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Autore: giove82    17/02/2014    3 recensioni
"è la Brittana che move il sole e l'altre stelle"
Santana deve affrontare un lungo viaggio per rientrare nelle grazie di colui che tutto vede e tutto regola, ovvero Ryan Murphy, e per poter finalmente riabbracciare la sua amata Brittany. Fanfiction assolutamente demenziale e scritta con il solo scopo di strappare un sorriso al lettore
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana
Note: Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Mentre camminavo svelta svelta per non far tardi all'allenamento delle cheerleader, timorosa di ricevere un'altra strigliata dall'allenatrice, mi ritrovai persa in mezza ad un bosco con una fitta nebbia che arrivava fino alle mie ginocchia

Ahimè quant'è difficile descrivere l'aspetto di quell'orribile selva tanto la mia memoria fa cilecca a causa dell'età avanzata

Mi guardai intorno spaventata e incapace di capire come, di punto in bianco, fossi finita in un posto a me così poco familiare

"ma da dove esce tutta questa nebbia ?" esclamai perplessa "mi sembra di essere a Milano !"

Alberi e cespugli si innalzavano intorno a me e non ricordavo che la strada per il campo da football fosse così oscura e selvaggia

Io non so spiegare come capitai in questo posto così lugubre e isolato tanto ero in ritardo per l'allenamento ma ,quando arrivai ai piedi di un colle, il fiato mi si fermò in gola

Il sentiero che mi si poneva davanti era sterrato e neanche troppo difficile da percorre e in cima ad esso vedevo una luce splendere come se fosse li per illuminarmi il cammino

"che culo !" dissi pensando che da quell'altezza avrei potuto ritrovare la strada perduta

Con il borsone a tracolla e le frange della divisa svolazzanti, mi incamminai per quel sentito ma ad un tratto una strana figura apparve all'inizio della salita  

Emetteva versi strani e subito pensai ad un qualche animale selvaggio scappato dallo zoo qui vicino ma quando, con passo pesante e strascicato, si avvicino a me, non riuscii a credere ai miei occhi

Quell'immonda creatura che mi impediva il passaggio era nientepopodimeno che il gatto più obeso e puzzolente che avessi mai visto e come se non bastasse mi guardava con la bava alla bocca e la fame negli occhi

Indietreggia per la paura e mi rammaricai per non essermi portata dietro lo spray al peperoncino di cui avevo fatto scorta al supermercato per allontanare i maniaci di Lima

La bestia dal pelo arruffato e sguardo truce stava li ferma, ai piedi del colle, impedendomi il passaggio e io fui quasi tentata di fare dietro front per cercare una via più sicura senza gatti ciccioni in mezzo ai piedi, quando senti risuonare nell'aria una flebile voce femminile  

"Santana aspetta" mi chiamò e io non potei fare a meno che guardarmi in torno in cerca della provenienza di quel suono

Un sagoma umana si fece largo fra le foglie dei cespugli e subito riconobbi quella splendida donzella

Lei mi guardò con sguardo eloquente prima di rivolgersi al felino che, con la sua enorme stazza, occupava tutta la strada

"Lord Tubbington! Stupido gatto ciccione, ti devi levare dalle scatole !" urlò con voce acuta tanto che le sue grida risuonarono per tutta la selva

"mazza oh, la finezza fatta persona..." dissi fra me e me mentre osservavo il feroce animale scappare a gambe levate e rifugiarsi fra i rovi del bosco

Quasi volteggiando nell'aria lei si avvicinò a me rivolgendomi queste parole "per il tuo bene Santana io ti farò da guida e ti condurrò attraverso l'inferno dove vedrai..."

"cosa ?" urlai in preda allo stupore "Quinn ma ti sei bevuta il cervello per caso ? Dobbiamo andare all'allenamento delle cheerleader altrimenti la coach ci farà il culo a stelle e strisce !"

Con passo agile cercai di aggirarla ma lei mi si parò davanti impedendomi il passaggio

Il suo corpo era leggero e delicato tanto da sembrare uno spettro, ma le sue mani, oh le sue mani non erano di certo così delicate come sembravano

Con un schiaffo dritto sul volto mi fece zittire e di nuovo le sue parole risuonarono fra i rami degli alberi "Santà, te devi stare zitta quando parlo io !"

Il segno rosso delle sue dita è ancora oggi impresso sulla mia delicata guancia, ma ciò che mi colpì di più furono le parole che qui riporterò pari pari

"quella bestia, che con tato coraggio ho scacciato, era qui per impedirti di compiere il viaggio che ti ricongiungerà alla tua amata; quella belva intralciava il tuo cammino perché mossa dalla gelosia per la sua padrona che è la stessa persona che tu chiami amore ! Io sono qui per aiutarti nel tuo lungo e insidioso cammino per riportarti nelle grazie di colui che tutto domina e tutto vede, che tutto decide e tutto giudica, di colui che ti ha creata e che sceglie il tuo passato, il tuo presente e il tuo futuro !"

"stai parlando di Dio vero ?" osai interrompere il suo sproloquio mossa dalla troppa curiosità

Lei allora mi guardò negli occhi con aria confusa "no, non lui; io sto parlando di colui che domina tutto l'universo e che, per ragioni ancora sconosciute, mi vieta di entrare nel suo regno...io sto parlando del grande Ryan Murphy !"

"chi scusa ? " domandai ma ricevetti in risposta solo uno sguardo colmo di disprezzo per via della mia acuta ignoranza

Fra noi calò il silenzio e mai avrei potuto immaginare che Quinn potesse essere così manesca

Senza altri indugi mi prese per l'orecchio destro e mi trascinò su per il colle borbottando parole che non sto qui a ripetere perché troppo scurrili e non adatte ai minori di 18 anni

Non obbiettai per paura di ricevere un altro ceffone dalla sua, ben poco leggiadra, mano così mi misi il borsone in spalla e mi feci guidare da lei in quel lungo e misterioso viaggio pensando che quello era, in tutto e per tutto, sequestro di persona


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N.d.a. emh...a dire il vero non so come giustificare questo scempio, forse è colpa del troppo studio o delle continue minacce da parte della mia professoressa che se non imparo a memoria la struttura del purgatorio mi mette 2 in pagella (roba da pazzi !); in ogni caso ho deciso di “riscrivere” la Divina Commedia adattandola al mondo di Glee e, ovviamente, non potevo che scrivere un Brittana.

Chiedo scusa prima di tutto a Dante e spero che non abbia intenzione di apparirmi in sogno urlandomi contro che sono un mostro perché sto praticamente distruggendo il suo capolavoro, ma anche a voi che dovete sopportare i miei scleri; ovviamente l’intera fic sarà scritta in chiave comica (?) e non sarà niente di serio

Detto questo, visto che le note dell’autore sono più lunghe del capitolo, ditemi cosa ne pensate e se volete che continui o se sia meglio per tutti che io mi dia all’ippica 
  
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