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Autore: jessystorm    18/06/2008    10 recensioni
Tiva. Post 5x18 Judgment Day. Gibbs è riuscito a riunire il team, ma purtroppo Ziva non può farne parte...che soluzione ecogiterà per farla tornare in America?
Genere: Romantico, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 1-La soluzione di Gibbs

"Agente DiNozzo? C'è una visita per lei sul ponte."

Tony si voltò guardando interrogativamente il sergente che lo aveva avvertito. Poi si diresse con passo felpato sul ponte dell'USS Regan. Passando attraverso i corridoi stretti di quella nave non potè far a meno di pensare a quanto odiasse quell'incarico. Ma per fortuna mancava poco prima che tutto ciò finisse.

"Laggiù" gli riferì il sergente che lo aveva accompagnato una volta che furono all'aperto.

Un elicottero se ne stava fermo in mezzo alla pista d'atterraggio e una donna che Tony riconobbe subito ne era appena scesa.

Ziva.

Il suo cuore cominciò a battere. Erano tre mesi che non la vedeva. Si erano sentiti per telefono certo, ma non era la stessa cosa. Aveva quasi dimenticato quanto fosse bella e con i capelli scompigliati dal vento lo era ancora di più. Le sorrise, forse il vero primo sorriso che faceva da settimane. Lei gli sorrise di rimando e si avvicinò a lui.

"Spero che non ti dispiaccia questa improvvisazione"

Tony rise di gusto. Dio quanto le era mancata! "Si dice improvvisata Ziva... cmq no non mi dispiace..." avrebbe voluto aggiungere qualcos altro, ma la realtà era che non sapeva cosa dire.

Lei gli sorrise dolcemente. "Bene...anche perchè sono qui per portarti un messaggio di Gibbs."

"Quando sei tornata da Israele?"

"Non sono tornata. Ho fatto credere a mio padre che ci fosse una cosa di enorme importanza che dovevo fare in America, della massima segretezza e lui non ha obiettato." Dicendo questo i suoi occhi divennero tristi. Tony capì forse per la prima volta quanto le costasse stare a stretto contatto con suo padre.

"Vieni..andiamo nella mia cabina"

"E' un invito Dinozzo?" scherzò lei.

"Se tu vuoi che lo sia" le rispose facendole l'occhiolino.

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"E così ce l'abbiamo fatta ad incastrare Vance.." disse Tony pensieroso una volta che Ziva ebbe finito di illustrargli la situazione.

"Si...Gibbs vuole che tu ritorni immediatamente a Washington..ha detto che ci sono un sacco di cose da risolvere ancora" gli rispose non nascondendo la sua felicità per lui.

Tony sospirò talmente sollevato che Ziva scoppiò a ridere. "Immagino che non vedessi l'ora...dimmi quante donne ci sono su questa nave?"

"Nessuna" disse lui fingendo di piagnucolare. "O meglio un paio, ma sarebbe meglio non definirle donne..." Poi tornarndo serio aggiunse: "Meglio non pensarci più ora...questo calvario ha le ore contate e torneremmo ad essere il solito vecchio team"

Ziva annuì triste, guardando un punto indefinito della stanza. Tony se ne accorse ed improvvisamente una morsa gli strinse lo stomaco. "Tu non..."

Lei si voltò e gli sorrise: "Non ti preoccupare per me...sono felice di essere riuscita anche attraverso i miei contatti a scoprire lo scheletro nell'armadio di Vance...il fatto di non poter tornare con voi non è un problema."

'Ma lo è per me!' disse una vocina dentro di lui. Come avrebbe fatto senza Ziva? Senza la sua inevitabile collega, amica e forse qualcosa di più? "Non c'è proprio verso di convincere tuo padre?"

Ziva scosse la testa. "Dice che sono indispensabile in Israele...ma vi verrò sicuramente a trovare ogni tanto."

E questo doveva farlo sentire meglio? Lei che rischiava la vita ogni giorno? Sapeva che era cambiata in quegli anni e avrebbe rischiato ancora di più di morire. "Ne dobbiamo parlare con Gibbs...lui troverà una soluzione."

"Lo sa già Tony. E non possiamo farci niente...è inevitabile."

Lui la fissò dritta negli occhi intensamente, ricordando la loro precedente conversazione. "Niente lo è."

Ziva non resse la profondità del suo sguardo, prese le sue cose e si diresse verso la porta della cabina. "Sbrigati, dobbiamo andare."

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Il team era finalmente di nuovo riunito. Tony sorrise nel vedere Abby esultare come una pazza in giro per il suo laboratorio. Li aveva abbracciati tutti almeno per mezz'ora, rischiando di soffocarli. Ma la sensazione era stata fantastica. Sembrava di respirare finalmente un pò d'aria fresca dopo due mesi in gattabuia.

McGee riempì di nuovo i bicchieri di champagne a tutti. Innalzarono i calici in aria, ma poi si voltarono nel vedere che Ziva non vi partecipava.

Abby si precipitò ad abbracciarla. "Oh Ziva cara...come faremo senza le tue mosse ninja?"

"Non capisco di cosa tu stia parlando Abby" disse Gibbs con noncuranza.

"Capo..." iniziò McGee lanciandosi sguardi perplessi con Tony. "Del fatto che lei non potrà tornare con noi.."

"Che sciocchezze..ovvio che tornerà."

Tutti lo guardarono alquanto sorpresi. Ziva tentò di azzardare una frase: "Ma mio padre..."

"Tuo padre dovrà rassegnarsi all'idea che tu ti sia sposata..." Tony sputò lo champagne che stava bevendo mentre gli altri lo guardarono alquanto esterefatti chiedendosi se per caso la separazione forzata gli avesse dato alla testa.

"E con chi...con chi dovrei sposarmi?"

"Con Dinozzo mi pare chiaro." Tutti si misero a ridere tranne Tony e Ziva che si scambiavano occhiate imbarazzate e perplesse.

"Questa è buona Gibbs..." tentò di dire Palmer, ma venne subito fulminato da un paio di occhi azzurri.

"Smettetela di ridere o richiamo Vance!" tutti smisero di colpo. "Sono serissimo... ci ho pensato attentamente e l'unica soluzione è che Ziva si sposi per rimanere in America."

Ducky guardò prima Ziva poi Tony. Aveva già capito da tempo che c'era qualcosa tra i due ragazzi e decise di venire loro in aiuto. "Ma Jehtro...non sarebbe meglio se Ziva sposasse te?"

"Non ho intenzione di sposarmi di nuovo! Senza contare che sono troppo vecchio per lei..potrei essere suo padre. No Dinozzo è la scelta migliore."

Ziva ripresasi dallo shock prese parola. "Gibbs ti ringrazio davvero...ma non credo che..."

"Andrà benissimo capo. E' un'ottima idea" concluse Tony, mentre lei lo fulminava con lo sguardo chiedendosi che cosa gli fosse preso.

"Perfetto, allora è deciso. Muovetevi. Si va a Las Vegas oggi stesso." Prima di uscire dal laboratorio diede uno scapellotto a Tony, Ziva e McGee. "Bentornati nel team."



P.S: Ritengo questa soluzione altamente improbabile nel telefilm, ma le fic sono fatte anche per sognare no? :P Spero che vi sia piaciuto e che vi piaceranno anche i prossimi capitoli che posterò ;)

  
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