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Autore: vagabondspirit    19/06/2008    3 recensioni
Il racconto di un incontro... Questo mio racconto. Una fotografa, una modella e un servizio fotografico. Cosa ci sarà in questo breve racconto?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo_mio_racconto
Questo mio racconto
 
 
 
Vorrei poter…
Vorrei poter essere in grado di raccontare questa mia emozione…
In un attimo… Un istante…
Tu, i tuoi occhi.
Un semplice incanto. Una magia!
Tu, davanti a me… Il caso della vita ci ha fatte incontrare.
 
 
Adesso tu sei qui, sdraiata nel mio letto… nel nostro letto.
Ancora non ci credo.
Viviamo insieme da una settimana…
Tu credevi stessi scherzando quando ti ho chiesto di venire a vivere da me… Ma forse era la paura a farti credere che potessi scherzare… Paura di cosa?… Che la nostra non fosse una storia seria?
Non riuscivi a crederci nemmeno tu… Finalmente avevi trovato un posto da chiamare “casa”… Tu che viaggi da un posto all’altro adesso hai una casa dove ritornare… Qui ci sono io ad aspettarti…
 
Quel giorno…
Doveva essere un servizio fotografico come tanti.
La solita modella viziata, volubile…
Mi ero già preparata, pronta ad affrontare ogni tuo capriccio…
Non ti conoscevo… Ti avevo vista solo sulle copertine delle riviste… C’erano tante indiscrezioni sul tuo conto… Tante chiacchiere.
Pettegolezzi… maldicenze…
Non mi aspettavo niente di diverso dalle altre modelle che mi era capitato di fotografare.
Quel giorno…
Stavo sistemando le luci… Ero di spalle quando sei entrata con il tuo manager…
Buongiorno, hai detto…
Io mi sono girata e…
Mi è letteralmente mancato il fiato.
Mi hai sorriso e io impacciata non riuscivo più a dire una sola parola, paralizzata da te.
Ci siamo strette la mano.
Il tuo sorriso…
Splendido.
Non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso…
Per fortuna mi sono ripresa.
Ti ho mostrato dove ti potevi cambiare…
Per mia sfortuna… o fortuna… si trattava di un servizio sulla nuova collezione di costumi… Non credevo di riuscire a controllarmi… stavo sudando solo ad immaginarti con indosso quei costumi…
Dovevo controllarmi…
Non mi era mai capitata una cosa simile.
Di solito riuscivo ad essere distaccata… anche se molte delle modelle che mi era capitato di fotografare erano molto attraenti… riuscivo a mantenere il distacco necessario per portare a temine il lavoro…
Ma con te era diverso… Mi era bastato un attimo per andare in tilt.
Dopo qualche minuto sei ritornata. Indossavi una vestaglia blu…
Ok… si cominciava.
Accesi le luci e ti dissi dove ti dovevi mettere…
Ti sei sfilata la vestaglia e l’hai data ad una ragazza che poi ho scoperto essere tua sorella…
Ho controllato la luce… Poi ho guardato attraverso l’obbiettivo della macchina fotografica… Eri bellissima… Ho fatto un primo scatto…
Per la prima volta da quando facevo questo lavoro mi sentivo in imbarazzo…
Tu mi hai chiesto in quale posa ti dovevi mettere… ti ho dato carta bianca… Mentre tu ti mettevi in posa io scattavo.
Di solito non tenevo per tutto il servizio fotografico la macchina sul cavalletto ma con te non ho potuto farne a meno… avevo le mani che tremavano… Una tragedia per un fotografo.
Dopo due ore avevo finito…
Il nostro incontro finiva lì.
Almeno così credevo…
Il giorno dopo ho ricevuto una tua chiamata… Non sono soddisfatta del tuo lavoro, mi hai detto. Cosa? Allora mi ero sbagliata, anche tu eri come tutte le altre… Mi hai detto che saresti passata nel mio studio quella sera…
Erano le otto quando sei arrivata.
Quando sei entrata stavi sorridendo… Vedendo la mia espressione perplessa ti sei scusata… Scusami se ti ho detto una bugia… Era solo una scusa per rivedermi…
Non capivo…
Il tuo lavoro è perfetto ma avevo bisogno di una scusa per rivederti… Perché?
Anche se sono una modella non sono così sfacciata. Ieri… Beh, volevo rivederti. Parlare un po’ con te, conoscerti…
Per fortuna che hai fatto tu la prima mossa.
Ti ho sorriso…
Abbiamo cenato insieme e parlato fino a tardi… Tu il giorno dopo dovevi partire per Parigi… Ti chiamo, mi hai detto.
Non credevo che l’avresti fatto e invece…
Quando sei arrivata in albergo mi hai chiamata.
Dovevi rimanere lì per un paio di giorni… Ci possiamo vedere quando torni in città?, ti ho chiesto…
Perché non mi vieni a prendere in aeroporto?, mi hai detto…
 
 
 
…E adesso sono qui…
Cerco lo scatto perfetto…
Ho preparato il cavalletto e la macchina fotografica… C’è uno spiraglio di luce…
L’atmosfera è perfetta… una magia…
Sto aspettando il tuo risveglio…
Lo so, tu dici sempre che sei orribile al mattino… ma ti mostrerò che non è vero…
Sei bellissima in ogni momento…
Cominci a muoverti… Ti stai per svegliare…
Allunghi una mano sul lato dove dormo io…
Ecco qua…
Questo mio racconto in uno scatto.
 
 
 
Bene, questa fanfiction l’ho scritta per Sabu_chan che ha recensito “Muoio per te” e “Se la pioggia”… Mi sentivo in colpa per averti fatta piangere (anche se mi ha fatto piacere sapere di essere riuscita a darti qualche emozione… la mia scrittura è stata efficace). Spero che ti piaccia questa fanfiction…
…Per chi legge “Un domani anche per te”, non temete la conclusione sta per arrivare… Per ora vi saluto. CIAO CIAO
   
 
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