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Autore: Fiamma Erin Gaunt    17/02/2014    1 recensioni
[Storia scritta per il contest a turni "Al Gioco del Trono o si vince o si muore" indetto sul forum da Daenerys Laufeyson.]
La richiesta del primo turno era quella di scrivere una flash sul motto della famiglia con cui si decideva di partecipare.
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fuoco e sangue

 

Aegon osservava la terra sotto di sé. Migliaia di uomini, con indosso tenute da guerra diverse, affollavano la piana. Le bandiere che svettavano nell’aria erano quelle di case diverse, ognuna con la sua personale insegna. Razza di sciocchi, come se tutto quello sfoggio di uomini e fervore militare servisse a qualcosa. Allungò una mano ad accarezzare le scaglie di Balerion, lucide e nere come le ali di un corvo. Si prese ancora qualche minuto per godersi la sensazione di adrenalina che cominciava a pervaderlo. Tutta quella terra, i Sette Regni, finalmente sarebbe stata sua.

- Allora, cominciamo? –

La voce di Visenya, seduta su Vhagar con le braccia risolutamente incrociate, lo riscosse dai suoi pensieri. Uno scintillio passò nello sguardo del giovane guerriero. Non gli piaceva quando qualcuno gli dava ordini, neanche se si trattava della sua amata sorella: Visenya, senza alcun dubbio la sua preferita.

- Ancora un attimo,  c’è tempo. –

Voleva godersi tutto quello e non lo avrebbe certo fatto affrettando le cose. La vittoria era sicura, avevano i draghi e il loro sangue dalla loro parte. Quando ebbe deciso che quella vista non gli procurava più alcun piacere particolare, si rivolse a Balerion.

- Coraggio, è ora di dare il nostro contributo allo scontro. –

Il possente drago ruggì la sua approvazione, gettandosi in picchiata verso terra. Quando fu abbastanza vicino da riuscire a centrare in pieno l’avanguardia, proruppe in un’incredibile vampata di fuoco. I soldati vennero investiti in pieno, emettendo urla orribili mentre le fiamme li avvolgevano e ne consumavano le carni.

Visenya, al suo fianco, spronava Vhagar a dare ancora di più, a non lasciarsene sfuggire neppure uno.

Anche Meraxes, il drago della minore delle sue sorelle, li aveva raggiunti. Volavano in cerchio, dandosi il cambio e lanciando getti incandescenti a turno. Un’ora più tardi la piana era diventata un cimitero, non c’era altro che erba bruciata, alberi ancora fiammeggianti e litri di sangue che inzuppavano il terreno e venivano lentamente assorbiti dai pochi fili d’erba che erano sopravvissuti alla furia distruttrice dei tre draghi.

- Sono nostri, sono tutti nostri. Benvenute a casa, sorelle. – esclamò Aegon, con gli occhi viola scintillanti di soddisfazione.

Mancava solo qualcosa che li identificasse, un motto, che ricordasse ciò che i Targaryen e i loro draghi erano in grado di fare. Fissando la piana e la distruzione che li circondava, ebbe un’illuminazione. Avevano portato fuoco e sangue, e l’avrebbero fatto ogni volta in cui la loro sovranità fosse stata messa in discussione. Suonava persino bene, in modo quasi poetico, alle sue orecchie.

“Fuoco e sangue”, quello sarebbe stato il loro motto.

 

 

 

 

[430 parole]

 

 

 

Spazio autrice:

Come avevo detto già con “Non svegliare il drago che dorme”, sono in fase da scippatrice compulsiva, così eccomi qui con questa flash. In realtà questo racconto partecipa al concorso a turni indetto da Daenerys Laufeyson sul forum di EFP: “Al Gioco del Trono o si vince o si muore.” Spero che vi sia piaciuta e che vogliate farmi sapere che ne pensate. Alla prossima (che sicuramente arriverà moooolto, ma moooolto presto).

Baci baci,

               Fiamma Erin Gaunt

 

 

  
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