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Autore: Fery    18/02/2014    0 recensioni
Io sono Cosmopolitan. Non fatevi ingannare dalle mie buone azioni, in questo mondo non ci sono buoni o cattivi, né giusto o sbagliato, ci sono solo io.
Genere: Dark, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosmopolitan
 
Vodka al lime, cointreau, succo di lime, succo di mirtillo rosso e ghiaccio; una shakerata, versiamo nel bicchiere e infine aggiungiamo una fettina di lime per guarnizione.

Il locale era buio, le luci ormai spente, fuori era quasi l’alba e il sole stava pian piano salendo rischiarando il cielo scuro e il locale.

I miei amici mi chiamano cosmopolitan per l’esagerata quantità che ingerisco ogni giorno di questo cocktail. Anche se a dirla tutta non ho molti amici…

Erano quasi le 7 del mattino, era ora di andare.
Bevetti il mio cocktail tutto di un sorso, presi la giacca e uscii dal locale a passo svelto lasciando la porta chiudersi da sola alle mie spalle.

Pochi passi dopo, insieme un gran boato, il locale esplose in mille pezzi: Io svoltai velocemente l’angolo e scomparii nel buio.
L’esplosione era il modo migliore per far sparire le mie tracce, e quelle dei cadaveri.

Io sono Cosmopolitan. Non fatevi ingannare dalle mie buone azioni, in questo mondo non ci sono buoni o cattivi, né giusto o sbagliato, ci sono solo io.
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*bi bip bi bip bi bip bi…
La sveglia, come tutte le sere, suona per avvertirmi del tramonto. La spensi.
Dopo una doccia mi vestii di tutto punto, dovevo andare a una certa festa quella sera…

Avevo già predisposto tutto per ucciderne il più possibile dopo essermi occupata di lei.

Per andare fino al piccolo castello fuori città decisi di prendere la moto, sarei stata sicuramente più veloce di loro.
Il castello era illuminato da degli enormi riflettori che mostravano il suo colore rosa acceso che altrimenti il buio avrebbe nascosto.
Salii le scale fino all’entrata principale: entrai indisturbata. C’era una ripida discesa e al fondo un enorme salone con candide piastrelle bianche e alle pareti splendidi arazzi e quadri. La sala era gremita di gente, gentaglia di alta società con la puzza sotto il naso. Ma non era importante, l’importante era lei…
Scesi le scale con molta calma, con lo sguardo la cercavo, mentre tutti cercavano me. Loro probabilmente mi trovavano “un bel bocconcino”, ma non avevano idea che erano loro quelli appetibili…

Finalmente la vidi, sorrideva, sorrisi falsi in mezzo a gente falsa; aveva i lunghi capelli biondi raccolti, i suoi occhi color dell’ambra erano contornati da uno splendido trucco. Il suo vestito era lungo fino alle caviglie a una spaccatura sul lato sinistro che gli arrivava fino a metà coscia; ovviamente rosa.
 Mi avvicinai a lei con passo lento guardandola negli occhi. Lei sbiancò, mi diede le spalle e cominciò a camminare verso una possibile uscita. Camminava, prima a passo svelto, poi cominciò a correre spintonando la gente.

 Stava scappando. Io adoro quando scappano.

Cercò di entrare in un'altra stanza frettolosa, ma la intercettai bloccandola, la spinsi dentro e chiusi a chiave la porta dietro di noi.
-no ti prego no! Non sono stata io! Non è stata colpa mia!- balbettò lei dal pavimento.

I miei occhi azzurri erano segnati da delle profonde occhiaie nonostante il trucco, i miei lunghissimi capelli arancioni accarezzavano il mio vestito bianco. Non vedevo l’ora. Le mie unghie s’impiantarono sul suo collo. La mia vecchia ferita sulla gola cominciò a bruciare…

-ti giuro Cristall, non era nostra intenzione ! all’inizio volevamo vivere pacificamente con voi! Ma…ma voi… voi eravate incontrollabili!- disse piagnucolando lei.
Tirai fuori la postola dallo stivale
-Io sono Cosmopolitan.-
Gliela puntai alla fronte e sparai.

Il sangue impregnò il mio vestito e le bianchissime piastrelle.
Mi alzai lentamente con un sorriso soddisfatto. Un altro membro della confederazione era morto.
Uscii dalla finestra e sparii in mezzo al buio sulla mia moto mentre il castello cominciava a bruciare.
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Il mondo era popolato da due specie dominanti, gli umani e i notturni. Ignari gli uni degli altri.

Gli umani si muovevano solo di giorno, la notte li spaventava.
I notturni al contrario si spostavano solo di notte poiché il sole li rendeva deboli e non riuscivano a sopportarlo.

I notturni nelle leggende degli umani vengono chiamati spesso “vampiri”. Ma i notturni non si riconosco con questo nome, o almeno non si riconoscevano…
Quando gli umani scoprirono della loro esistenza, scoprirono che esistevano davvero delle creature notturne simili a loro, non  tennero conto del fatto che non sarebbero mai diventati pericolosi, che non gli avrebbero fatto del male o che avrebbero potuto continuare a vivere in pace. Si basarono soltanto sulle loro leggende e iniziarono a sterminarli. Non ebbero neanche pietà per gli umani che si trasformarono in seguito alle molte battaglie.

Io ero Cristall, un umana infettata dai notturni … ora sono l’ultima della loro specie. Cosmopolitan. E ho deciso di farla pagare a tutti coloro che  non hanno avuto scrupoli ad ucciderci tutti, tutte quelle persone che erano dietro a quel massacro.

Non avrò pietà per chi non ne ha mostrata.

Sono stati loro i veri mostri. Ma tutti penseranno sempre il contrario.

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