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Autore: BieberHoran    18/02/2014    0 recensioni
Ciao,mi chiamo Drew,Drew Walker.Ho 19 anni e vivo ad Oxford.Sono un'autolesionista,fumo e bevo.Cerco di smettere,ma non ci riesco.Un giorno,ero a scuola,precisamente nelle sala computer ed era ora di tecnologia.Si avvicinò un ragazzo,questo era molto alto,moro e sembrava uno dei tanti bulli della scuola.
-Dai su,sgancia i soldi !-disse con un mezzo sorrisetto.
Avevo paura di dover essere picchiato di nuovo,allora glieli diedi.
-T-Tieni,è tu-tto quel c-che ho.-dissi balbuziente.
-Dammi di più! Voglio di più!-
-Ma non ho nient'altro.-
Dicendo questa frase,lui chiamò altri quattro ragazzi.Iniziarono a malmenarmi,non potevo fare nulla erano uno contro quattro.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest
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~~Continuarono a picchiarmi,finché non arrivò un ragazzo,altino con gli occhi azzurri,moro.Di nome Blake,Blake Hall,lo conoscevo già da un paio di anni,avevamo fatto il corso di latino insieme.Blake era venuto con più ragazzi,pensavo volesse fare a botte,ma voleva solo spaventarli.
-Hey voi,lasciatelo stare.-disse Blake molto sicuro di sè
 -Abbiamo trovato un'altro ragazzino da picchiare.-disse uno di loro accennando un sorrisetto.
-Se picchiate me,picchiate loro.-ribattè mentre alle sue spalle comparvero molti altri ragazzi.
 I bulleti erano oramai in trappola,ma Blake li fece andar via.
-Perché lo hai fatto ?-dissi con gli occhi lucidi
 -Non piangere,e che anche io ero vittima di bullismo.-mi rispose sorridendo e cercando,di farmi sollevare il morale -Non voglio che quello che ho passato io lo passino anche altri ragazzi.-
 Dopo questa frase se ne andò,pensai a tutto quello che era successo,non riuscivo a crederci.Ad un certo punto patii il suono della campanella,cercai nella mia agenda cosa dovevo fare.Vidi che dovevo andare a lezione di tedesco,la materia che odiavo di più.Passai nel corridoio della scuola,dove si trovano gli armadietti,trovai il mio,misi la combinazione e si aprii.Cercai il mio libro,non lo trovavo quando tutto ad un tratto.
 -Ragazzino,cosa fai?-disse qualcuno alle mie spalle.
 -N-Niente Bart.-risposi
 Bart era il più prepotente della scuola,colui che se avevi anche solo uno spicciolo,se lo prendeva,se avevi anche solo un pezzo di pane,lo prendeva.Era un prepotente coi fiocchi.
-Su,dai dammi tutto quello che hai.-ribadì
 -Non ho niente oggi,mi dispiace Bart.-affermai molto preouccupato di quello che potesse succedermi.
-Ripeti!-affermò lui.
 -Non ho niente.-ripetetti
 Alzò il braccio,nel segno di darmi un pugno.E proprio mentre scagliò il pugno,saltò fuori Blake con i suoi compagni.
-Scusa,Bart.Cosa volevi fare a questo ragazzo.-pronunciò sicuro.
 Bart,per la prima volta era spaventato da un qualcosa.
-No,niente ragazzi.-informò questi ultimi - Io vado.-
Ero rimasto senza parole,non sapevo più che dire.Lo ha fatto non una ma ben due volte.Mi avviai in classe,dove la professoressa stava per spiegare.
-Signor.Walker,la prossima volta,venga più presto.-ribadì
 -Va bene.-
 Mi sedetti e mi guardai intorno,notai che c'era una testa mancante,Megan Anderson.Megan era bassina,magra,bionda con occhi verdi.Anche lei fuma e beve.Domandai alla sua migliore amica Lux Clarke,perché non fosse venuta.Non mi rispose,allora glielo richiesi.
 -NON LO SO !-rispose molto arrabbiata.
 -Va bene,ma calmati.-
 Capii subito che qualcosa non andava.Squadrai l'orologio che c'era in classe,tra poco sarebbe suonata la campanella.
 DRIIINN DRIINN !!
 Suonò la campanella,quindi mi avviai in mensa,e li che vidi Megan.Allora mi avvicinai.
-Megan,pensavo fossi a casa.Perché non sei venuta a lezione di tedesco ?-domandai
 Lei si girò verso di me,la vidi piangere.-Vattene,per piacere.-
-Io non me ne vado,finché non mi dici perché stai piangendo.-
Vidi i suoi polsi,pieni di tagli.
-Ho capito tutto.- gli presi i polsi -Non farlo più.-
 -Solo se mi prometti che anche tu non lo farai.-
 -Certamente.-
Andai a prenderle la pizza che avevano portato a scuola.
 -Tieni,mangia.-
 Mi guardò sorridente,con i suoi occhi dolci e le lacrime.Gli asciugai la lacrima e domandai.
 -Vuoi venire a casa mia ?-
 -Si.-
 -Faremo tutto quel che vuoi.-
-Allora ad oggi pomeriggio,alle 16:00 ?-mi domandò curiosa.
 -Si.-
 Uscimmo dalla mensa,erano le 14:00,quindi andai al campo di rugby della scuola,lo osservai centimetro per centimetro.All'improvviso salirono in campo due squadre,durante la partita si infortunò un giocatore.Il capitano mi guardò ed urlò.
 -Dai vieni,tu !-
 -Io conosco appena le basi di questo gioco.-
-Fa niente,tanto è un'amichevole.-
 -Va bene.-
Scesi per le scale,andai negli spogliatoi e mi cambiai.
 Durante la partita mi fecero,quello che loro chiamano " placcaggio ",andai a terra dolorante,ma mi rialzai.Alla fine della partita,perdemmo,fu tutta colpa mia.Andammo negli spogliatoi.Dove i miei " compagni di squadra " mi rimproverarono.
 -Sei uno scemo,non sai giocare,non ne azzecchi neanche una!-
 -Stronzo,lo hai fatto apposta,escii !!-
 Mentre uscivo vidi il capitano,che mi domandò.
 -Dove vai ?-
 -A casa.-dissi piangendo
-Perché piangi ?-
Non risposi e me andai.Arrivato a casa,la prima cosa che feci e cercare la lametta.La trovai e iniziai a tagliarmi sui polsi.Mi posi un limite,siccome avevo promesso di non farlo più.Allora andai a farmi la doccia.Uscito dalla doccia,erano precisamente le 16:00,quindi arrivò Megan.
 -Megan!-dissi accennando un finto sorriso.
 -Cos'hai ? Vuoi che me ne vada ?-
 -Nono,mai !-
Entrò e notò la lametta piena di sangue,appoggiata sul tavolino.
 -Non dirmi che lo hai fatto!-disse guardandomi i polsi
 -Posso spiegarti!-
 -Io ora me ne vado!-
 -No,Megan aspetta!-
 Lei se ne andò senza rispondere.Allora la cercai dappertutto,la trovai però al parco.Io piangevo,anche lei.Mi avvicinai,lei mi vide.Mi misi in ginocchi.
 -Per favore.Perdonami-
 Mise le sue mani sulla mia faccia.-Giura questa volta di non faro mai più.-
 -Mai più.-dissi baciandola lentamente.
  
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