UNA SECONDA
POSSIBILITÀ
di
Freya
beta Rowan_MayFair
parte 1/?
pairing Harry/Draco
rating
N17
prologo
I
due avversari stavano combattendo ormai da mezza giornata. Attorno a loro, i
contendenti di entrambe le parti, erano ormai ridotti al minimo termine, sia
come numero che come capacità offensive.
Sia
il ragazzo che l’uomo-serpente erano lacerati e contusi, il sangue inzuppava
senza tregua i loro vestiti, ma nessuno dei due sembrava farci caso.
In
un momento di pausa, il giovane ripensò a ciò che era successo negli ultimi
mesi passati.
Hogwarts
non esisteva più, distrutta da un assalto dei mangiamorte, e Dumbledor, era
perito con esso nel tentativo di salvare i giovani studenti.
Ron
ed Hermione....anche loro l’avevano lasciato, morti circa un sei mesi prima
nell’assalto ad uno dei principali covi del Signore Oscuro.
Snape...all’inizio
dell’anno scolastico, quello avrebbe dovuto essere il suo magnifico 6° anno,
venne scoperto, grazie a Malfoy senior. Ciò che ritrovarono di lui non era
abbastanza per riempire un barattolino di senape.
Poi,
fu la volta di Draco...Draco era morto per salvarlo...Era morto ponendosi tra
lui e il padre che gli aveva lanciato un’imperdonabile maledizione.
Morto
prima che Harry potesse dirgli che il sentimento di amicizia nato tra loro
(infatti il giovane aveva rifiutato di congiungersi al padre nel servizio di
Voldemort ed era passato al servizio dell’Ordine della Fenice) era sfociato,
almeno da parte sua, in amore.
Sentimento
che gli aveva permesso di sopravvivere durante i dolori calatigli addosso nell’ultimo
anno. Sentimento che gli aveva fatto amare nuovamente la vita e scacciare il
desiderio di morire.
Ormai
aveva deciso.
Era
stanco di sangue, di dolore...
Troppi
erano morti, troppi amici erano rimasti coinvolti...Sirius...Seamus...Dean...Nerville...Fred
e George...Molly e Arthur...Malocchio...Tonk e Remus...McGonagal...Hagrid...
Era
tempo di concludere. Era Stanco...Infinitamente stanco. Voleva che tutto
finisse, che giungesse il tempo del riposo.
Quella,
decise, sarebbe stata l’ultima battaglia...Avrebbe distrutto la causa di ogni
dolore che lo aveva toccato nella sua pur breve vita.
La
vita di Voldemort avrebbe trovato la sua fine in quella giornata. Non aveva
importanza se ciò significasse la sua morte. Sarebbe stata la benvenuta...Avrebbe
significato il ricongiungimento con le persone che amava.
La
battaglia riprese con il giovane all’attacco. La rabbia che lo pervadeva lo
aveva reso molto potente. E, senza lasciar respiro all’avversario, riuscì a
rinchiuderlo con se in una bolla di energia a pura.
La
bolla racchiudeva interamente la zona intorno ai due contendenti per un raggio
di cinquanta metri.
Harry,
iniziò a cantilenare una serie di frasi. Immediatamente, dal corpo di Voldemort
iniziò a sgorgare fuori un flusso di energia magica. La magia del più vecchio
mago lo stava lasciando, privandolo di ogni possibilità di difesa. Un urlo
disumano, fu tutto ciò che riuscì a fare prima di svanire dalla faccia del
mondo, e questa volta, per sempre.
L’incantesimo
usato da Harry, era antichissimo, e molto potente… poco importava al ragazzo
che significasse anche la sua morte.
Ecco,
ormai ci siamo. Disse tra sé e sé.
Ancora qualche secondo e potrò raggiungerli...
Ma
nel momento in cui stava per abbandonarsi all’oscurità, una voce lo raggiunse.
- Se potessi rincontrarli vivi...se potessi
rivederlo sorridere e prenderti in giro...-
-
Chi sei?- Esclamò Harry stupito. Nessuno oltre a lui avrebbe dovuto poter
superare tale barriera.
-
Se avessi la possibilità di ricongiungerti con tutti loro...Rivedere i litigi
di Ron e Hermione...le buffonate di Fred e George...Il sorriso materno di Molly
e le asfissianti domande sui manufatti babbani di Arthur...Se avessi la
possibilità di dirgli tuoi sentimenti...-
Il
giovane trattenne il respiro, aspettando che la voce continuasse.
-
Se ti venisse offerta tale possibilità, - continuò la voce, - l’accetteresti? -
-
Si! - Esclamò quasi prima che la voce finisse di parlare.
-
Anche se ciò significasse il dover nuovamente lottare con Voldemort? -
-
Anche se dovessi affrontarlo nuovamente mille, diecimila volte! -
-
Allora, - disse l’immagine di Dumbledore, - te ne darò l’opportunità. -
-
Direttore? -
-
Harry, Harry...Non ti ho già detto che la morte non è che un passaggio? Ti sei
guadagnato tale opportunità, ma attento. Io ti permetterò solo di giungere dove
sarà per te possibile ricongiungerti nuovamente con loro. In quel luogo, tu non
sei mai esistito, quindi per loro sarai un estraneo...Dovrai riconquistare
nuovamente la loro fiducia. Tutto il resto dipenderà da te. -
E
con un sorriso e uno sfavillio nei suoi occhi, lo salutò.
Harry
avvertì uno strappo simile a quello di una passaporta, e tutto svanì in un turbinio di colori.
Improvvisamente,
si ritrovò d’innanzi al castello di un Hogwarts nuovamente intatta. Circondato
da undicenni che stavano aspettando di entrare per la selezione. In mano, una
lettera indirizzata al direttore di Hogwarts, Albus Dumbledor.