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Autore: Bellafifi1986    17/02/2014    4 recensioni
Violetta, Francesca e Camilla e tutti i personaggi di Violetta sono i figli dei personaggi delle favole. Tutti sono pronti a partire per iniziare il loro primo anno allo Studio Ever After, una scuola per imparare a seguire il proprio destino delle favole dei genitori. Ma cosa succederebbe se qualcuno non sarebbe d'accordo o se un incontro cambierebbe tutto? Riusciranno a riscrivere il destino o saranno intrappolati per sempre nella propria favola? Ad unirli tutti loro è la passione per la musica.
Ispirato dal gioco "Ever After High".
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Maxi, il figlio di Brontolo\Sognolo

A differenza delle altre persone, i nani nascevano da un uovo e non erano in grado di amare.
“Un nano non può amare, un nano non si può sposare, un nano non può far figli”
I nani nascevano solo per raccogliere i cuori d’oro e di gemme e anche i diamanti per la polvere di fata. La loro esistenza era solo per questo e nulla più. Naturalmente per ospitare in futuro Violetta in fuga da Ludmilla e Leon.
Eppure solo Brontolo ex Sognolo, era in grado di amare perché la polvere di fata di Nova accidentalmente era finita sul suo uovo prima di venire al mondo.
Maxi era il prossimo Brontolo ma si sentiva più Sognolo. Adorava sognare. Sognava di innamorarsi e altre cose.
Lui era più favorevole di aiutare la figlia di Biancaneva ma la vita di miniera non faceva per lui. Voleva viaggiare, farsi degli amici, cantare e avere una famiglia con la ragazza del suo destino.
Erano tutti sogni. Lo sapeva.
Tutti dicevano che un nano non può amare ma lui n’era in grado.
Questo perché Nova aveva spruzzato un pò di polvere di fata sul suo uovo. Per lei era un’ingiustizia che i nani non potevano amare come gli altri quindi aveva disubbidito di nascosto a quella regola.
Non c’era riusciva con gli altri sei perché era già nati. Forse era un segno.
Per lei Maxi era come un figlio, il figlio che lei aveva sempre voluto da Sognolo e di stare con lui per sempre ma non era stato possibile.
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Maxi la prima cosa che ricordava era il volta di una donna, di una fata bellissima. Qualche anno dopo aveva scoperto che era Nova, la fata madrina.
Era proprio lei che gli cantava una ninna nanna o gli dava il latte o lo coccolava di nascosto dal mondo. Sentiva un affetto o un amore provenire da lei tipo quello di mamma o almeno così aveva letto nei libri anni dopo. Anche lui provava un affetto o un legame con lei.
-Maxi, non stare lì impalato con la testa nelle nuvole e devi ancora finire la valigia-
Quel rimprovero era di suo padre Brontolo.
Lui era su un masso con lo sguardo perso nel vuoto e pensava alle mille avventure da vivere. Per esempio a bordo di una nave con un gruppo molto particolare o viaggiare tramite i fagioli o le chiavi o il cappello del Cappellaio Matto o qualche strano intruglio tipo quello della Regina Bianca.
Non gli importava il mezzo.
-Si papà, sto arrivando-disse Maxi scendendo dal masso con un salto.
Era molto agile.
Aveva un felpa gialla, una capello tipico dei nani e un paio di pantaloni marroni.
Stava per raggiungere suo padre ma qualcosa aveva attirato la sua attenzione.
Era una tiara. Era bellissima
Non vedeva nessuno in giro e poi la principessa Violetta era in viaggio con le sue amiche.
Com'era arrivata in quel posto?
Un vero mistero.
Se c'era qualcuno che poteva svelarlo, era proprio Nova.
Aveva messo la tiara dentro la felpa per raggiungere la casa di Nova e per fortuna non era molto lontano dalla miniera e dalla loro casa. Nel tratto di strada, era piombato addosso a lui un uccello a gran velocita`. Per un attimo aveva temuto per la sua vita. Solo dopo aveva visto di chi si trattava.
Sulla sua testa c'era Scuttle e non era solo. C'erano anche Sebastian e Tip. Strano che Dash non era con lui, non si separavano mai.
-Volevate uccidermi per caso?-chiese Maxi con il cuore a mille dallo spavento.
-No, certo che no-disse Tip attaccato alla sua felpa.-siamo qui in missione-
-missione? Che tipo di missione?-chiese Maxi preoccupato.-lei e` nei guai?-
Sperava con tutto il cuore che non era successo nulla.
-Non e` nei guai. Dobbiamo darti una conchiglia con messaggio-disse Sebastian a terra.
Maxi li guardava stranito.
-Scuttle, dagli la conchiglia-disse Sebastian.
Scuttle guardava da tutte le parti alla ricerca della conchiglia, era prima al suo collo ma si era slacciato quando era sceso in picchiata verso Maxi e puff... era sparito il messaggio.
-Non posso credere che hai perso la conchiglia. Ora chi la sente-
Sebastian andava avanti e indietro, borbottava tra se` e se` e guardava male a Scuttle.
-Sebastian, troveremo la conchiglia-disse Maxi calmo, prendendo nella sua mano.
In questi casi la calma era l'unica soluzione. L'agitazione non portava a niente di buono.
Avevano controllato ogni cespugli, ogni albero e ogni centrimetro di terra ma non c'era. Era scomparsa come per magia o forse c'entrava qualcuno. Infatti c'era qualcuno dietro un albero con un sorriso soddisfatto.
Tip si era accorto di quella presenza e subito aveva fatto segno a Maxi.
-Chi sei?-chiese Maxi un po` ostile.
Non sapeva perche` ma aveva una brutta sensazione a pelle.
Da dietro all'albero era uscita una ragazza dai capelli neri lunghi con un vestito nero. Un vestito nero aderente senza spalline con lo scollo a cuore, aveva dei tentacoli di polipo al posto delle gambe.
-Io sono Laura-disse lei con un sorrisetto.-cercavi questa per caso-
Lei aveva tirato fuori la mano dov'era la collana con conchiglia.
-si quella e` mia-
Senza mai abbassare la guardia, gli ricordava una cattiva. Non ricordava quale ma sentiva che non si doveva fidare di lei.
Sebastian, Tip e Scuttle avevano uno sguardo ostile. Aveva visto giusto.
-attento, Maxi, lei e` la figlia di Morgana e nipote di Ursala-disse Sebastian salendo sulla sua spalla.-e` capace di tutto proprio come loro-
Si Laura era la figlia di Morgana, colei che aveva ingannato Melody per avere il tridente di Re Tritone ma che adesso era confinata in una prigione di ghiaccio in una profonda voragine.
-Ridammi la mia collana-disse Maxi ostile.
-No, mio caro. Ogni cosa ha un prezzo-disse Laura con sorrisetto.
Mai fidarsi delle streghe soprattutto quelle di mare.
Ecco chi sa cosa voleva da lui.
-Che cosa vuoi?-
-E` semplice. Voglio un bacio-
Cosa?
Voleva un bacio!!!
Se pensava alla parola "bacio", gli veniva in mente alla ragazza di cui si sarebbe innamorato.
Non voleva baciarla. Voleva conservare quel bacio per il vero amore.
-Sei matta come la tua famiglia!-esclamo` Maxi deciso.-Levati dalla testa che io dica si a questo ricatto!-
-niente bacio, niente conchiglia-disse Laura rimettendo dentro alla sua scollatura la conchighia.-Povera sirenetta. Chissa` che voleva dirti. Forse e` nei guai e tu stai facendo il prezioso. Che razza di amico sei!-
Un amico era pronto a qualsiasi cosa per un amico.
Laura aveva ragione.
Ma che stava pensando. Di sicuro era una trappola, quella strega-polipo era molto furba. Giocava sulle sue emozioni e punti deboli.
-Se era nei guai, Sebastian e loro l'avrebbero gia` detto mia cara-disse Maxi intellingente.
-Sei molto intelligente, Maxi. Quello che voglio veramente che tu diventi mio e ti avro`-dichiaro` Laura sicura.-non ho intenzione di lasciarti a quella mediocre e insulsa sirenetta-
-Non ti azzardare a parlare cosi della nostra principessa e amica-dissero i Sebastian, Tip e Scuttle con sguardo d'odio e disprezzo.
-Infatti non devi offenderla e poi aspetta un attimo. Tu pensi che io e lei stiamo insieme? Ma e` assurdo! Non nego che e` carina ma lei e` la mia migliore amica-disse Maxi mettendo in chiaro le cose.
-Allora diventarai il mio fidanzato-disse Laura contenta della notizia.
Cosa???
Lui fidanzata con quella strega!!!
Mai e poi mai!!! Non sarebbe mai stato suo!
-No, non ti voglio e non ti vorrei neanche se fossi l'ultima razza su tutto l'universo Ever After e oltre! Mai e poi mai, capito!-dichiaro` Maxi con disprezzo.-Quelle come te non mi piacciono-
L`espressione di Laura era furiosa.
-Come osi? Io sono il meglio in circolazione insieme alle mie amiche!-dichiaro` Laura offesa. 
Dalle mani di lei si era spigionato due cerchi di energia viola, pronti a colpire il povero Maxi ma Sebastain, Tip e Scuttle erano pronti ad attaccare Laura.
-Lascialo in pace, strega!-
Era una ragazza dai capelli castani lunghi e mossi con un fiore azzurro tra i capelli. Indossava un vestito verde acqua con spalline con perline e gonna ampia corta davanti e lunga dietro.
-Andrea, attenta!-esclamo` Maxi preoccupato.
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Era Andrea, la sua migliore amica, sorella di minore di Melody e quarta figlia di Ariel e Eric.
-Ma qui chi c'e` disse Laura con tono mellifluo.-l'ultima genita della famiglia reale di Atlantica. Come sta papino e mammina? Gli e` piaciuto il regalo?-
-Regalo? Non so di cosa parli-disse Andrea ostile.
-Be` io andrei a vedere sai-disse Laura con sorriso malvagio.-non vorrai arrivare troppo tardi prima dirgli addio-
Cosa stava dicendo?
Quella strega del mare aveva fatto per caso del male alla famiglia di Andrea.
Certo che con i cattivi non si poteva mai stare in santa pace.
-Cosa? Cosa hai fatto ai miei genitori, strega?-chiese Andrea arrabbiata.
-chi lo sa-disse Laura con un sorrisetto.
-Dimmi cosa gli hai fatto-disse Maxi arrabbiato.
Laura era scomparsa prima che Andrea e Maxi l`avevano presa ma il positivo che era caduta la collana a conchiglia d`oro.
Aveva visto Andrea per terra con l`aria disperata. Povera amica sua, non si meritava questo e neanche la sua famiglia. Era una famiglia generosa e leale, si facevano in quattro per il loro regno marino-umano e per gli altri regni.
-Non fare cosi, Andrea-disse Maxi avvolgendo la ragazza in un abbraccio consolatore.-Vedrai andra` tutto bene. Ci sono io con te-
-Grazie, sei un vero amico-disse Andrea aggrappandosi a lui come un ancora di salvezza.
Per Maxi, l`amicizia era importante. Non avrebbe mai lasciato da sola o da solo nessuno dei suoi amici.
Si conoscevano da quando avevano 11 anni in un lago non lontano dalla miniera. Lui era di ritorno da una visita da Nova quando qualcosa nel lago, l'aveva afferrato per i piedi e trascinato in acqua senza poter fare nulla. Si trattava una piovra gigante e non aveva nulla per tagliare il tentacolo e per  fuggire. Nel momento esatto in cui era mancato poco per svenire, Andrea aveva fatto la sua entrata in scena con la sua coda e le sue conchiglie azzurre. Lei l'aveva salvato e da quel momento erano diventati migliori amici. Anche se proveniano di razze diverse. Lui era un nano e lei era meta` sirena meta` umana. I legami non avevano limiti. Quando si voleva bene o si amava qualcuno, non importava di che razze, religioni o mondi diversi. L'amore o amicizia era sempre lo stesso.
 -Vado ad avvisare mio padre e vi raggiungo-disse Maxi sciogliendo l`abbraccio.
Prima di andar via, Andrea aveva agitato la mano per far comparire il solito bracciale con conchiglia dorata e dentro una perla blu. La perla blu serviva per far spuntare le branchie e la conchiglia per aprire un portale per il regno di Atlantica.
Di corsa correva verso la miniera per avvertire suo padre quando qualcosa gli era arrivato in testa.
Era una scarpa femminile.
Aveva alzato lo sguardo verso l`albero e su un ramo, c'era una ragazza dai capelli neri e ricci, con vestiti bianco. Era addormantata.
Che ci faceva sull`albero?
Non poteva lasciarla su quel ramo e allora si era arrampicato con l'aiuto del suo piccone.
Una volta sul ramo, era rimasto incantato da lei. Era bellissima. Aveva visto altre ragazze e donne, anche se era raro da quelle parti ma una tale bellezza unica come lei, non l'aveva mai vista.
Doveva portarla alla miniera, suo padre e gli altri nani sapevano di sicuro cosa fare.
L'aveva presa in braccio e pian piano era sceso dal ramo, grazie sempre al suo piccone.
...
-Papa`! Papa`!-grido` Maxi entrando nella miniera con Nata in braccio.-Dove sei?-
-Che hai da urlare? E perche` tieni in braccio la principessa Nata?-chiese Brontolo come al solito di cattivo umore.
Nata.
Era un bellissimo nome.
Era una principessa. Non poteva essere altrimenti, sentiva qualcosa di speciale in lei.
-Era su un albero, non so come ci e` arrivata-rispose lui.-e` un po' strano ma non potevo lasciarla sul ramo-
Brontolo l'aveva subito presa dalle braccie di Maxi e i nani si erano subito avvicinati con una coperta da mettere per terra in modo da adagiare la principessa.
Maxi la guardava d'incanto e con preoccupazione e cio` non era fuggito a Brontolo. Lui doveva evitare in tutti i modi che la storia si ripeteva di nuovo.
Maxi aveva subito chiesto dell'acqua per Nata e non lasciava mai la sua mano.
Si preoccupava per quella ragazza come mai nella sua vita. Non la conosceva neppure ma qualcosa di irrazionale, lo spingeva verso di lei. Era strano tutto cio`.
Appena aveva aperto gli occhi, i loro sguardi si erano incontrati e il suo mondo era cambiato in quel momento.
Era quello che definivano Amore a prima vista. Non lo sapeva.
Cucciolo gli aveva dato la foglia per Nata.
-Ti senti bene?-chiese Maxi gentile.
Lei era cosi rossa nelle guancie, parlava a stento ma era cosi tenera e dolce. Sentiva una connessione con lei.
Avrebbe voluto accarezzare quelle guancie, baciare quella mano e tenere Nata stretta a se`.
Era la prima volta che si sentiva cosi. Anche un po` impacciato e strano.
Aveva dato la foglia per dissetarla, era cosi bella mentre beveva. Ogni suo piccolo gesto gli piaceva.
Lei era speciale lo sentiva.
Non riusciva a distogliere lo sguardo da lei ma suo padre aveva interroto quel momento. Aveva chiesto a Nata cosa ci faceva nella Foresta Incantata visto all'anniversario a Wonderland della sconfitta di Ciciarampa. C'era anche quello di Alice e il Cappellaio Matto se non ricordava male.
Due cose importanti da festeggiare.
Lui vedeva che era imbarazzata e mortificata mentre raccontava che la sua  perfida cugina Lara, aveva rubato la sua tiara e aveva cercato di andare al villaggio di Book End tramite un incantesimo delle chiavi ma aveva fallito miseramente e aveva perso anche la chiave e i suoi amici.
Dalle sue parole aveva capito che lei non credeva molto in se` stessa, che aveva paura di sbagliare e problemi di autostima.
Non capiva da dove venisse tutto cio`.
Lei era speciale.
Voleva sapere tutto di lei.
Aveva preso la sua mano e per rassicurarla. Poteva capitare a tutti una cosa del genere. Anche lui capitava spesso di sbagliare. Non era un delitto. Si vedeva che il suo animo era molto sensibile. Questo l'attirava sempre di piu` a lei.
Ancora una volta suo padre si era messo in mezzo con la cosa dell'acqua gli sembra una scusa che altro. Notava lo sguardo di disapprovazione di suo padre quando era vicino a Nata.
Infatti quando Nova aveva ridato la chiave a Nata per tornare nel suo mondo, suo padre aveva subito borbottato il motivo una volta a casa.
-Non ci pensare. Non ci pensare neanche per un momento. Ho visto come la guardavi e come non volevi separarti da lei ma e` una reale, Maxi. Siete di due mondi diversi. Lei ha il suo destino e tu non puoi intrometterti-
Sapeva a cosa si riferiva con quelle parole.
-ti riferisci alla storia passata tra te e Nova-disse Maxi sicuro.
Conosceva la storia: suo padre prima si chiamava Sognolo, aveva incontrato Nova una fata apprendista e si era innamorato di lei. Lui aveva una confusione perche` non riusciva a dare un nome a questo sentimento, i nani non provavano amore. Era stata Belle a spiegargli cosa gli stava succedendo e a spronarlo a dichiararsi il suo amore a Nova.
Infatti si erano visti sulla collina e si erano scambiati un tenero bacio. L'amore tra i due cresceva e aveva deciso di partire insieme per un viaggio ma quel viaggio non c'era stato mai. Il motivo era semplice la Fata Turchina e il boss di tutti nani, gli avevano detto che se partivano per quel viaggio, Nova non avrebbe avuto le ali e non sarebbe mai diventata una fata vera.
Lui sapeva che era il suo grande sogno di Nova e aveva spezzato il suo cuore, rinunciando al viaggio e che quello che sentivano era solo un illusione.
Si era sacrificato per il sogno di Nova. L'aveva fatto per amore e da quel momento era diventato Brontolo.
-Non c'e` mai stata una storia tra me e Nova. Era solo un illusione come quella che senti per la principessa. Devi dimenticarla. Il suo destino e` prezioso per il suo momento-disse Brontolo come avvertimento.-stai lontano da lei! Non pensare a lei e concentrati sul tuo destino!-
Maxi non riusciva pero` a smettere di pensare a quel momento trascorso con lei. I loro sguardi, la sua dolcezza, il suo abbraccio da far battere il suo cuore come mai era successo in vita sua e la voglia di rivederla allo Studio e stare con lei tutto il tempo a parlare.
Il destino diceva che il loro amore era impossibile ma lui lo voleva riscrivere e aiutare anche Nata con il suo mondo.
Chi diceva che le favole non potevano essere mischiate.
Il suo destino era nella sue mani.
Infatti Nova era nella sua stanza per parlare con lui e la valigia era gia` pronta.
-Oh Maxi, ti ho fatto la valigia-disse Nova premurosa come una mamma.-e per dirti che devi lottare per il tuo destino e quello che vuoi. Ho visto come guardavi la principessa Nata, il vostro amore non e` impossibile. Sono le persone a complicare le cose e a prendere impossibile qualcosa che invece e` semplice. Io non ho potuto avere il mio lieto fine con tuo padre ma tu devi averlo. Mi raccomando, lotta per i tuoi sogni e per l'amore. Sono l'uniche due cose che contano nella vita-
-grazie, mamma-disse Maxi con un dolce abbraccio.-tu mi capisci-
Mamma. Quanto aveva aspettato quel momento e ora era successo. Avrebbe voluto Sognolo al suo fianco e tutto era completo. Non si poteva avere tutto dalla vita.
-grazie a te, figlio mio-disse Nova con le lacrime di gioia.
Era passato qualche minuto da quel momento d'incanto. Era ora di andare.
Doveva andare da Andrea e poi insieme a lei allo Studio.
Era pronto. Sapeva cosa fare. Avrebbe riscritto il suo destino.
La sua storia aveva inizio ora.

Ciao a tutti,
mi dispiace per il tremendo ritardo ma ho avuto un problema con il computer e un mal di testa terribile. Mi scuso per questi piccoli inconvenienti.
Lo so che non e` un granche` come capitolo. Mi scuso anche di questo.
Spero che vi sia piaciuto in linea generale.
Il prossimo e` Andres.
Ho un problemo con alcuni tasti per questo qualche apostrofo o accetto e` messo con un altro.
Un bacio.
  
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