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Autore: Agnese_san    18/02/2014    1 recensioni
Finchel week 2014
[...]Anche quella volta decise di andare in auditorium ma non lo trovò vuoto.
Seduto sul bordo del palco c’era un ragazzino della sua età. [...]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry | Coppie: Finn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Finchel Week 2014 – Day 2 – Babies

Rachel aveva programmato ogni singolo istante della sua vita fin da quando era nata.

Aveva la camera piena di foto di Barbra Streisand, trofei e stelle dorate.

Sarebbe entrata in una fantastica e prestigiosa scuola di new York e se qualcuno l’avesse presa in giro lei avrebbe guardato avanti. Non aveva bisogno di nessuno, o almeno era quello che credeva lei.

Quando un ragazzo del 6° anno le aveva fatto cadere i libri il primo giorno di scuola e l’aveva chiamata nasona a lei erano venuto gli occhi lucidi ma aveva tirato avanti, non volendo che qualcuno la vedesse piangere.

Si era andata a rifugiare nell’auditorium.

“Io sarò una Star. Non ho bisogno di nessuno perché qui nessuno è in grado di apprezzare il mio talento.”

Disse a bassa voce prima di alzarsi e ritornare nell’edificio.

Il giorno dopo lei andò da Noah Puckerman, perché lo conosceva dal tempio e sperava che lui fosse gentile con lei.

Il ragazzo però l’aveva snobbata con un … “ Solo perché i nostri genitori si conoscono non significa che io devo conoscere te. Sei irritante e parli troppo” E se ne era andato ridendo e dandole una spallata.

Anche quella volta decise di andare in auditorium ma non lo trovò vuoto.

Seduto sul bordo del palco c’era un ragazzo della sua età.

Lei lo aveva visto con Noah a pranzo. Le aveva lanciato un’aria curiosa e poi aveva seguito l’amico fuori dalla mensa dopo che lui le aveva dato una spallata.

Lei si sentì tradita dalla sala.

Quello era il suo posto, il suo palco, e ora un’altra persona aveva trovato il suo luogo felice.

Stava per andarsene quando vide il volto del bambino.

Aveva gli occhi tristi e guardava la platea senza osservarla sul serio.

“perché sei qui?” chiese la bambina facendolo sobbalzare.

Lui la guardò come se fosse stato sorpreso a rubare un automobile.

“che ci fai qui?” chiese preoccupato guardandosi attorno, come per assicurarsi che fossero da soli.

“dovrei fare a te questa domanda.?” Disse lei avvicinandosi

“quando sono triste mi piace stare seduto in mezzo alla musica, e la mia mamma ha detto che un auditorium è un posto pieno di musica, quindi sono venuto qui, ma non c’è la musica”

Lei sorrise

“posso crearla io la musica. Sono una ottima cantante e un giorno andrò a Brodway e diventerò famosa e non tornerò più in questa città grigia e senza arte.”

“mi porteresti a Brodway con te, quando ci andrai?”

Disse lui, non sapendo cosa fosse Brodway, ma volendo disperatamente andare via da quella città.

lei annuì felice della proposta.

“io sarò una cantante e tu verrai a vedere ogni mio spettacolo, vero?”

lui sorrise

“se porti la musica in un auditorium verrò con piacere”

 

“Che ci fate voi due qui?”

Disse una voce alle loro spalle che fece spaventare i due bambini

I due ragazzini si voltarono e trovarono la professoressa Holiday, che insegnava matematica sostituendo una insegnante che era in maternità, che li guardava con un finto rimprovero.

“filate subito in classe, monelli, questo non un posto per bambini della vostra età. Potevate farvi male.”

Il maschio prese la mano della bambina di cui non conosceva neanche il nome e corse via dall’auditorium prima che potesse arrivare qualche altro insegnante.

 

Xxx

 

Una Rachel di una decina di anni più vecchia era sola alla stazione, in attesa del treno, guardando nervosamente l’orologio che le avevano regalato i genitori per il diploma.

Qualche attimo più terdi sentì un fischio in lontananza e proprio mentre il treno arrivava sentì la voce di un ragazzo dietro di lei.

“Ehi!”

Disse un ragazzo arrivando senza fiato al suo fianco.

Lei sorrise sollevata.

“come mai ci hai messo così tanto, un minuto più tardi e rischiavamo di perdere il treno a causa della tua testa.”

Lui sorrise colpevole prima di abbassare la testa e dargli un dolce bacio sulle labbra.

“mi dispiace, mia madre non voleva lasciarmi andare.” Disse sorridendo imbarazzato per l’atteggiamento iperprotettivo della donna. Per fortuna Burt era stato di aiuto o non sarebbe più uscito.

“Pronta per andare a Brodway e sfondare, Rachel Berry?”

“pronto per andare a vedere ogni mio singolo spettacolo, Finn Hudson?”

 Disse lei prendendogli la mano e salendo sul treno che li avrebbe portati a New York.

“sono pronto da una vita!” rispose lui.

 

 

Ma quanto sono carini dei Finchel babies??

Avevo pensato di scrivere qualcosa sui figlio di Rachel e Finn ma alla fine ho cambiato idea e ne sono felice xD

Spero vi piaccia.

 

Xòxò

 

Agnese

 

   
 
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