<< Fermati! >> Gli ordinarono delle guardie armate dietro di lui. Sicuramente non lo avrebbe mai fatto, i suoi obiettivi erano ben altri. Osservò gli oggetti che aveva sulla sua auto volante e sorrise. Tutti rubati. Tutti rivendibili a buon prezzo spacciandoli per antichi oggetti in un futuro remoto. Ma loro non lo sapevano. L'unico vero furto di cui loro erano a conoscenza era quello del prototipo della macchina del tempo, oggetto unico e non ancora testato. Era molto importante e pericoloso e quello che aveva fatto andava severamente punito.
<< Fermati o spariamo! >> Ce li aveva alle calcagna. Ma sicuramente non si sarebbe fermato davanti a nessuno. Il suo obiettivo era quello di arricchirsi, nonostante fosse un poco più che ventenne. Dopo aver vissuto tutte quelle avventure virtuali di realtà aumentata che inducevano i giovani all'azione e al desiderio d'avventura, aveva deciso di provare l'impossibile.
“Dunque,” si disse “Siamo nel 1120. Fra quanti anni mi conviene provare a rivendere questi oggetti? “ Osservò la macchina del tempo che aveva in mano. “Mettiamola al massimo!” Pensò.
Sorrise. Dopo tutto, quello che andava a modificarsi era il futuro, non il presente o il passato dove avrebbe rischiato di cambiare la storia.
Uno sparo. Un raggio laser. I suoi pensieri furono tutti interrotti da quegli scoppi che provocarono ingenti danni alla sua vettura. << No! >> Urlò. << L'avevo comprata onestamente! >>
Quello che era certo era che stava precipitando, non gli rimaneva più molto tempo a disposizione. Prese tutti gli oggetti che aveva sulla vettura e quando ormai aveva la morte quasi in faccia, premette quel tasto che lo avrebbe portato nel futuro, un futuro lontano tredicimila anni, senza sapere quali conseguenze avrebbe potuto scatenare. << Futuro, >> pensò << sto arrivando! >>
NOTA: Ok, forse questo capitolo è un po' corto, ma l'ho voluto nominare apposta "Antefatto". Non temete, gli altri saranno più lunghi... Alla prossima!