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Autore: 19_ACSECNARF_94    17/02/2014    1 recensioni
la storia si ricollega alla fina del primo libro, un finale diverso... doloroso
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il sacrificio

Mi chino per prendere la freccia che ha trafitto Cato, proprio in quel momento la voce di Claudius Templesmith rimbomba nell’arena.
“Un saluto finale ai concorrenti finali dei settantacinquesimi Hunger Games. La modifica precedente è stata revocata . un esame più accurato del regolamento ha rivelato che ci può essere soltanto un vincitore. Possa la buona sorte essere a vostro favore” , dice e intorno a noi cade un silenzio assoluto.
È impossibile! Capitol City non può farci questo! Sto ancora mandando giù il nuovo annuncio mentre mi volto verso Peeta, non riesco a decifrare il suo sguardo… è vuoto, è assente.
Mi sento sola in questo momento, cosa posso fare?
Ho bisogno di un coltello, devo uccidermi, Peeta deve vivere… ha diritto ad un futuro, il solo pensiero del distretto 12 senza di lui mi fa salire le lacrime agli occhi.
Non ho un coltello, la cornucopia è stata svuotata, non ci sono più armi, l’unico coltello è quello che ora Peeta stringe tra le mani.
Sentiamo degli ululati…
No! Gli ibridi stanno tornando! Ci uccideranno!
“Peeta!” lo guardo cercando aiuto, cercando sostegno, cercando idee per tirarci fuori da questa arena vivi!
Ora lo sguardo di Peeta è diverso, ha una strana luce negli occhi, una luce che non ho mai visto in lui: odio, rancore, rabbia, voglia di sangue!
“Peeta…” la mia voce è un sussurro, una supplica.
“Katniss, Katniss – la sua  voce è canzonatoria, e le sue labbra sono curvate in un sorriso diabolico –è stato così facile ingannarti, usarti per sopravvivere! Mi sento quasi in colpa, ma questi sono gli Hunger Games, vince il più forte, ma anche il più furbo, e tu furba non lo sei proprio, sei così ingenua!”, fa una risata malefica che mi fa rabbrividire.
“Tu ti sei alleato con i favoriti per proteggermi e… nella caverna, i nostri baci…”. Le parole escono a fatica dalla mia bocca.
“Ancora non ci arrivi? Povera Katniss! Vedrò di spiegarti brevemente tutto, prima che arrivino gli ibridi. Vedi mi sono alleato con i favoriti fino a quando mi sono stati utili, ho finto di essere il ragazzo innamorato solo per usarti, tu mi avresti salvato, mi avresti fatto avere la medicina per la gamba, i favoriti mi avrebbero lasciato morire!”.
“Ma tu mi ami!”, le parole mi escono senza che possa fermarle.
“Ah sì, è stato difficile fingere per tutto questo tempo, era una menzogna, per ingannarti, per ingannare Capitol City, tutti mi hanno creduto il povero ragazzo del pane, lo sfigato che non sa far nulla, senza questa finzione non avrei mai ottenuto te, non avrei mai avuto la medicina e quella zuppa!”.
Si sente un altro ululato, più vicino, istintivamente mi volto a guardare tra gli alberi, scruto alla ricerca degli ibridi.
Non posso credere alle parole di Peeta, ha finto! Era tutto finto! E io? Io mi sono innamorata!
Peeta come hai potuto?
Sono paralizzata dalle sue parole, dall’avvicinarsi degli ibridi, dalla mia stupidità.
Un rumore alla mia destra mi riporta bruscamente alla realtà. È Peeta! Si sta avvicinando minacciosamente e brandisce il suo pugnale.
Mi sembra di vedere la scena dall’alto, come se non facessi più parte del mio corpo.
L’istinto di sopravvivenza mi muove.
Il mio corpo si abbassa e velocemente afferra l’arco che per lo shock mi era caduto.
In un batter d’occhio incocca la freccia e la punta al cuore di Peeta.
Un secondo dopo, un tremito della mano, fa partire la freccia che si conficca un po’ più sopra del suo cuore proprio mentre lui stava per scagliarsi contro di me.
Il corpo del ragazzo cade con un tonfo sordo ai miei piedi, mi inginocchio accanto a lui. Respira ancora.
La sua mano trova la mia, la stringo forte.
Sono distrutta dalle sue parole. Io lo amo, ma lui mi ha solo usata!
Le sue labbra si muovono e articolano delle parole.
Mi avvicino per sentire meglio.
“Io muoio, tu vivi!”.
Lo guardo con aria interrogativa.
Non sto capendo più nulla.
“Katniss sei troppo ingenua –sul suo volto torna il sorriso dolce e gli occhi cercano i miei, non sono più iniettati di sangue, ma di amore –ti amo Katniss”.
Alza la mano e l’avvicina al mio volto inondato di lacrime. Mi accarezza lievemente la guancia prima che le forze lo abbandonino e il cannone segnali la sua morte.
Mi piego sul suo corpo senza vita e inizio a piangere, vorrei che lui mi consolasse, ma so che non potrà farlo mai più.
Mi ha mentito un'altra volta e l’ha fatto per salvarmi, di nuovo!
Sapeva che l’avrei ucciso, era quello che voleva, ha fatto di tutto per proteggermi!
Ed io l’ho ucciso, come farò a vivere con questo pensiero?
Due hovercraft si avvicinano, uno è per me e uno per lui.
Mi sollevo dal suo petto e gli do un rapido bacio sulle labbra, “Ti amo Peeta!” sussurro.
Mi alzo in piedi, non riesco a staccare gli occhi dal suo corpo.
“Gliela farò pagare! Peeta io vivrò, vivrò solo per vederli morire! Ti vendicherò, lo giuro!”, urlo con gli occhi al cielo.
Mi volto e mi dirigo verso la scaletta del mio hovercraft, mentre mi solleva, vedo in lontananza il corpo di Peeta sospeso a mezz’aria, sta per sparire dalla mia visuale.
“Ti amo…” sussurro mentre nuove lacrime di dolore inondano il mio viso.
Un raggio di sole colpisce la coda della cornucopia e si riflette sul mio volto, come può esserci il sole se nel mio cuore c’è solo buio e disperazione?

  
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