Finchel
Week 2014 – Day 2
– Babies
Rachel aveva programmato ogni singolo istante della
sua vita fin da quando era nata.
Aveva la camera piena di foto di Barbra
Streisand, trofei e stelle dorate.
Sarebbe entrata in una fantastica e prestigiosa
scuola di new York e se qualcuno l’avesse presa in giro lei avrebbe guardato
avanti. Non aveva bisogno di nessuno, o almeno era quello che credeva lei.
Quando un ragazzo del 6° anno le aveva fatto cadere
i libri il primo giorno di scuola e l’aveva chiamata nasona a lei erano venuto
gli occhi lucidi ma aveva tirato avanti, non volendo che qualcuno la vedesse
piangere.
Si era andata a rifugiare nell’auditorium.
“Io sarò una Star. Non ho bisogno di nessuno perché qui
nessuno è in grado di apprezzare il mio talento.”
Disse a bassa voce prima di alzarsi e ritornare nell’edificio.
Il giorno dopo lei andò da Noah
Puckerman, perché lo conosceva dal tempio e sperava
che lui fosse gentile con lei.
Il ragazzo però l’aveva snobbata con un … “ Solo perché
i nostri genitori si conoscono non significa che io devo conoscere te. Sei
irritante e parli troppo” E se ne era andato ridendo e dandole una spallata.
Anche quella volta decise di andare in auditorium ma
non lo trovò vuoto.
Seduto sul bordo del palco c’era un ragazzo della
sua età.
Lei lo aveva visto con Noah
a pranzo. Le aveva lanciato un’aria curiosa e poi aveva seguito l’amico fuori
dalla mensa dopo che lui le aveva dato una spallata.
Lei si sentì tradita dalla sala.
Quello era il suo posto, il suo palco, e ora un’altra
persona aveva trovato il suo luogo felice.
Stava per andarsene quando vide il volto del
bambino.
Aveva gli occhi tristi e guardava la platea senza
osservarla sul serio.
“perché sei qui?” chiese la bambina facendolo
sobbalzare.
Lui la guardò come se fosse stato sorpreso a rubare
un automobile.
“che ci fai qui?” chiese preoccupato guardandosi
attorno, come per assicurarsi che fossero da soli.
“dovrei fare a te questa domanda.?” Disse lei
avvicinandosi
“quando sono triste mi piace stare seduto in mezzo
alla musica, e la mia mamma ha detto che un auditorium è un posto pieno di
musica, quindi sono venuto qui, ma non c’è la musica”
Lei sorrise
“posso crearla io la musica. Sono una ottima
cantante e un giorno andrò a Brodway e diventerò
famosa e non tornerò più in questa città grigia e senza arte.”
“mi porteresti a Brodway
con te, quando ci andrai?”
Disse lui, non sapendo cosa fosse Brodway, ma volendo disperatamente andare via da quella
città.
lei annuì felice della proposta.
“io sarò una cantante e tu verrai a vedere ogni mio
spettacolo, vero?”
lui sorrise
“se porti la musica in un auditorium verrò con
piacere”
“Che ci fate voi due qui?”
Disse una voce alle loro spalle che fece spaventare
i due bambini
I due ragazzini si voltarono e trovarono la
professoressa Holiday, che insegnava matematica sostituendo una insegnante che
era in maternità, che li guardava con un finto rimprovero.
“filate subito in classe, monelli, questo non un
posto per bambini della vostra età. Potevate farvi male.”
Il maschio prese la mano della bambina di cui non
conosceva neanche il nome e corse via dall’auditorium prima che potesse arrivare
qualche altro insegnante.
Xxx
Una Rachel di una decina di anni più vecchia era sola
alla stazione, in attesa del treno, guardando nervosamente l’orologio che le
avevano regalato i genitori per il diploma.
Qualche attimo più terdi
sentì un fischio in lontananza e proprio mentre il treno arrivava sentì la voce
di un ragazzo dietro di lei.
“Ehi!”
Disse un ragazzo arrivando senza fiato al suo
fianco.
Lei sorrise sollevata.
“come mai ci hai messo così tanto, un minuto più
tardi e rischiavamo di perdere il treno a causa della tua testa.”
Lui sorrise colpevole prima di abbassare la testa e
dargli un dolce bacio sulle labbra.
“mi dispiace, mia madre non voleva lasciarmi andare.”
Disse sorridendo imbarazzato per l’atteggiamento iperprotettivo della donna. Per
fortuna Burt era stato di aiuto o non sarebbe più uscito.
“Pronta per andare a Brodway
e sfondare, Rachel Berry?”
“pronto per andare a vedere ogni mio singolo
spettacolo, Finn Hudson?”
Disse lei
prendendogli la mano e salendo sul treno che li avrebbe portati a New York.
“sono pronto da una vita!” rispose lui.
Ma quanto sono carini dei Finchel babies??
Avevo pensato di scrivere qualcosa sui figlio di Rachel
e Finn ma alla fine ho cambiato idea e ne sono felice xD
Spero vi piaccia.
Xòxò
Agnese