamo? Ron ha ragione: non possiamo badare a lui nelle attuali condizioni. Ha più probabilità di sopravvivere stando con i Dursley piuttosto che con noi, lo sappiamo entrambi».

«Già, ma detesto comunque l’idea».

«Anch’io, Padfoot**, anch’io». Remus abbassò improvvisamente lo sguardo: Allison gli stava strattonando il braccio, cercando di attirare la sua attenzione. «Papà, papà, vieni a giocare?» chiese, mettendo su una faccina da cucciolo bastonato.

Remus inarcò un sopracciglio, sorridendo. «E questo trucchetto chi te lo ha insegnato, eh?» e gettò un’occhiata a Sirius, che sembrò stranamente interessato alla struttura del soffitto.

«E va bene» disse poi. «Vengo principessa. In fondo ti abbiamo ignorato anche troppo negli ultimi tempi».

Con un largo sorriso, Sirius lo guardò svanire in salotto al seguito della figlioletta. Tornò poi a osservare il piccolo Andrew, con un lungo sospiro. Mai come in quel momento desiderò che gli avvenimenti delle ultime settimane non fossero mai avvenuti, che Voldemort non fosse mai salito definitivamente al potere e Harry e Ginny fossero lì, ad abbracciare il loro bambino.

* A differenza dei libri, traduco in modo diverso i termini inglesi "Mudblood" e "Halfblood", rispettivamente resi con Sanguesporco e Mezzosangue.

** Per chi non lo sapesse, "Padfoot" è la versione inglese di Felpato, mentre "Moony" (che userò in seguito) è il corrispondente di Lunastorta. Ho deciso di usare la versione inglese perché la preferisco a quella italiana, se a qualcuno da fastidio me lo faccia notare e comincerò a usare il nome italiano.

LYRAPOTTER’S CORNER

Buon giorno, o prodi che siete giunti alla fine di questo primo capitolo della mia prima log-fic (spero senza riportare danni cerebrali). Soprattutto spero che la lettura di questa cosa vi sia piaciuta o perlomeno abbia stuzzicato la vostra curiosità sulla continuazione. Comunque mi sembra doveroso fare qualche noticina integrativa. Prima di tutto l’idea di scrivere questa ff mi è nata mentre mi gustavo la vecchia trilogia di "Star Wars" (per intenderci quella di Darth Vader e Luke Skywalker). Al che mi sono chiesta come sarebbe stato adattare la storia di base a Harry Potter. E questo è ciò che ne è venuto fuori. Ci tengo comunque a precisare che non mi terrò fedelissima alla trama dei film, ma mischierò un po’ le carte, aggiungendo qualcosa di mio, anticipando eventi, cambiando personaggi ecc. Almeno i primi capitoli comunque si avvicineranno molto alla trama originale, perciò se tra voi ci sono estimatori della mitica saga di Lucas saprete più o meno cosa succederà nei prossimi capitoli (e qui vi ho già rovinato la sorpresa!!).

In secondo luogo, la mia fedeltà ai libri si HP: diciamo che non tiene conto del settimo (perciò niente spoiler, almeno per ora), parzialmente del sesto e del quinto. A questo proposito altre due cose importanti: come avrete notato, Sirius non è morto e farò quanto sarà in mio potere per farlo restare tale (sono una sua fan sfegatata, non si era capito?); in secondo luogo, ho modificato un po’ la linea temporale della coppia Remus/Tonks, anticipando di un anno gli eventi a loro relativi (esigenze di copione, scusate!). Spero vivamente che questi cambiamenti non infastidiscano nessuno.

Un’ultima cosa, questo è solo un prologo, all’inizio non era nemmeno previsto, ma poi ho pensato potesse essere utile a voi lettori per capire la trama. Per la cronaca, segnatevi i nomi dei nuovi personaggi che ho citato, presto o tardi torneranno tutti.

Bon, penso di avervi detto tutto, tranne ovviamente di recensire: ne ho bisogno essendo alle prime armi, i vostri pareri buoni o cattivi mi farebbero comodo. Spero di aggiornare presto, il prossimo capitolo è già pronto, ma prima vedo come la giudicate. Allora, che dite? La continuo o meglio che lasci perdere?

Bacibaci!!!!!!

   
 
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