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Autore: Tsukiko Ishikawa    16/02/2014    5 recensioni
[HiroMido] [Song-Fic]
Midorikawa ha lasciato il nostro rosso per colpa di un viaggio del secondo, cosa succede quando torna?
Dal testo:
"I minuti passavano, le lacrime aveva preso il possesso delle mie guance, rigandole.
Ero solo e indifeso, la disperazione aveva vinto su di me.
Mi rannicchiai in un angolo, pensando ai bei momenti con Hiroto
Era bello quanto mi accarezzava le guance e arrossivo.
Era bello spettinare i suoi capelli per poi vederlo infuriato,
Era bello quando i pomeriggi d’estate mi offriva un gelato, io pistacchio, lui fragola.
Era bello sapere che c’era qualcuno che sentiva i tuoi pianti.
Ma ormai era tutto finito."
Questa è la mia prima SongFic, spero vi piaccia
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Nathan/Ichirouta, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Six degrees of separation.
 

Stavo leggendo un libro di Bukowski mentre nella testa avevo la SUA voce.
La voce del mio rosso.
Quel dolce suono non mi permetteva di leggere e così appoggiai il libro aperto all’ingiù (per non perdere la pagina) mi alzai dal divano e mentre mi preparavo una cioccolata guardavo fuori dalla finestra bagnata da piccole lacrime del cielo
 
Perché l’ho fatto? Non dovevo.
Non dovevo fare quello che ha fatto male ad entrambi, almeno, a me.
 
Messi a tacere il mio pensiero sorseggiando la cioccolata, rimettendomi a sedere in sala accendendo la televisione.
C’erano in onda le gare di pattinaggio artistico in Russia, quegli abitini da pinguino che indossavano certi pattinatori mi facevano salir i succhi gastrici in gola.
Nessun risultato, il mio pensiero fisso era ancora lui.
Avevo bisogno di rinforzi, avevo bisogno di Kazemaru.
 
Presi il cordless e digitai il suo numero
 
Midorikawa: “Ehm… Ichirouta?” –dissi con tono sofferente
Kazemaru: “Ryuuji, che succede?!” –chiese allarmato
Midorikawa: “Lui… non se ne vuole andare dal mio pensiero.”
Kazemaru: “Arrivo subito” –disse per poi mettere giù alla chiamata

 
You’ve read the books, you’ve watched the shows
what’s the best way, no one knows
meditate, yea, hypnotized
anything to take it from your mind
but it won’t go
you’re doing all these things out of desperation
you’re going through six degrees of separation
 

I minuti passavano, le lacrime aveva preso il possesso delle mie guance, rigandole.
Ero solo e indifeso, la disperazione aveva vinto su di me.
Mi rannicchiai in un angolo, pensando ai bei momenti con Hiroto
Era bello quanto mi accarezzava le guance e arrossivo.
Era bello spettinare i suoi capelli per poi vederlo infuriato,
Era bello quando i pomeriggi d’estate mi offriva un gelato, io pistacchio, lui fragola.
Era bello sapere che c’era qualcuno che sentiva i tuoi pianti.
Ma ormai era tutto finito.
 
Mentre ricordavo i bei momenti, sorridevo.
In fondo, non aveva senso deprimersi, stavo meglio ora.
Era tutto ok, a scuola avevo tutti 10, ero l’alunno modello, avevo amici di cui fidarmi.
Se non fosse che sono orfano, avrei una vita perfetta.
Ma chi prendo in giro. Non ho Hiroto. Non ho nulla.
Perché continuo a mentirmi? Devo accettarlo, l’ho lasciato.

 

*Flashback*
Che bello! Oggi sarei uscito con il mio pomodoro al parco!
Mancava un quarto d’ora all’appuntamento, era meglio incamminarsi!
Anche se il luogo distanziava due minuti precisi, non riuscivo a contenere la mia voglia di vedere il mio ragazzo!
C’era una cosa che mi preoccupava… Kiyama mi aveva dato appuntamento con un tono teso, perché?
Appena arrivai vidi di spalle la sua chioma rossa, inconfondibile.
 
Midorikawa: “Hiroto!” –gli corsi contro, abbracciandolo
Hiroto: “Ciao amore” –mi baciò
Midorikawa: “Allora, come mai eri così preoccupato?”
Hiroto: “Te lo dirò dopo… prima ho una sorpresa! Chiudi gl’occhi!”
 
Così feci, sentì il rosso che mi girava, poi sentì le sua mani sul collo, era una collana!
Aprì gl’occhi meravigliato, per poi vedere il ciondolo. Una gemma metà rossa e metà verde!
 
Midorikawa: “Ma… è bellissimo” –dissi commuovendomi
Hiroto: “Ti piace? Almeno ti ricorderai di me quando sarò in Italia…” –disse quasi sussurrando la seconda parte della frase
 
Midorikawa: “COSA?!” –urlai, il mondo mi crollò addosso
 
Non poteva abbandonarmi così, il mio rosso
 
Hiroto: “Starò via per un anno, è per il lavoro…”
Midorikawa: “E quando avevi intenzione di dirmelo?!”
Hiroto: “Oggi… visto che domani parto”
Midorikawa: “Non puoi farmi questo, io senza di te non resisto!”
Hiroto: “Vedrai che volerà veloce questo anno”
Midorikawa: “Dobbiamo lasciarci.” –dissi trattenendo le lacrime, serrando i pugni
Hiroto: “Cosa?! Ma perché? Io ti amo…”
Midorikawa: “Mi dispiace, ma conviene” –dissi per poi voltarmi
Hiroto: “Mido-chan…”
 
Mi afferrò il polso, facendomi voltare.
Come risposta gli chiedi una schiaffo sulla guancia
 
Midorikawa: “Lasciami in pace e vattene!”
*Fine flashback*

 

Le lacrime aumentavano, il respiro mi mancava e io stringevo il ciondolo che portavo al collo, rosso e verde.
Vi starete dicendo che è stata una reazione troppo eccessiva ma… mi era sembrata la cosa migliore.
In un anno mi avrebbe dimenticato, lo sapevo.
Poi cosa pensava di aspettare regalandomi la collana?! Che io come un cane l’avrei aspettato per un anno, magari mentre lui mi metteva le corna?!
Ok, si, ho fatto una cazzata.

You had the drink, you take a toke
watch the past go up in smoke
you fake a smile, ya, lie and say
you’re better now than ever and your life’s ok
but it’s not, no

you’re doing all these things out of desperation
 
 

Kazemaru aprì la porta con la sua copia di chiavi e poi corse verso di me, sedendosi affianco, mettendo una braccio intorno alle mie spalle
 
Kazemaru: “Ehi Mido, vedrai che tutto si sistemerà. Fra qualche settimana torna e vedrai che correrà da te”
Midorikawa: “Ma la cazzata l’ho fatta comunque.”
Kazemaru: “Ma tutti le facciamo! Hiroto non si è offeso tanto meno arrabbiato! Ti ama, pistacchietto!”
Midorikawa: “Pensi che queste parole basteranno per farmi star meglio?”
Kazemaru: “No, ma ti sto dicendo la verità!”
Midorikawa: “Nulla sarà più come prima…”
 

You tell your friends, yea strangers too
anyone who will throw an arm around you
talla cards, gems and stones
believing all the shit’s gonna heal your soul
well it’s not, whoa
  
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