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Autore: Valvonauta_    15/02/2014    1 recensioni
I protagonisti di questa one shot, Draco ed Hermione, raccontati in un loro particolare momento di intimità.
Seconda classificata al contest "Alphabet" di Slanif.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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DOLCE, DOLCISSIMA LOTTA
 

Ancora ed ancora.
Baciava il suo collo con avidità, senza fermarsi, inarrestabile.
Con la lingua le lasciò una lunga scia di saliva nell'incavo, facendole scappare un gemito che, sottoposto ad un futile tentativo di celamento, alle orecchie di entrambi suonò come un rantolo.
Draco continuava a torturarla, punendola per l'affronto che gli aveva arrecato con la sua sfacciataggine, sfidandolo con la sua intelligenza.
Esasperata, iniziò a dimenarsi sotto di lui, nella speranza che ciò potesse portarlo a muovere un po' di pietà nei suoi confronti, che lo facesse almeno desistere dai propri pazzi propositi.
Finalmente, come la Grifondoro desiderava, smise di muoversi sopra di lei e si limitò, quasi impietrito, ad agganciare i loro occhi ed in quel momento Hermione si rese conto che avrebbe preferito una lunga tortura erotica di mille e mille anni piuttosto che non sentire la bocca umida, calda e morbida del Serpeverde sul suo corpo fremente.
Ghignò, lo stronzo, sorridendole quasi maligno, di quel sorriso acido che solo lui riusciva a fare e che aveva il potere di scioglierla e renderla fragile.
Hermione cercò in tutti i modi di restare immobile, di non dargliela vinta...
Invece non ce la fece e si avventò famelica sulle labbra di lui, allungandosi con il collo, ignorando quanto fosse sconveniente tutto quello che stavano facendo, quanto non fosse da lei.
Lui, da buon bastardo qual era, si scostò, tirando repentinamente indietro la testa, prendendola in giro, beffandosi di lei come mai nessuno era riuscito a fare.
Mai Hermione si era sentita in vita sua così umiliata e... vogliosa.
Non avrebbe mai pensato di provare un’attrazione fisica di quella portata, né per Ron né per nessun altro.
Onestamente parlando, credeva di essere una persona migliore, al di sopra delle stupide passioni ed invece eccola li, sotto le grinfie di un Serpeverde, totalmente alla sua mercé… per giunta quel Serpeverde.
Perché?
Quante volte se l'era chiesto e quante volte, altrettante, non aveva trovato la soluzione a quel rompicapo, lei, lei che riusciva a capire tutto, sempre e comunque e ciò era fonte di grande disagio, di pianti e lacrime infinite per la rabbia che covava per la sua infinita debolezza di fronte alla carnalità.
Rossa in volto, frustrata, girò il viso di lato, quasi a volerlo offendere, fargli capire che non era sua, che a modo suo lo respingeva.
Senza scomporsi e apparentemente calmo, Draco le si avvicinò piano e lei poté sentire distintamente l'alito caldo del ragazzo sfiorarle con delicatezza il timpano.
Tanta era l'eccitazione che chiuse gli occhi, nel vano tentativo di scacciare quelle sensazioni, che non facevano che procurarle quel doloroso pulsare nel basso ventre.
Una parola le sfuggì dalle labbra in quel frangente, prima che potesse anche solo accorgersene: “Amore”.
Volutamente continuò a tenere serrati gli occhi, anche più di prima e, questa volta, fu per la vergogna che provava ma, immediatamente, la sensazione di sentirsi desiderata prese il sopravvento, tramortendola e facendole dimenticare tutto il resto: il distinto rigonfiamento che strusciava contro la sua gamba destra ne era la prova concreta.
Zelantemente, il Biondo afferrò tra i denti il lobo dell’orecchio, quel minuscolo pezzettino di carne rosa e lo torturò, giocandovi senza fretta, gustandosi il momento e, una volta che fu libera da quella minuscola presa, la Grifondoro, abbandonatasi alla passione, prese a muovere lascivamente la gamba, aumentando la frizione, e, finalmente puntando gli occhi in quelli di lui, lo vide rabbuiarsi in volto all’istante: veloce e spietato come un ghepardo fu nuovamente su di lei e la lotta ricominciò, ancora più sensuale di prima.
   
 
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