Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |      
Autore: Luxus99chan    18/02/2014    3 recensioni
Bonjour! Non non (?) eh, in realtà Sol mi sta antipatico u.u"
Gerza (e quando mai) fino al midollo! Con una piccola apparizione di Levy. Mi sono chiesto perchè dai sette anni di vuoto in poi, Erza quando parla con Gerard non indossa mai l'armatura. Fateci caso! Un bacione a tutti! :3
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza, Scarlet, Gerard, Levy, McGarden
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  Erza era stata conquistata da Magnolia sin dal primo giorno che vi aveva passato, cercando il posto dove sorgeva Fairy Tail. Soprattutto la zona del porto, ricca di vita e suoni. Adorava andarci da piccola, quando doveva andare a fare la spesa al mercato che sorgeva lì vicino. Guardare i mercanti che si affaccendavano per montare le loro bancarelle, sentire i versi striduli dei gabbiani, persino l’odore costante e penetrante del pesce le andava bene.
Anche ora ci andava per passeggiare, salutando le sue vecchie conoscenza, che erano là da una vita, fra marinai e anziani. Passeggiava un po’, e poi si sedeva sulla panchina, con le gambe penzoloni sull’acqua, a guardare le barche che andavano e venivano. Il tutto rigorosamente senza armatura. Era la sua oretta di pace, e se la voleva godere al massimo!
In quel momento Erza era già alle “fasi finali” della passeggiata: comodamente seduta a pochi centimetri dall’acqua, scrutando il mare piatto alla ricerca di qualche nuova nave che non avesse mai visto. La colpì una piccola imbarcazione, che nonostante la bonaccia, tentava comunque di spiegare le vele al vento. Una nave che cercava di muoversi senza vento. Come un mago che va in battaglia senza poter usare la magia.
Finalmente si alzò un leggero venticello, che la fece rabbrividire di freddo, mentre i suoi lunghi capelli scarlatti ondeggiavano al vento, e la barchetta finalmente poté partire come si deve.
Erza si alzò in piedi, con uno sbuffo. Cominciava a sentire freddo. Soppesò l’idea di re-indossare l’armatura, ma si convinse a non metterla per altri cinque minuti, lasciando al suo posto quel leggero vestito che si ritrovava.
Tornò indietro, sempre con calma, diretta a Fairy Hills. Una bella doccia e poi sarebbe stata pronta ad andare in Gilda per la cena. Salutò un’anziana signora, come ogni mattina da più o meno sette anni. Esclusi i sette anni di vuoto, ovviamente.
-Erza, ragazza mia. Sempre a passeggiare?- sorrise la vecchia, il cui volto cotto dal sole mostrava un intrico impressionante di rughe.
-Come ogni mattina.- sorrise di rimando la ragazza, senza però fermarsi a parlare un altro po’. Si sarebbe scusata un'altra volta facendosi offrire un caffè, o qualcos’altro da bere.
La banchina del porto, alla sua destra, lasciò il posto alla costa vera e propria, sabbiosa e impeccabile, senza una benché minima cartaccia a terra.
Poteva fermarsi altri cinque minuti lì, ma voleva solo tornare nella sua stanza.
Lui glielo aveva promesso. Almeno quel giorno sarebbe venuto.
Così non si fermò, imboccando la via di casa. Superò la stradina che portava alla Gilda, e si incamminò invece per quella che conduceva a Fairy Hills.
La strada era circondata su entrambi i lati da alti alberi, che erano lì da prima che lei approdasse a Magnolia. Il profumo che si respirava era così limpido e pulito che ti faceva venire voglia di passare da lì almeno dieci volte. Ma ad un certo punto le alte file di alberi lasciavano il posto alla collina, senza alcuna riparo per potersi nascondere.
Era per questo che lui stava seduto sul muretto, senza nascondersi. Non poteva e basta.
Erza affrettò un po’ il passo, mentre si avvicinava a lui con un sorriso.
-Sei venuto finalmente.- sussurrò piano, cercando un suo abbraccio, che arrivò un po’ titubante.
-Ne dubitavi?- sussurrò Gerard al suo orecchio, facendola impazzire con la sua voce.
Si limitò a scuotere la testa, mentre lo conduceva dentro. Fortunatamente nell’atrio non c’era nessuno, così riuscirono a passare indisturbati. Erza aprì piano la porta di camera sua, cercando di non fare rumore, per evitare che Levy, nella camera di fronte a lei, potesse sospettare qualcosa.
Entrò per prima, seguita da Gerard, che si chiuse la porta alle spalle.
Si guardarono di nuovo negli occhi, nocciola contro marrone (spero siano marroni ò.ò ndAutore), ed Erza non poté fare a meno di sporgersi su di lei, lentamente, per poi fermarsi a pochi centimetri dal suo volto.
Gerard rimase fermò qualche secondo, mentre entrambi chiudevano gli occhi. Poi si abbassò con dolcezza su di lei, baciandola. Quanto aveva voluto quelle labbra, quanto aveva desiderato baciarla, spingerla contro il muro, come stava facendo ora, passare le dita fra i suoi capelli, e baciarla ancora e ancora, per dimostrare tutto il suo amore.
Erza strinse il torace del ragazzo, per avvicinarlo ancora di più a lei, mentre sentiva le mani di Gerard posarsi sui suoi fianchi, muovendosi lentamente su e giù.
Si staccò un attimo da lui per riprendere fiato, e il ragazzo si mise a giocherellare con il suo collo, baciandolo e mordicchiandolo.
Poteva sentire la sua erezione contro il bacino, parzialmente nascosta dai vestiti larghi. Lo voleva, lo voleva da matti. E anche lui la voleva, lo poteva sentire come se lo avesse detto.
-Sei sicura?- chiese lui tornando un attimo serio.
Erza annuì soltanto, poi ci pensò su un attimo, e disse:- Questo è per rifarmi di quella volta in spiaggia, quando non mi hai voluto baciare!- ridacchiò divertita.
Lui sbuffò sul suo collo, continuando a baciarglielo.
-Sono disposto a darti la vendetta che preferisci.- sussurrò molto lascivamente al suo orecchio.
La ragazza rabbrividì, prima di cominciare a spogliarsi e a spogliarlo, quasi con foga. Aveva aspettato già molto, non un secondo di più! Gerard acconsentì, trascinandola nel frattempo verso il suo letto, senza potersi staccare da lei.
Alla fine si buttarono entrambi sul materasso, con lui sopra di lei, che l’abbracciava lasciando fare tutto a lui.
-A proposito, come mai non indossi mai l’armatura quando stai con me?- chiese all’improvviso il ragazzo. Erza spalancò gli occhi, sorpresa. Non ci aveva mai fatto caso. -Perché...- rispose in un soffio -Non ne sento il bisogno quando sono con te.-
Gerard la guardò negli occhi, dolce:- Sai già che ti amo.-
-Si, lo so.-
Finalmente si tolsero l’ultimo pezzo di stoffa che li separava.
E furono l’uno dell’altra.
 
Levy alzò un attimo lo sguardo dal libro che stava leggendo, sentendo un tonfo sordo nella camera di fronte, quella di Erza. Come di qualcosa che sbatte contro un muro.
Rimase per un po’ in ascolto, ma non sentì più nulla, quindi si limitò a ritornare sul suo libro romantico. Era il suo genere preferito!
 
*Nota personale*
Lo so, non ha alcun senso. Ma proooprio nessuno. Ma voi ve la sorbirete lo stesso ]:D *sguardo da diavoletto buono* (?) Il fatto è che mi è venuta un ispirazione improvvisa, derivante dal fatto che ho notato che, a parte nella saga degli Oracion Seis, perché in fondo quella era una guerra u.u, Erza non indossa mai l’armatura quando parla con Gerard (vedasi Gran Palio della magia, o la nostra scenetta preferita sulla spiaggia *w*), e quindi mi sono chiesto perché, ed è uscita sta scemenza qua. Perche scemenza è, lo ammetto. u.u”
Ookkeei, alla prossima storia, eh ò.ò un bacione a tutti/e come al solito xD :**
 
 
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Luxus99chan