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Autore: nuvole_e_popcorn    17/02/2014    1 recensioni
James Potter amava essere al centro dell'attenzione. Lui era il centro dell'attenzione. Punto. Era bello, aveva uno schianto di fidanzata e niente e nessuno si sarebbe mai permesso di contraddirlo, mai.
Però nell'arco di un'estate tutto era cambiato: il suo schianto di fidanzata lo aveva lasciato per il suo migliore amico, suo fratello Albus era diventato il ragazzo più ambito di tutta Hogwarts e, come se non bastasse, ci si era messa anche lei. Elena Morgantes, principessa del pop del mondo magico, trasferitasi in Inghilterra dalla più calda e soleggiata Spagna. Non solo gli aveva rubato quel poco di attenzione che ancora riceveva: era finita in Serpeverde ed era decisamente strana.
In quel momento James Potter lo seppe: era il battito d'ali di una farfalla.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Salvare la vita ad una persona, Signor Potter, è solo l'inizio dello scorprire

quella persona

 

James Potter sbuffò mentre camminava per i corridoi che una volta erano stati in suo regno e che adesso erano il regno (perennemente in contrasto) di suo fratello e del suo migliore amico. Ex- migliore amico gli ricordò una vocina provocando un lancinante dolore alla bocca dello stomaco. James Potter ora non era nessuno.

James Potter amava essere al centro dell'attenzione. Lui era il centro dell'attenzione. Punto. Era bello, aveva uno schianto di fidanzata e niente e nessuno si sarebbe mai permesso di contraddirlo, mai.

Però nell'arco di un'estate tutto era cambiato: il suo schianto di fidanzata lo aveva lasciato per il suo migliore amico, suo fratello Albus era diventato il ragazzo più ambito di tutta Hogwarts e, come se non bastasse, ci si era messa anche lei.

 

Elena Morgantes, principessa del pop del mondo magico, trasferitasi in Inghilterra dalla più calda e soleggiata Spagna. Non solo gli aveva rubato quel poco di attenzione che ancora riceveva: era finita in Serpeverde ed era decisamente strana. Anzi, “strana” era sempra ombra di dubbio un eufemismo. Elena Morgantes era una presenza costantemente allegra e spigliata: come se non avesse mai sofferto in vita sua, o non avesse mai avuto paura. Era superficiale, vuota. Dava tutto per scontato e si pavoneggiava come fosse una diva d'altri tempi, che bisogna essere grati di avere accanto. Certo James non poteva negare che fosse bella: aveva lunghi capelli castani e grandi occhi color cioccolata, un viso tondo e due labbra carnose e sempre aperte in un sorrisetto divertito. A dire il vero a lui, particolarmente non aveva fatto nulla: anzi si era dimostrata (a dispetto della rivalità fra le Case) piuttosto amichevole, ma James aveva letto la perversa gioia della vittoria in quella sua vicinanza e quindi l'aveva allontanata rifiutando qualsiasi contatto con la nuova reginetta di Hogwarts. Questo non aveva impedito a quel vecchio rimbambito di Lumacorno di assegnargliela come patner durante pozioni e, certamente, dopo i primi tentativi di instaurare un rapporto la ragazza aveva smesso: lo salutava comunque con un rapido cenno del capo, arrivava per ultima dopo il suono della campanella e scattava via per prima, facendo in modo di evitarlo perfino nei corridoi, quando poteva. Sembrava una strana danza, in cui non si capiva chi fosse il protagonista e chi il sinergista.

Eppure, per quanto avesse tentato di evitarlo, la ragazza si era scavata una presenza (quasi costante) nella sua mente, tanto che spesso, nell'ultimo periodo, si era scoperto a pensare a lei più di quanto volesse. Ma aveva sempre classificato la cosa come “roba da niente” ed entrambi avevano proseguito la loro vita su binari separati, fino a quel fortuito 31 Ottobre.

 

James stava camminando per i corriodi mani in tasca, aveva appena abbandonato la tradizionale festa di Halloween (a cui si era presentato senza accompagnatrice) pensando a come la sua vita fosse cambiata radicalmente nell'arco di poche settimane estive. Con Amber, James lo sapeva, non era stato amore, ad un certo punto era diventato un obbligo, tanto che era “scappato” per una vacanza lasciandola a casa da sola: ovvio che lei lo avesse rimpiazzato.

Ma la cosa lo aveva ferito comunque, e a James i cambiamenti non piacevano proprio, ma non tutti i cambiamenti vengono per nuocere, in fondo. Fu allora che la vide. Stava davanti al Platano Picchiatore: aveva lasciato le scarpe (dal tacco luccicante -si sarebbero viste anche da chilometri di distanza- e spropositamente alto) sul prato e gli dava la spalle: i suoi lunghi capelli castani (in genere mossi) erano racchiusi in un nastro arancione e lei indossava una camicetta bianca sblousata e un paio di pantaloncini di pelle nera a vita alta. Teneva le braccia lungo i fianchi e reggeva in mano un foglio di pergamena. Era troppo vicina al Platano Picchiatore. Troppo. Nel momento in cui avrebbe preso a picchiare... e allora la verità lo colpì: lei voleva...? Non seppe esattamente quando le sue gambe cominciarono a muoversi, come di loro spontanea volontà, ma cominciò a correre verso di lei. Che sciocca! Ma cosa diavolo le saltava in mente? La raggiunse giusto in tempo per afferarla per un braccio e trascinarla di un paio di passi indietro evitandole una botta alla quale probabilmete non sarebbe sopravvissuta.

Solo allora lei si voltò e James poté vederla in volto: i suoi occhi color cioccolata erano lucidi e gonfi, il mascara era scivolato lungo le guance lasciando scie indelebili della lacrime che quegli occhi avevano pianto. Le labbra rosse erano semiaperte e un'espressione di incredulità misto rabbia le animava il bel viso. Ma James non si sarebbe sentito in colpa per averla salvata.

«Ma sei impazzita?» le urlò contro, dopo attimi interminabili di silenzio, la ragazza tremò al sentire la sua voce così vicina e forte.

«Cosa diavolo ti è saltato in mente? Potevi morire!» le inveì ancora contro, incurante delle lacrime che minacciavano di sgorgare, ancora, da quegli occhi in genere così luminosi.

«I-Io...» fece lei, con voce tremula... strinse il foglio di pergamena tra le mani e lo guardò, quando alzò di nuovo lo sguardo a incrociare il suo una singola lacrima le scappò dagli occhi scendendo lungo il suo viso e cadendo poi a terra. Non fece rumore, ma per James fu come sentire un vetro andare in frantumi. «Lei... -disse con voce un po' più cristallina -lei... se ne è andata, James...» prima che capisse cosa stava succedendo Elena aveva compiuto un passo verso le sue braccia aperte (quando le aveva aperte?) per poi fiondarcisi mentre, di loro spontanea volontà si chiudevano convulsamente come uno scudo a proteggere quel corpo, ora così fragile e scosso dai singhiozzi. Il nastro arancione, volava nel vento freddo, ormai scappato dai suoi capelli e a James la cosa parve quasi simbolica. A quel punto le passò un braccio attorno alla vita e la tirò su, passandole l'altro braccio sotto le gambe nude e infreddolite, con un rapido schiocco della mente (aveva imparat da tempo a fare incantesimi senza bacchetta) recuperò le sue scarpe. Elena gli aveva passato le braccia attorno al collo e neascondeva il viso sulla sua spalla.

//oo//

«Le è morta la sorella?» domandò sconvoloto dalla notizia. Stava parlando appena fuori dall'infermieria con la professoressa McGrannit.

«Sì Signor Potter, ex-Mangiamorte. -spiegò la donna, ma perché avrebbero dovuto predenrsela con lei? Veniva da un'antica famiglia purosangue spagnola! -dopo che furono costretti alla fuga circa cinque anni fa alcuni si stabilirono in Spagna e tentarono un colpo di stato, intendiamoci più subdolo di quello operato qui da Voldemort. Ma la Signorina Morgantes ha usato la sua popolarità per contrastarli, riuscendo a smuovere le masse, far destituire il Ministro della Magia Spagnolo, ormai corrotto fino al midollo e instaurando una rete segreta contro i Mangiamorte con altre quattro nazioni Europee. Quella ragazzina è riuscita a solo dodici anni, dove tuo padre ha mancato. Ha creato una Lega Europea contro il Male. Ovviamente se la sono presa con lei, per questo si è dovuta trasferire in Inghilterra abbandonando la sorellina Clyo, gravemente malata e costretta a letto, indietro. Le è stato imposto di trasferirsi, lei è il Simbolo della Lotta Europea contro i Mangiamorte, anzi è stato proprio tuo padre che tre anni fa la convocò per parlare delle sue idee. Tutti la chiamano la Mariposa. -come il suo ultimo album, pensò James, sconvolto da tutte quelle notizie, guardando a terra e vergognandosi di aver giudicato quella ragazza solo dalle apparenze -credevi di conoscerla molto bene, vero Signor Potter? -gli domandò la McGrannit -credevi di sapere tutto di lei alla prima occhiata, brutto vizio il tuo, ragazzo, di giudicare un libro dalla sua copertina. Beh, Signor Potter, salvare la vita ad una persona è solo l'inizio del scoprire quella persona.» fu allora che Elena uscì dalla stanza nel corridoio, raggiungendoli: aveva il viso pulito, struccato, un'espressione dura sul volto e i capelli trattenuti sulla nuca con la bacchetta.

«Sto bene, -disse con voce ferma -vorrei parlare con James da sola.» la donna sorrise e annuì, lasciando i due studenti a parlare.
«Volevo ringraziarti -gli disse, senza staccare gli occhi dal suo viso, anche se James guardava a terra, vergognandosi terribilmente -mi hai salvato la vita, James. - alzò lo sguardo a incontrare il suo -mi dispiace esserti stata un tale peso questa sera -aggiunse lei -e...» fu allora che la bloccò, poggiandole due dite sulle labbra.
«Non sei stata un peso -disse deciso -e dovrei chiederti perdono. Ti ho giudicata solo dalle apparenze, sono stato stupido. Non oso immaginare cosa tu stia passando in questo momento, ma se hai bisogno, voglio solo che tu sappia che sono a un viaggio in sella alla scopa, distante, basta che tu mi avvisi e arriverò.» Elena annuì lentamente e accennò un piccolo sorriso:

«Grazie» disse.

James Potter forse, non aveva bisogno di essere al centro dell'attenzione in quel momento comprese: aveva bisogno di cambiare. E non tutti i cambiamenti vengono per nuocere.


Hey ditemi che ne pensate :-) è solo un'idea che mi è saltata in mente e se vi va passata dalla mia altra (in aggiornamento in qst periodo) fanfic su Harry Potter sulla coppia Lily/Scorpius "And when cactus are invading us, will you be my abracadabra" e ditemi che ne pensate! Un bacione ~ Giu

 

  
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